Concordo.
Verso la fine, con l'asse in ritirata in Libia, avevamo scarsita' di rifornimenti che arrivavano con il contagocce.
Anche qui la decodifica da parte inglese dei ns. rifornimenti e' stata decisiva.
Ad El Alamein gli inglesi sapevano tutto, ma proprio tutto, dei ns. schieramenti e consistenza truppe.
Rommel ha fatto il possibile , cosi' come le truppe italiane.
Non concordo inoltre sulle critiche alla ns marina.
Penso che tra tutte le armi la marina abbia svolto un ruolo importantissimo e sottovalutato dalla storia.
La presunta inerzia delle ns. flotte, criticatissima, era dovuta dall'affrontare la marina (inglese) piu' forte del mondo.
Supermarina riteneva, secondo me giustamente, che perdere unita' navali, avrebbe giovato piu' agli inglesi che a noi; potendo i primi rimpiazzare agevolmente, da altri teatri le unita' perse.
La marina italiana, ha impiegato uno sforzo encomiabile, mai riconosciuto, per mantenere le linee di rifornimenti tra l'Italia e il nordafrica.
E qui entra nuovamente in campo il decisivo fattore del servizio informazioni inglese.
Soprattutto nel '43 gli inglesi conoscevano tutti gli itinerari e composizione dei convogli da e verso l'africa.
Cosi' come a Taranto, nonostante il piano audace encomiabile, noi giocavamo a carte scoperte in una partita difficile da vincere.
Su Malta che dire ...... o andava presa subito oppure, come l'alto comando italiano decise, avremmo perso le corna nella sua conquista.
Malta e' stato il ns. piu' grosso errore strategico. Una perenne spina nel fianco.
[Modificato da |Sargon I| 26/10/2008 14:32]