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Cronache di Guerra - AD 1080

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    Jean de Avallon
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    00 26/04/2008 09:59
    Nuovi venti soffiano sul vecchio continente
    Sua Signoria Doge Domenico nel pieneo dei suoi anni stà preparando il Regno di Venezia alla Sua naturale e necessaria espansione.
    Viene chiamato alla corte di Sua Signoria un certo Jean de Avallon, servo della gleba.
    Questo portò sconcerto nei palazzi poerchè i più non pensavano che fosse all' altezza del compito che gli sarebbe stato assegnato ma, il Doge era convinto che fosse l' uomo giusto al posto giusto.
    Jena presto giuramento di fedeltà, obbedienza al Doge Domenico e al Regno che avrebbe rappresentato: " fu nominato aiutante in campo e primo consigliere".
    Consapevole del compito arduo che lo attendeva si mise subito al lavoro.
    Il Regno comprendeva: Venezia - Ragusa - Iraklion.
    La scelta fu quella di migliorare ogni tipo di attività commerciale dando una leggera imprtanza al commercio marittimo, si procuro emissari capaci,concludendo subito accordi e alleanze con i
    Magiari, Polacchi, Turchi e Tedeschi; sparse per altre nazioni i suoi mercanti.
    Pur non avendo grande esperienza sapeva ben di non poter affrontare una vera e propria querra ma, nel Regno i Suoi detrattori spingevano Sua Serenissima il Doge perchè si avviasse all' espansione in modo rapido.
    Così con astuzia conquistò Firenze, Rodi e Zagabria tutte città ribelli; evitò scontri che avrebbero portato alla guerra e nello stesso tempo accontentò i palazzi del potere.
    Nell' A.D. 1104 sposta i confini di Venezia sino ad Acri, Antiocchia e subito dopo Adana, sempre tutte città ribelli.
    Sembra, che la tattica di stabilire un buon rapporto economico-militare e di consolidamento degli insediamneti dia i frutti sperati:
    "Jean ben presto capisce che le insidie interne e le nazioni confinanti avrebbere fatto si che i venti avrebbero cambiato direzioni........
    [Modificato da Jean de Avallon 26/04/2008 10:04]





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    Il Cavaliere Verde
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    00 26/04/2008 10:04
    Grande!Una nuova cronaca! [SM=g27828] Ci voleva,i veneziani mancavano...
    Innanzi tutto mi sembra che tuoi domini siano un pò troppo lontani fra loro:cerca di tenerli d'occhio tutti,ma ad un certo punto ti mancheranno i fiorini per avere eserciti validi ovunque...
    I mercanti con i veneziani sono fondamentali:ricorda i consigli che ti sono stati dati!
    Infine le alleanze:aspettati sorprese dai Magiari e dai Turchi,siete troppo vicini e interessati agli stessi territori...
    Good luck! [SM=g27823]



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    "Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
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    Jean de Avallon
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    00 29/04/2008 00:31
    AD 1104
    AD 1104 tutto sembrava filar liscio tanto che, Jean si ritirò in campagna per un meritato riposo.
    Pochi mesi giunsero voci di una rottura dell' alleanza da parte dei Tedeschi.
    Il giovane tornò subito a Venezia, quando giunse tardi ormai era, una tragedia lo attendeva: " Sua serenissima il Doge Domenico morente nel Suo letto designò qual erede Suo familiare Bartolomeo".
    Correva l' anno 1118, presi i pieni poteri, Bartolomeo convinto sostenitore di una rapida espansione formò un esercito e lo mando alle porte di Bologna.
    In combutta coi nobili relegò Jean, quale governatore di Iraklion.
    Mentre il piccolo esercito formato da 2 unità di arcieri, 4 di fanteria e 2 di cavalleria leggera poserò sotto assedio Bologna qualcosa di grave accadde in pochi giorni.
    Firenze lasciata incustodita fu sopraffatta dall' esercito Tedesco e gli stessi attaccanti di Bologna vennero massacrati dall' esperto comandante posto a difesa della città.
    Del caos scoppiato nella regione, furono informati i Milanesi che, vedendo in difficoltà Venezia la assediarono: in pochi mesi caddero Venezia e Zagabria.
    L'ira terribile dei rivali si abbatte su soldati e comandati catturati che furon tutti giustiziati.
    Jean assistette impotente dal suo esilio: "AD 1127 il regno sembrava distrutto ma, Iraklion aveva ancora il giovane cavaliere,un nuovo consigliere di nome Cavaliere Verde e un nuovo Doge poteva esser preparato ............................."
    [Modificato da Jean de Avallon 29/04/2008 00:33]





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    Bertavianus
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    00 29/04/2008 09:53
    Maledetto sia il nome di Bartolomeo.

    Benedetto sia il Pontefice se, indicendo una crociata su Antiochia, fornirà l'occasione per iniziare la ricostruzione delle fortune della Serenissima in medio oriente.




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    Il Cavaliere Verde
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    00 29/04/2008 20:12
    La Vostra Altezza non rimarrà delusa dei servigi che verranno prestati da questo umile ed inutile servo. [SM=x535711]
    Cmq la situazione mi sembra abbastanza difficile!Come avevo previsto,la situazione in Italia si sarebbe fatta da subito rovente,ma i fatti sono andati troppo oltre...
    Non ti rimane che concentrarti su una zona alla volta per evitare dispersioni di truppe.La Terra Santa è davvero tosta da gestire,potresti provare ad espanderti più che puoi (magari con una crociata come suggerisce il saggio Bertavianus),ma potresti avere problemi grossi per le jihad e,col tempo,con i Mongoli che potrebbero spazzarti via dalla zona.Meglio poche regioni strategiche per il commercio e la difesa (es.Rodi,Gerusalemme e Antiochia).
    Molto meglio sfruttare i tuoi domini nei Balcani:sfrutta la fortezza di Ragusa per preparare un esercito forte abbastanza da scendere fino alla Grecia e conquistarla.Da lì,le opzioni sono tante e toccherà a te! [SM=g27811]



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    "Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
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    Jean de Avallon
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    00 29/04/2008 23:37
    AD 1130
    Sua Serenissima era distrutta ma, l'impavido cavalier coi nuovi amici al suo fianco resistette e tornò subito al lavoro.
    Per prima cosa portò le casse del regno in attivo: " si arrese facilmente all' attacco di Antiocchia da parte dei Turchi, invio un vecchio amico diplomatico con grande esperienza nelle terre milanesi e francesi".
    Riusci a vendere Acri e Adana a caro prezzo, questo rimpinguar delle casse portò gran pace, arrivaron accordi commerciali molto convenienti:"Adana fu venduta ai milanesi per 1200 fiorini X 10 turni ed altri accor così interessanti".
    Nell' anno domini 1135 fu nominato Doge Sua Serenissima Giovanni uomo giusto, nobile, pieno di fede e di grazia.
    Seguendi i consigli di Jean e dei nuovi consiglieri, investi i soldi acquisiti in strutture commerciali aumnetando sia le risorse agricole che marittime; tuttociò portò benessere con la possibilità di costituire un buon esercito e una buona flotta.
    Dopo vari anni di anonimato i comandandi progettarono un' assalto a Nicea roccaforte Bizzantina, il castello fu assediato e conquistato in un' anno.
    Jean capì che era giunta l' ora le spie portavano notizie che le nazioni cristiane erano impegnate nella crociata e quelle mussulmane nella jihad oltre che nelle lotte di confine così, spostò l' esercito preparato e, mise sotto assedio Smirne e Tessalonica.
    Correva l' anno 1142 due città di importanza strategica erano sotto assedio.
    Jean non le affronto ma attese che arrivassero allo stremo obbligandole ad attaccarlo con truppe decimate dalla fame e dalla sete.
    Le città caddero, il Doge non volle carneficine e optò per la repressione solo dei ribelli e non della popolazione.
    Gli introiti aumentarono in modo esponanziale nel 1144 l'impero comprendeva: Iraklion, Rodi, Corinto, Tessalonica,Nicea, Smirme e Costantinopoli città ribelle conquistata dopo i grandi assedi di Smirme e Tessalonica.
    La capitale fu spostata da Iraklion a Corinto per far comprendere alle nazioni che Sua Serenissima Venezia non era più segregata su un' isola ma, si stava per riportare agli più alti fasti di un tempo:
    "certo Jean e il Doge dovevano riportare la città di Venezia quale capitale unica e naturale del Regno"..............
    I venti stanno portando per il vecchio continente la nuova storia della "vecchio Serenissima"................................
    AD 1170





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    Jean de Avallon
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    00 02/05/2008 00:20
    Egregi consiglieri,mi trovo in una situzione delicata:
    1) attaccare a sud-est Turchi neutrali, Mori in guerra
    2) attaccare a nord Magiari alleati
    3) nord-est Tedeschi in guerra
    4) salpare per la penisola e attaccare i Siciliani per poi dirigermi verso Venezia
    5) oltre che annientare i Bizzantini e i Milanesi.
    Cerco di inserirvi l' immaggine se non riesco e leggete il messagio potete spiegarmi come si fa.

    Trepitante in attesa di Vostra risposta, saluti nobili Signori.





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    Il Cavaliere Verde
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    00 02/05/2008 11:43
    Attaccare Turchi o Bizantini potrebbe richiedere troppo tempo.Sarebbe meglio riprenderti i Balcani dai Tedeschi,poi magari organizzi delle spedizioni con navi e occupi con alcune truppe le città portuali del mar nero.
    Non rompere alleanze preziose e non farti scomunicare per il momento,sei ancora troppo debole per resistere ad un attacco in massa (quello che hai subito all'inizio era solo una prova di forza...) [SM=x535694]



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    "Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
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    Bertavianus
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    00 02/05/2008 15:57
    Io preferirei espandere gli attuali confini terrestri della Grecia, a discapito di nemici già dichiarati.

    Se non c'è da attendersi eccessiva resistenza, punterei su Durazzo;
    è un comodo porto di partenza per eventuali operazioni anfibie in Adriatico.




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    Jean de Avallon
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    00 04/05/2008 11:09
    AD 1282
    Mentre la Serenissima continua nell' evoluzione del proprio commercio, Doge Giovannni muore questo porta insucurezza nella popolazione, timore svanito dopo la nomina di Sua il Doge Giorgio l' onesto; Sua Serenissima prosegue il percorso segnato dal Suo predecessore. Sotto bandiera della Jhad viene messa sotto assedio Costantinopoli, il Doge diede ordine di prendere subito Iconio senza altre perdite di tempo e forze; dopodiche invia parte delle truppe nei boschi vicino a Costantinopoli e appena pronto sferra una contro offensiva nottura agli assedianti, sorpresi vengono sopraffatti e come si addice ai traditori vengono giustiziati.
    Essendo in buoni rapporti col papatp fa indire una crociata contro Adana, Vi partecipa con le truppe presenti a Iconio e conquista l' insediamento: " uomo di grande esperienza capisce che attaccare Adana (Milanesi) non avrebbe attirato le ire dei cattolici e nello stesso tempo pose fine alla prenza dei Milanesi nella regione. Orte è il momento di grandi decisioni ma dall' alto della Sua sagezza il Doge invia spie ed assassini ad osservare e a destabilizzare le città nemiche di confine. Sul fronte nnordico invia delle truppe, le fa sbarcare a Caffa città Bizzantina e con la tattica dell' indebolimento conquista la città. Sua Serenissimamigliora le strutture commerciali e riesce ad ottonere una tregua con gli Egiziani: "un vero successo diplomatico, finche dura!!". In fase3 esplorativa invia un drappellodiuomini ad assediare Bucarest, come prova di forza. Gli assediati però avendo ragione con una forza di 3 a 1 contrattacano senza aspettare, così il capitano del drappello si ritira nei boschi vicini ma viene inseguito. Messo alla stretta piazza i fanti in posizione di attesa, nasconde l' unità di arcieri e di cavalleria nascosti nel bosco:" la fanteria Bizzantina comincia l' attacco e si impegna in un corpo a corpo con la fanteria ma ecco sbucare sul fianco est la cavalleria che attacca l' unità del generale nemico lasciata sola. La sortita porta frutti inaspettati, il Generale avversario cade a terra sotto i colpi delle spade Veneziane. Ora gli arcieri colpiscono con freccie infuocate la seconda linea bizzantina bloccaata dietro la prima linea loro amica, ecco i cavalieri attaccare dal retro i nemici. Gli infedeli si trovano spiazzati dall' eroismo di quei soldati, dal quel comandante così audace da combattere prima dei suoi uomini, bloccati davanti e attaccati dal retro che piano piano perdono fiducia, uomini e si ritiratono. Gli umini gridano E' VITTORIA". Ora i Bizzantini rimangono con trupe decimate a Bucarest e solo con un' altra città a est di Cesarea detta Trebisonda. era l' anno 1332 era arrivatoil momento di annientare i primi nemici .......................





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    Il Cavaliere Verde
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    00 04/05/2008 12:25
    Ottimo piano di conquista e ottima tattica in campo! [SM=g27811] Complimenti! [SM=x535693]
    Se te la senti potresti provare a risalire la Turchia fino a prendere alle spalle i Magiari,magari tenendoli occupati sul fronte europeo con truppe fresce dalla Grecia...
    Continua così! [SM=x535694]



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    "Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
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    Bertavianus
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    00 04/05/2008 21:11
    Ottimo sotto ogni punto di vista [SM=x535693]

    Per come si sono messe le cose, direi che le prossime tappe di conquista dovrebbero essere Bucarest e Trebisonda.

    La prima sembra "cotta a puntino", nella seconda troverai tutto ciò che il nemico può ancora mettere in campo.




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    Jean de Avallon
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    00 06/05/2008 23:12
    Multeplici eventi corron coi venti da orriente
    Nell' AD 1336 la region è un gran brulicare,
    non si sa con chi trattar... non si sa con chi andar...
    non si sa con chi pacificar...non si sa con chi lottar...
    Signori Nobili son mandato da Sua Signoria il Doge, compito mio da emissario e aggiornare le Vostre menti agli eventi.
    Bucarest è stata presa, un generale certo Batista Cataldo nella piazza il vessillo sventolò e la vittoria risuonò...
    Mentre il Doge in persona prima raccoglieva truppe tra le montagne innevate di confine con Durazzo, una tempesta non di ghiaccio da oriente volava come un razzo: " peste nera, ricchi, pover, sani e malandati furon tutti impestati. Nulla e nessun la fermò e la sua furia si adagiò, anche il doge ci lasciò". Correva l' anno domini 1350 perirono più di 11.000 civili, oltre 300 soldati e le finanze crollarono a -6170 fiorini. Il nuovo reggente Doge Ercolano non si abatte: truppe fresche, viaggiando sul onde del mar arrivaron a Trebisonda. Negli stassi anni Bucarest fu assediata dalle orde mongole, le truppe poste a difesa nulla poterono e perirono sotto gli zoccoli dei cavalli del terrore. Mentre Trebisonda fu presa, sul fronte occidentale le truppe poste sui valichi furono impegnate dai deteschi in battaglie a campo aperto che portarono all 'assedio di Durazzo. Dopo una resistenza flebile la città si arrese alla supremazia bellica. Il sole sembrava sorridere ma una nube lo ofuscò: "in seguito al vostro atteggiamento il Papa non vi ritiene all' altezza di far parte della chiese, SCOMUNICATO !!!!". Dopo varie magie diplomatiche e di corruzione, il Doge riusciva a rientrare nella madre chiesa con la condizione di non attaccare ne i Tedeschi ne i Siciliani. Come conforto il consiglio dei nobili pretendeva la presa di Palermo senza condizioni. Il Doge, forte nel Suo parlamentare ottenne tregua coi Siciliani, coi Magiari, coi Mongoli e un 'alleanza coi Turchi nell 'anno 1362. Or su dunque giunta l'ora è o nobil consiglier, poco tempo ha la Nostra decision... per accoglier la Vostra riflession...da occidente a oriente dal meridione al settentrione...tutto il Regno è in fibrillazione...
    Emissario
    [Modificato da Jean de Avallon 06/05/2008 23:17]





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    Bertavianus
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    00 06/05/2008 23:40
    Il mio umile avviso è di non rischiare di incorrere nella scomunica per assecondare le mire dei nobili del regno; son passati i tempi in cui la nobiltà veneziana aveva da offrire contropartite adeguate agli sforzi che pretende.

    Meglio, per ora, pensare a Mongoli e Magiari, che non terranno lungamente fede alla parola data; li Turchi sono alleati che mi danno sospetto, ma finchè non tradiscono li prenderei per buoni.




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    Jean de Avallon
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    00 09/05/2008 23:42
    AD 1372
    O Voi Nobili dal cuore impavido che attendevate notizie dal Regno di Venezia:" non c' è terra senza guerra !!".
    Il Doge Ermolo si trova in una complessa situazione, ma andiam con ordine: grazie all'aiuto papale che indice una crociata su Antiocchia, risolve un problema di territori coi Turchi. Avendo Adana vicino, calcolando gli spostamenti corretti, grazie alle informazioni dalle spie, prepara qualche unità e in una sola giornata la conquista.
    Questo sposta la linea del fronte orientale. Sul fronte tedesco si combatte a in ogni angolo di territtorio, ogni manciata di terra và conquistata. Grazie alla presenza dei sette cardinali nel colleggio Sua Serenissima riesce nel 1342 a far indire una crociata contro Bologna (Tedesca) nella speranza che le forze imperiali si spostino dai balcani. Il Doge, aveva fatto ormeggiare delle navi con a bordo delle truppe così da potervi partecipare. Visto le scarse truppe presenti, la assedia e con la stessa tattica per la conquista di Antiocchia la fà sua, evitando così i riforzi Tedeschi in arrivo da Firenze. Nel mentre Sua Serenissima aveva costituito un gruppo di uomini con il compito di stanare l' ultima roccaforte Bizzantina i quali, con informazioni sommarie, furono inviati nel freddo inverno Russo. Ora una decisione impavida dev' esser presa, avendo una alleanza fragile coi Turchi e una tregua simile con gli Egizi forse attaccare i Turchi ??
    Avendo preso Bologna, conquistare Firenze così da scacciare gli imperiali dalla penisola e poterli attaccare nei balcani su due fronti ?? E nella speranza che questo avvenga continuare poi coi Milanesi riconquistando Venezia ?? Detto ciò bisogna ricordare che a Nord i Mogoli hanno già spezzato la tregua conquistando Tessalonica e, senza dimentir di quei valorosi dispersi tra i ghiacci ................AD 1348
    [Modificato da Jean de Avallon 09/05/2008 23:47]





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    Il Cavaliere Verde
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    00 10/05/2008 00:34
    Io lascerei perdere i Turchi:troppi fronti aperti fanno sempre male,megliochiudere prima i conti con qualcuno...
    Proverei ad attaccare i Tedeschi come hai detto e ad espandermi in Europa centrale [SM=x535700]



    .




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    Bertavianus
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    00 10/05/2008 00:44
    Da Bologna a Firenze è breve viaggio per il passo della Futa; gli stessi armati che presero la Dotta potrebbero raddoppiare il colpo, prima che nuovo veto pontificio blocchi l'impresa.
    Con il controllo delle due città italiane si potrebbe pensar seriamente alla riconquista della vecchia capitale, per poi passare a volgersi anche contro Milano.

    Nuovi nemici ad oriente non ne cercherei, c'è già l'Orda che basta e avanza; si logori prima lei con quelli che ci stanno, poi sarà meno arduo il compito di suonarle agli uni e agli altri.

    Quanto al corpo di spedizione in Russia, posso solo sperare che la spedizione si chiuda al più presto prendendo la cittò bizantina; vagare all'aperto in quelle lande non è punto piacevole.




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    Jean de Avallon
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    00 11/05/2008 11:27
    Venezia concede un caridnale qual papa....
    Correva l' anno 1350 quando Sua Santità il papa muore nel suo letto.
    Vengono indette le elezioni per il seccessore e senza troppa diplomazia, avendo i veneziani ben 7 cardinali, viene eletteo Papa Andrea. Ora col papato tutto dalla propria parte, il Doge comincia una estenuante preparzione di truppe a nordo verso i Mongoli e a Bologna. Anche se cattoliche, l' attacco da parte delle truppe a Firenze e a Venezia, non comporta nessuna ritorsione da parte del papato. Ormai con le nuove scoperte belliche, la strategia di guerra usata da parte del doge Aloisio il Tiranno è opposta a quella dei suoi predecessori. Simultaneamente in una notte vengono attaccate Tessalonica (persa per i Mongoli), Firenze, Sofia e Bucarest. L' impatto sui soui nemici a anche sugli alleati è devastante, un imponente movimento di forze rende invano qualsiasi tipo di rinforzo da parte delle nazioni avversarie. Tutte caddero,il numero di truppe presenti era esiguo, permettendo la conquista con un numero di perdite praticamente nullo. Nelle città di Firenze, dopo aver distrutto le prime porte, i cavalieri furono mandati subito vicino agli ingressi della seconda cinta mentre, la fanteria contrastava gli arcieri e i tiratori a cavallo. Questo permise agli attaccanti di essere pronti, nel momento in cui inevitabilmente i nemici si sarebbero ritirati dietro le seconde difese, di entrare senza usare nessun tipo di artiglieria. Mentre la fanteria avanzava coperta dal fuoco delle catapulte, i cavalieri circondarono i malcapitati obligandoli alla ritirata dietro le ultime linee difensive ed ecco fatto: mentre anche le ultime porte si aprirono un gruppo di cavalieri, guidati dal generale Bernardo Calzolai, si incunearono tra le file nemiche entrando in piazza. I guerrieri avversari si trovarono tra la fanteria e la cavalleria, sotto il fuoco dell' artiglieria, non ne rimase uno, non gli fu nemmeno permessa la fuga. Ora bisognava rinforzare tali nuovi confini e prepararsi alla battaglia finale coi Milanesi. Ah e gli eroi al nord: "la città era trovata si chiamava Sorkel, bisognava conquistarla prima che da ancora più a nord i Tartari irrompessero,ma le truppe non erano di numero e qualità adeguate..............."





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    Jean de Avallon
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    00 11/05/2008 11:28
    Una situazione delperiodo AD 1424.





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    Il Cavaliere Verde
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    00 11/05/2008 12:50
    Il Papa della propria fazione fa sempre comodo:ne approfitterei per strappare Durazzo e Zagabria ai Tedeschi per poi occupare Bucarest e il resto delle terre polacche.
    Attento alle nuove tecnologie:fazioni che sembravano sull'orlo della sconfitta definitiva all'improvviso risorgono e possono far male...Sbrigati finchè hai un vantaggio tecnologico.



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