Io ho sempre detto che non è solo...
...il DNA a formare una persona. (stai confermando quello che ho scritto Daveron).
Ma che il cervello, con le sue vari funzioni contribuisce, amalgama e ci inserisce nel contesto in cui viviamo.
Il mio discorso sui geni non centra nulla con la politica, era partito dal fatto che, le persone tendenzialmente di un certo tipo tendono ad unirsi. ( E gli scienzati protagonisti della ricerca hanno estrapolato da questo che anche la tendenza politica venga influita dal DNA. Tendenza politica in quanto desiderosi di un "mondo idelizzato" che vien poi riassunto in uno schieramento politico) E, il certo tipo, in parte è formato da DNA. NOn si può negare che il DNA contribuisca a formare un individuo. IL coraggio, la gelosia, l'intrappendenza e così via.
Poi è logico che in vari contesti si cambia o si è costretti dagli eventi.
Persone arruolate per la guerra, furono coragggiose fino alla follia, per loro natura, altre si adattarono e pur se timidi e titubanti, riuscirono a compiere azioni impensabili senza quegli eventi catastrofici, salvo poi tornare ad essere quelli di sempre tornati a casa. Cioè il cervello ha domato il DNA.
Noi dentro siamo animali ma il cervello ha modificato e modifica certe pulsioni.
"A bei tempi"
: della clava, se vedevamo un pezzo di gnocca, potevamo anche pensare di "farla nostra"
. E sicuramente più volte accadeva. Ma chi si comportava in questa maniera, e veniva scoperto, veniva espulso dal "Clan" e faceva una misera fine senza l'aiuto reciproco del gruppo. Quindi il cervello comandava e domava le pulsioni naturali e col tempo sempre di più.
E' logico che il DNA non ci gestisce, lo fa il cervello, ma il cervello recepisce segnali inconsci.
Per esempio, da ragazzini, i gruppi di amici si formano in base alle caratteristiche individuali. Si dice infatti che i "parenti me li da Dio, gli amici gli scelgo io". Non vedrete mai un prepotente e violento accettato da un gruppo di "secchioni" (per fare capire cosa intendo), nè viceversa.
Negli ultras, da cui siamo partiti, il discorso è ulteriormente complicato dalla forte passione che scatena questo sport che scatena gli istinti primordiali della violenza dei singoli (quelli predispoti, sennò lo farebbero tutti) che nell'anonimato del "gruppo" (convinti cioè di non dover rendere conto alla Giustizia delle loro azioni. Ed è innegabile che questo timore frena tutti noi a compiere a volte gesti "estremi") fanno guerra al nemico.
Nei dibattiti si chiedono come mai sempre più spesso questi pseudo tifosi si coalizzano per attaccacre i Poliziotti.
Questo fatto conferma la teoria dei "popoli". Si sonno resi conto che loro sono un Popolo (vedi le scritte che sono comparse contro il Poliziotto in tutta Italia e la sigla ACAB, a sottolineare la voglia di unione verso il nemico comune) che è in guerra (nelle loro menti bacate) contro il "popolo " delle forze dell'Ordine.
Nella Storia è avvenuto più volte che popoli avversari, si sono uniti per contrastare un nemico comune che li minacciava, troppo forte da contrastare singolarmente.
E questo, a mio parere, è la risposta alla partenza del Post che verteva sul come mai, quali siano le ragioni che, diversamente dal passato, vede sempre più spesso i tifosi avversari coalizzarsi e combattere le forze dell'Ordine che fino a pochi anni orsono erano invece impegnate a mantenere divisi gli schieramenti dei tifosi avversari che cercavano di "scontrarsi".
Quindi, non leggete il mio discorso sotto il punto di vista della "razza". Giuro che non è mai stata mia intenzione. Ma da un punto di vista di scambio di opinioni.
Giuro su mia Madre che era ed è il mio intento.
In Quanto alle "razze" io ammiro i Neri per la loro bontà interiore nonostante la superiorità fisica (di alcune Etnie intendo) che non hanno usato nel passato per dominare popoli. Hanno subito l'indescrivibile dai "bianchi"....eppure non mostrano desideri di vendetta con atti di terrorismo. Io li ammiro per questo. Ed un giorno ho parlato di questi pensieri con uno di loro che avevo conosciuto mentre lavoravo e lui mi ha risposto che la violenza religiosa arriva dagli Arabi. Che loro fanno discorsi pazzi. Più di così che doveva dire. Mi ha commosso.
Io ho sempre detto che sono razzista avverso il comportamento, non altro.
Le teorie, Daveron, non sono immutabili (a parte che stai confermando più o meno quello che dico) . Tante volte sono cambiate ( e di solito le maggiori resistenze alle nuove teorie arrivano proprio dagli addetti ai lavori a conferma della famosa frase "LO SCHERNO E' IL TRUBUTO CHE LA MEDIOCRITA' PAGA AL GENIO") e questo è uno studio che sta arrivando adesso alla conclusione. ( Un insieme di ricerche atte a capire i meccanismi della mente e del comportamneto umani appunto.
Vi ho fatto l'esempoio dei Test dolorifici sui "delinquenti abituali".
Il quoziente intellettivo è un coefficente usato e riconosciuto in tutto il mondo tranne che in Italia. Ma è stato dimostrato che l'intelligenza può essere "coltivata", da giovanissimi. "nutrendo" il cervello. Ma uno più intelligente di "natura" è chiaro che parta avvantaggiato. Non penso ci sia niente di scolvolgente ad ammettere ciò.
Il principio di base è ammettere che gli uomini non sono fatti con lo stampino, ma ogni uomo è un piccolo universo. E' questo che dobbiamo capire.
Io ne sono convinto.
E non capisco, davvero, come chi è convinto che gli uomini non sono tutti uguali, ma ognuno ha caratteristiche peculiari, possa essere accusato di "estremismo" e razzismo".
Davvero mi chiedo e domando ed ogni giorno mi convinco sempre più quanto l'Uomo sia "cattivo" d'animo e non esiti a coalizzarsi contro chi è diverso (non come Hitttttler) e non la pensa come la massa.
Fin dai tempi dell'asilo è così. I bambini, predisposti, si coalizzano ed attaccano il più debole (il cervello non sviluppato, soprattutto per quanto riguarda il "comportamento sociale" non ha ancora "domato" il DNA).
Ma adesso non siamo più all'asilo.
E' così vero??
[Modificato da LunaRossa Caesar 08/02/2007 11.41]
[Modificato da LunaRossa Caesar 08/02/2007 11.51]