RE Allora non capisci !!! Guarda che qui nessuno sta diffendendo nessuno. Tutti quelli presenti in questo forum piu altre svariate centinaia di migliaia di persone, stanno fruendo del gioco. Qualcuno con una grafica più accattivante, qualcuno un pò meno, qualcuno ogni tanto lamenta qualche bug, e la stessa Sega mette toppe qua è la, ma cio nonostante tutti ne fruiscono, tranne te. Ne convieni che l'unico problema può essere solo ede esclusivamente il tuo Pc! NON ESISTE NESSUN SOFTWARE, NESSUNO, MA PROPRIO NEMMENO UNO, CHE SIA ESENTE DA ERRORI, VOLUTI O MENO.
Proprio non capisco questo modo di rivolgersi, io non sono mai stato maleducato!!!
Che significa "Allora non capisci!!!", leggiti tutti i post sull'argomento e capirai che non sono il solo a non riuscire a giocare.
E per giocare intendo il fatto che il gioco va continuamente in crash!
Con il tuo ragionamento, se io compro la licenza di Vista e clicco su una qualsiasi icona e il sistema mi va in crash, che faccio, non posso fare causa alla Microsoft?
Continua a fare il programmatore e lascia perdere le questioni legali....Ognuno riesce meglio nel proprio campo!
Quanto a Eula (end user license agreement), senza voler richiamare tutte le questioni sollevate dalle associazioni dei consumatori, vi riporto testualmente quello che dice wikipedia:
Contenuto [modifica] La EULA in generale comprende la concessione di licenza, le limitazioni d'uso, la limitazione di garanzia, la limitazione di responsabilita', le restrizioni all'esportazione.
Anche se la EULA è associata all'uso di software proprietario, in realtà è utilizzata anche per accordare la licenza d'uso nei relativi termini per software libero. Per esempio l'installazione di Firefox richiede l'accettazione della Mozilla Firefox EULA [1].
Modalità di visione ed accettazione [modifica]
Caratteristica della EULA è che l'acquisto del programma software precede la eventuale lettura del contratto e la sua accettazione da parte dell'utente.
Il contratto è presentato all'utente o in forma di foglio all'interno della confezione con cui il programma è distribuito, od in forma elettronica durante le fasi di installazione del programma. In caso di EULA su foglio l'accettazione dei suoi termini è in genere prevista alla presa visione, a meno della restituzione del prodotto entro un certo lasso di tempo definito dal contratto stesso. In caso di EULA in forma elettronica l'accettazione avviene cliccando il relativo pulsante, a cui segue l'installazione del programma. La non accettazione implica l'impossibilità di installare il programma.
L'impossibilità da parte dell'utente di leggere i termini del contratto di licenza prima dell'acquisto del programma software rende tale sistema contrattuale esposto a discussioni e polemiche sulla validità dei suoi termini, sulle modalità di accettazione e sulle modalità di restituzione e rimborso.
La questione ha acquisito particolare rilevanza con la diffusione di software pre-installato (OEM, Original Equipment Manufacturer) su personal computer di altri produttori. La disponibilità di programmi software alternativi che possono essere rispondenti alle esigenze dell'utente e di costo ridotto se non nullo fa sì che un utente possa disporre di soluzioni preferite rispetto a quelle pre-installate sul personal computer. L'utente può quindi volere procedere alla non accettazione della EULA associata al prodotto pre-installato, ed a voler attivare la procedura di rimborso.
In Italia un caso legale è stato dato dalla sentenza del Giudice di Pace di Firenze, Dott. Lo Tufo, relativo alla causa tra un acquirente di un computer portatile ed HP Italia, vedi Punto Informatico del 24 ottobre 2007[2]. Tuttavia, in Italia nessuna sentenza crea un precedente, ma è comunque importante.
Il Giudice di Pace di Firenze ha ritenuto di dover condannare HP Italia a rimborsare i costi di licenza del sistema operativo più spese accessorie ad un acquirente che non intendeva utilizzare il sistema operativo Windows pre-installato sul proprio notebook. Il motivo del ricorso da parte dell'acquirente è stato generato dal fatto che HP, nel caso di rifiuto dell'EULA associata al sistema operativo, prevedeva soltanto la restituzione integrale della macchina da parte dell'utente, ed il solo rimborso delle spese di acquisto escludendo le spese accessorie. Il Giudice ha ritenuto non essere il software parte integrante della macchina acquistata, ciò dimostrato dal fatto che aveva un contratto separato con condizioni del tutto particolari e accessibili solo dopo l'acquisto della medesima. Questo a suo giudizio ha invalidato la procedura di restituzione integrale prevista dal produttore di personal computer. Inoltre ha ritenuto vincolanti per il produttore le relative condizioni riportate, che esplicitamente prevedevano il rimborso in caso di non accettazione.
Va inoltre ricordato che, trattandosi di un contratto, la EULA può contenere delle clausole vessatorie quindi giuridicamente nulle. Per poter distinguere le une dalle altre si può fare riferimento alla presenza di leggi o sentenze specifiche che avvallino o meno quanto imposto dalle varie clausole.
Un esempio attuale abbastanza controverso è la clausola posta nella EULA di Apple Computers dove si impone l'installazione di MacOSX solo su sistemi assemblati e venduti da Apple Computer stessa. Sulla base di questa clausola, Apple Computers ha avviato una battaglia legale contro Psystar, rea di vendere computer assemblati con MacOSX preinstallato, ma quest'ultima ha contro denunciato Apple di abuso di posizione dominante (trattandosi i Macintosh attuali di comuni pc) chiedendo che venga stabilita in una sede legale la "liberazione" di MacOSX. Se Psystar gioca questa carta, Apple risponde che l'installazione di MacOSX su macchine non Apple è stata possibile solo grazie ad operazioni di cracking del sistema operativo originale (anche se non è dato sapere cosa è stato effettivamente "craccato" visto che MacOSX possiede molte parti di codice sotto licenza open source derivanti dal progetto OpenDarwin), invocando quindi la violazione di copyright. Nel frattempo, mentre infuria questa battaglia, una società (o team di sviluppo, non ci sono informazioni precise in merito) chiamata EfiX ha realizzato un dispositivo che aggiunge a qualunque pc il supporto EFI, garantendo sulla carta la possibilità di installare MacOSX originale, senza dover ricorrere a modifiche potenzialmente illegali.
Con la nascita di queste compagnie ed una diffusione sempre più marcata di "distribuzioni" modificate di MacOSX (queste quasi sicuramente illegali), risulta evidente come Apple non si sia mai preoccupata di far verificare la piena compatibilità legale delle clausole che ha posto all'interno della sua EULA.
Come potete vedere le questioni legali in materia esistono, anche se sono all'inizio e non ci sono molti precedenti.