Cronache di Guerra bizantina: dall'espansione ad est ed ovest alla minaccia Mongola

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Shivos
00martedì 16 settembre 2008 13:30
Ma controlli ancora Roma, giusto? Potresti dirigere un contrattacco contro Bologna, che sarà rimasta a corto di difese per alimentare il grosso esercito papista
Eraclio Imperatore Romano
00martedì 16 settembre 2008 13:37
ma NON con le truppe in Italia, ma con contingenti da Ragusa e Zagabria: se perdo Roma poi a vrò ancora la super base di Palermo, una cittadella assolutamente imprendibile per quel periodo [SM=x535719]
Eraclio Imperatore Romano
00martedì 16 settembre 2008 16:21
sentite con bisanzio ormai sono in crisi, non è che mi potete dire se ho sbagliato qualcosa nel sbloccare i Papali? ho fatto la modifica su descr_strat e il Papato funziona, solo che è una normale fazione! non ho gli inquisitori, non posso indire crociate e mi dice anche che la stima papale è bassa!(incredibile) Inoltre non posso scomunicare e devo conquistare 100 regioni!!!!!Come diavolo faccio se non posso nemmeno mettere le fazioni cristiane le une contro le altre
Shivos
00martedì 16 settembre 2008 18:21
Anche se giochi Stato Pontificio non comandi il Papa, semplicemente sei suo protetto. Infatti appena attacchi una fazione questa viene scomunicata. Sugli inquisitori invece non so
Eraclio Imperatore Romano
00giovedì 18 settembre 2008 21:28
Alti e bassi dell'Impero Bizantino
Con il le cronache papali momentanea pausa, per riprendere questa campagna che a mio giudizio è la migliore che io abbia mai fatto, ma prima vi devo chiedere alcune cose che credo siano causa solo del mio pc:
-Vorrei "sbirciare" nella mappa e clicco \ sulla tastiera ma non mi apre la schermata dei cheats
-Vorrei agginugere le immagini e visto che non ci riesco potrei "fotografare" con una vera macchina fotografica la schermata del gioco e aggiungerla a paint per poi fare sta cosa di Imageshack che potreste spiegarmi.
-Appena Plinius mi raggiungerà in anni nelle cronache delle invasioni barbariche ricomincerò la cronaca romana e questa andrà in "stamby", ma anche prima dato che di tanto in tanto darò una raddrizzata anche alla cronaca pontificia, sebbene essa sia più difficile di quanto credessi.

Si comincia...

Anno 1127 circa, le forze bizantine tengono sotto assedio Adana, quando vengono colti da dietro da un imponente armata egiziana: i bizantini sono circa 450, mentre gli egiziani sono non meno di 1200! Ogni via di fuga è preclusa, per l'esercito con al comando Emanuele l'iracondo è la fine. Le armate greche si dispongono in modo che il centro retroceda per circondare con le ali di fanteria i nemici mentre la cavalleria circondi l'esercito nemico; gli arcieri a cavallo(praticamente inutili contro i meglio addestrati egiziani) sono messi in modo da sfiancare le truppe nemiche e, esauriti i proiettili, caricare per creare un qualche scompiglio. La prima ondata di nemici viene tenuta a fatica, ma la tattica funziona seppure con gravi perdite; poi il grosso del contigente musulmano, costituito da 800 uomini carica in massa il nemico superando ali e centro e circondandolo in numero da ogni lato, stroncando la strategia di Emanuele. Il coraggioso generale caricò disperatamente e per un ultima volta con i suoi arcieri e i restanti cavalieri, uccidendo motli nemici ma venendo infine sorpaffatti e uccisi tutti. I 64 prigionieri catturati dai musulmani vengono giustiziati. Poco dopo muore anche l'imperatore Giorgio e i milanesi assediano Roma. Il nuovo basileus, Pellicano, a Trebisonda, prepara i nuovi piani del suo impero che puntano su una regione molto particolare: il Dono del Nilo, la Terra delle Piramidi...
Eraclio Imperatore Romano
00venerdì 19 settembre 2008 19:58
Successo Bizantino
Nel 1130 la situazione dell'Impero Bizantino era quanto mai sbandante, a causa della pressione marittima papale e milanese, della guerra contro turchi ed egizi e dalle rivolte a Roma. Ma Pellicano era deciso a riportare con le buone o con le cattive ogni situazione nell'impero in maniera ottimale; come primo atto di quel grande processo le truppe bizantine saccheggiarono Roma, sconfiggendo una milizia ribelle di 800 uomini con appena 250, seppure con perdite mostruose. Il denaro ricavato permise sia di ricostruire Roma, sia di rafforzare Palermo, Iconio e Cesarea. Il basileus in persona si mise alla testa di un forte esercito costituito in gran parte da mercenari armeni e anatolici, marciando contro Tbilisi, imponente fortezza caucasica, estremamente difendibile e ben protetta. Tuttavia una distrazione turca permise il successo: il contingente turco che presidiava il castello era in marcia contro Trebisonda quando venne intercettato e distrutto dai greci che strinsero d'assedio una Tbilisi praticamente indifesa; un secondo esercito turco cercò di spezzare l'assedio ma venne sopraffatto dalla superiore cavalleria bizantina e dal coraggio dell'Imperatore; il sultano turco riuscì a fuggire appena, sotto gli occhi del suo esercito che venne completamente distrutto e i prigionieri uccisi. Tbilisi divenne una potentissima fortezza greca nel Caucaso e inoltre il suo porto estendeva il potere bizantino nel Mar Nero. A sud un esercito ottimamente addestrato di bizantini, costituitò dall'elitè del periodo: i fanti bizantini e i lancieri a cavallo, assediò Adana e la conquistò dopo una battaglia le cui perdite superarono quello previsto dalla superiorità militare bizantina. Tuttavia Adana, cittadella della Cilicia ottima da difendere con tre cerchia di mura, era una grossa perdita per l'Egitto che ora si vedeva con i propri territori in terrasanta scoperti. In quello stesso anno il Principato Tedesco di Antiochia che esisteva dal 1090 si dissolse a causa della ribellione musulmana della città e i tedeschi alleati dei bizantini si ritiravano per tornare in patria. Sfruttando questa situazione si allestì un nuovo esercito per conquistare la città prima che tornasse in mano musulmana. Il Papa a sua volta temeva sia l'Egitto musulmano che Bisanzio ortodossa e indisse una crociata su Antiochia nel 1138; un'armata crociata milanese tuttavia invertì la rotta e puntò su Roma, ancora bizantina. I milanesi erano in netta superiorità, tuttavia scelsero un tempo pessimo per attaccare; le armate bizantine, grazie anche all'introduzione di baliste infuocate sulle mura che seminarono il panico tra i milansesi, schiacciarono gli italiani, cacciandoli per la sesta volta o anche più da Roma. Ma non era tutto: le truppe bizantine nel 1140 si mossero contro Napoli, con un esercito costituito da soli arcieri a cavallo che sbaragliò le forze pontificie e riportò l'Italia Meridionale sotto la diretta influenza greca. E mentre a Tbilisi, Adana, Cesarea e Iconio venivano allestiti grandi eserciti per colpire in modo più deciso i musulmani(turchi ed egiziani), gli egiziani occuparono Antiochia; il basileus, preoccupato inoltre anche dalle truppe crociate che passavano per le loro terre con il rischio di assediare Costantinopoli, mandò un forte esercito contro Antiochia che venne presa senza tante difficoltà(1140). Con la conquista di Antiochia l'impero bizantino si estendeva su 22 regioni con 12 città e 10 fortezze e un esercito e una flotta invincibili. Forse i bizantini avrebbere restaurato la loro autorià sul loro Oriente? Quello di Eraclio e Basilio II?
Eraclio Imperatore Romano
00sabato 20 settembre 2008 19:52
perchè non postate più? [SM=x535678] [SM=x535710]
Eraclio Imperatore Romano
00domenica 21 settembre 2008 20:28
pausa con queste cronache che riprenderò appena possibile, se commenterete [SM=x535719]
Eraclio Imperatore Romano
00lunedì 29 settembre 2008 21:08
Il grande ritorno 2
Rieccomi con le cronache di Bisanzio: se seguirete e posterete io manderò avanti queste cronache che spero vi piacciano....buona visione!

Un Impero in guerra

Ma quei sogni furono vanificati dalla ribellione e dalla perdita di Napoli, che ridusse nuovamente i domini bizantini alle invincibili basi di Roma e Palermo. Gli egiziani erano nel 1146 sotto Antiochia, e nonostante i ripetuti tentativi di fermarli, l'assedio musulmano continuava senza sosta; Pellicano capì allora che se avesse colpito gli egiziani nei loro centri principali: Alessandria a Il Cairo, forse avrebbero ritirato il grosso dell'esercito da Antiochia per riprendere il controllo della terra nilotica. La Pace di Bologna, firmata tra Milano, Papa e Bisanzio, stabilì la legittimità dei territori greci in Italia, il dominio del Papa su Bologna e l'indipendenza di Napoli e Milano; questa pace e momentenea tranquillità ad ovest garantì ai bizantini un po' di respiro dopo un secolo ininterrotto di guerre italiche. In Oriente gli egiziani sferrarono nel 1147 un assalto ad Antiochia: la battaglia si svolse sia dentro che fuori le mura, le truppe bizantine contennero l'urto delle cavallerie e delle fanterie pesanti con un coraggio incredibile, tanto che erano sul punto di vincere, se la morte del difensore d'Antiochia, non mandò in rotta l'esercito causandone il crollo e la fine del dominio greco su Antiochia. Pellicano, che nel frattempo aveva firmato la pace con i Turchi, ordinò ad un esercito di soli arcieri a cavallo di riprendere Antiochia, ma questi cambiarono rotta e puntarono su Alessandria, già obiettivo dei piani di Pellicano, la quale, completamente sguarnita, venne presa dopo pochi mesi d'assedio nel 1148. Questa conquista ridiede forza all'imperatore che riorganizzò le forza bizantine per circondare i restanti domini egiziani da sud e da nord. I russi nel frattempo, unici ortodossi assieme ai bizantini, con un atto di incredibile tradimento, assediaron Sofia, costringendo l'imperatore a rimandare la spedizione egiziana di alcuni anni per cacciare questo fastidioso tradimento.
Eraclio Imperatore Romano
00martedì 30 settembre 2008 21:15
L'impero sotto assedio
Il tradimento russo tuttavia non resto impunito: poco dopo un grande esercito bizantino travolse e distrusse gli assedianti di Sophia, ma altri eserciti russi assediarono Bucarest; quelle regioni pacificate da quasi un secolo, ora si ritrovavano in guerra: l'imperatore si vide costretto a invertire la rotta del grande esercito per l'Operazione Cleopatra, per travolgere i russi, cacciarli dalle loro terre e pacificare nuovamente la regione. In Asia Minore, gli egiziani lasciarono sguarnita l'Antiochia appena occupata: era un'occasione troppo ghiotta per non sfruttarla, e subito partì un distaccamento di 6 armate, 3 fanti bizantini e 3 arcieri della guardia, per riprendere il controllo della città persa poco più di un anno prima; l'esercito fu intercettato da una debole armata egiziana, sgominata senza difficoltà, e dopo questa vittoria le truppe bizantine ripresero Antiochia. In Caucaso, l'imperatore guidò nuovamente l'esercito bizantino contro i turchi che avevano infranto il trattato di pace, e marciarono su Yerevan, quando vennero intercettati dall'eserctio turco. La battaglia iniziò in pieno giorno, con un sole cocente, gli eserciti di Pellicano si disposero su una collinetta, con gli arcieri armeni in poszione elevata e le cavallerie. La guardia del corpo turca venne completamente distrutta e morì un familiare del sultano; poco dopo giunsero i rinforzi, costituiti totalmente da fanti pesanti. Ciò nonostante gli arcieri a cavallo e le cavallerie d'urto bizantine sbaragliarono l'esercito nemico e la marcia su Yerevan prosegui senza intoppi, fino a che la città non venne stretta d'assedio nel 1151 circa. La sortita turca venne sbaragliata utilizzando la stessa tecnica di guerra utilizzata nella battaglia precedente. Per il dominio turco d'Armenia era la fine.
_Spartaco_.
00giovedì 2 ottobre 2008 14:39
molto bello...sto aspettando la minccia mongola [SM=g27811]
Eraclio Imperatore Romano
00giovedì 2 ottobre 2008 15:22
anche io, dato che appena arriveranno non mi dovrò più preoccupare dei russi [SM=x535719]
Shivos
00giovedì 2 ottobre 2008 16:59
Complimenti per la ripresa della campagna e auguri [SM=g27827]

P.S. Ma come sono arrivati i russi nei Balcani? In tutte le mie partite è già tanto se prendono Kiev
Eraclio Imperatore Romano
00giovedì 2 ottobre 2008 19:36
boh.. [SM=g27833]
Eraclio Imperatore Romano
00giovedì 9 ottobre 2008 21:07
Bisanzio e Roma unite per sempre
"E in quella mattina così fosca e nebbiosa intravedemmo i milanesi, con le loro scintillanti armature. Voi Basileus siete abituato a grandi inseguimenti, arcieri a cavallo e infedeli mal armati, ma son certo capirete cosa vol dire affrontare un simile esercito. I nostri miliziani si piazzarono dietro la porta centrale, mentre i lancieri sulle mura avendo un mio soldato avvertitomi che i milanesi avevano una torre d'assedio. Roma era dotata da poco di baliste e furono queste la chiave della nostra vittoria; l'ariete andò in frantumi e i soldati milanesi non riuscirono a salire sulle mura. Restava solo il loro povero comandante che si ritirò sconfitto e umiliato.."

Lettera datata nel 1150 ca. inviata dal Capitano Costantino, difensore di Roma, all'Imperatore Pellicano a Yerevan, in Georgia.

"Grande fu l'orgoglio e la gioia! Basileus Basileus urlammo tutto il giorno e tutta la notte per tre giorni e tre notti. Napoli è Romana!"

Scritto databile intorno al 1146 preso dal diario di un soldato bizantino.
Shivos
00giovedì 9 ottobre 2008 21:59
Complimenti [SM=g27811] Ma Milano quindi è ancora forte? Ha dei castelli in Italia?
Eraclio Imperatore Romano
00venerdì 10 ottobre 2008 14:41
I Russi respinti e l'Egitto bizantino
"Ed è con grande orgoglio grande Basileus che le annuncio la cacciata dei rus dalle nostre terre e dall'Impero Romano. Proprio stamane è caduta l'importante fortezza di Bronn in Transilvania e li abbiamo respinti senza difficoltà alcuna da Sophia"

Lettera del governatore di Sophia all'Imperatore, ca. 1147

"Quando entrammo in città le vie erano piene di morti e di sangue. Era stato detto loro(ai soldati) di saccheggiare luoghi di culto islamici, biblioteche e qualunuque cosa dalla quale l'impero traesse danaro. Cairo è splendida, piena di vivacità, ma potevo immaginare come fosse magnifica e felice sotto il governo egiziano. Un Egitto di nuovo romano, furon le parole che uscivano dalle bocche di tutti, ma conviene dire anche come lo sia diventato.."

Diario di un mercante bizantino in visita a Il Cairo, capitale dell'Egitto occupata dai bizantini nel 1149

"Vogliono Costantinopoli? Se la vengano a prendere, noi non siamo un popolo qualunque, siamo romani!"

Secondo alcuni storici furono queste le parole pronunciate dall'Imperatore quando ricevette la notizia della Jihad su Costantinopoli nel 1149.


Si Milano è molto forte, domina su quasi tutto il nord Italia tranne Bologna e Venezia Papali, su gran parte della Francia e su tutti gli ex terrirori tedeschi ai quali rimane solo un castello. I Russi si estendono su un territorio quasi identico a quello attuale più le repubbliche baltiche, la Bielorussia e l'Ucraina, ma presto affronteranno i mongoli e allora... [SM=x535691]

PS:ho usato toggle fog per vedere la situazione
Eraclio Imperatore Romano
00sabato 11 ottobre 2008 20:38
La presa di Aleppo e la marcia su Firenze
Decisi eravam a marciare senza paura alcuna verso il sogno di un nuovo Impero Romano. E con grande coraggio ed estremo valore Aleppo tornò cristiana sotto la Croce di Costantinopoli; nella Longobardia(nome medievale per indicare il nord Italia) la nostra forza fu intercettata da i fuggiaschi milanesi dell'assedio di Roma- che sia ringraziato il Cielo e tutti i Santi per questa grande vittoria- i nostri arcieri inseguirono quegli illusi mentre il nostro generale caricò solo contro le loro linee demoralizzandole. Firenze era praticamente già nostra.

Eraclio Imperatore Romano
00domenica 12 ottobre 2008 14:01
La nuova Italia bizantina
" Mio imperatore mi addolora dirle che, nonostante il nostro straordinario coraggio la Napoli e l'Italica Meridionale son perdute. I nostri erano 240 mentre i soldati del falso patriarca di Bologna eran 900. Da quanto riportato da alcuni nostri scampati è accaduto che i nostri lancieri si son posizionati dietro la porta principali mentre la milizia si trovava sulle mura per trattenere quei poveri vigliacchi. Non un soldato papale superò le difese delle mura, ma l'enorme massa di omini e cavalli spezzò il nostro coraggioso tentativo di tenere la porta centrale. Ne morirono tutti li nostri tranne qualche uno che riuscì a scampare mentre li nostri nemici hanno perso 650 uomini. Occorre sottolineare che la nostra potenza potrebbe facilemente schiacciare le altre italiche e longobarde, dato un risultato così strepitoso, seppur non vittorioso"

Lettera del Governatore dell'Italia bizantina all'Imperatore, 1160

"La manificissima Fiorenza è nostra! Basileus Basileon inneggiam per tutte le notti, perchè l'Italia bizantina vive ancora!"

Diario del comandante Alessio, conquistatore di Firenze, 1160
ScudoArgenteo
00lunedì 13 ottobre 2008 17:57
Mi tocca farti i complimenti pure per questa cronaca Eraclio, descrizione precisa della situazione tanto che mi sembra di vedere la mappa quando leggo! [SM=g27811]
Mashiminu
00lunedì 13 ottobre 2008 18:36
ahahahah vero vero è scritta sicuramente meglio di quelle precedenti; spezzi un pò il discorso, per passar velocemente da una zoan all'altra del mondo; ma fa parte del tuo stile, quindi mantienilo, è una caratteristica importante [SM=g27811]
Eraclio Imperatore Romano
00lunedì 13 ottobre 2008 18:44
grazie a tutti
Eraclio Imperatore Romano
00lunedì 13 ottobre 2008 20:23
La Fiorenza e l'Oriente
"E' difficile descrivere una simile vittoria Basileus, come sarebbe per un cane descrivere un suo amico parlando. Noi disposti dietro le mura eravamo circa 450, loro fori la Fiorenza eran 890. Il capitano dei lancieri mercenari, Giovanni, mi aveva conferito che, finchè Iddio non avesse deciso la sorte dell'umana stirpe lui avrebbe combattuto al mio fianco; anche i Vardariotai, gli Skytion e gli altri soldati giurarono di combattere fino alla morte. Con una certa sfiducia, dovuta all'insicurezza della vittoria, misi in capo il mio elmo e salii in groppa al mio fido Lascaris, per quella che poteva essere la nostra ultima battaglia. Le nostre baliste distrussero subito l'ariete nemico alchè il capitano ordinò di posizionarsi(ai lancieri) tutti sulle mura, dato che la torre d'assedio nemica ancora reggeva(che Dio li maledica). Loro che tentavano di salire tutti sulla torre, ma nessuno, nemmeno uno riusci a farsi strada tra i nostri lancieri. A quel punto alla testa dei miei cavalieri caricai l'esercito nemico tutto ammassato sulla torre per salire, e fu strage, ma fui costretto a ritirarmi per non morire. Intervennero allora gli arcieri, che prima travolsero con una pioggia infernale di frecce i ranghi longobardi(milanesi), poi, finiti i dardi, caricarono in massa; io riuscii e li caricaii anche io. L'esercito nemico andò tutto in rotta: centinaia di lance spezzate, cavalieri feudali e balestrieri rimasero sul campo. Noi avevamo perso circa 100 omini(ai quali sottolineo che abbiamo dedicato le più grandi e sontuose feste), loro non meno di 650! La notte danzammo sino al mattino seguente, perchè la Fiorenza era Romana e nessuno ci caccierà mai!"

Lettera del governatore di Firenze, Alessio, al Basileus, ca. 1164

"Soldati miei voi amate l'oro? Perchè dopo la presa di questa città ne avrete a volontà"

Il capitano Clearcos dopo la presa di Edessa.


Scrivo così per risparmiare tempo e poi mi pare più coinvolgente, ma se vi piacevano le cronache mie alla vecchia maniera ditemelo che riemdio subito [SM=g27811]
Shivos
00martedì 14 ottobre 2008 14:27
Ma vai a ritmo di 6 mesi o di un anno?
Eraclio Imperatore Romano
00martedì 14 ottobre 2008 15:11
qui 6 mesi ma ora ho cambiato e tutte le successive campagne che farò saranno di un anno(compresa quella mora)
Eraclio Imperatore Romano
00martedì 14 ottobre 2008 15:20
La caduta di Firenze
"Siamo ancora ben lungi da perdere l'Italica, ma di sicuro questo colpo è stato duro per tutti noi. Occorre sottolineare che i milanesi, non solo hanno distrutto completamente la città, ma hanno massacrato tutti gli abitanti, latini e non, cattolici e non. Non so con esattezza come sia andato lo scontro perchè tutti i prigionieri sono stati giustiziati da quegli infidi cani bastardi. So solo che i milanesi hanno perso circa 650 uomini, vale a dire la maggioranza delle loro truppe, essendo loro in 850. Il leader di Fiorenza, il grande Alessio il Degno, chiedo venga proclamato eroe nazionale; siamo riusciti a farci restituire i corpi dei nostri soldati(almeno un briciolo di civiltà devono averlo) che abbiamo seppellito tra mille onori sotto la Basilica di San Pietro insieme alle tombe di tutti i Papi e di molti santi. Oggi stesso ordinerò ai soldati di rioccupare Napoli e chiedo alla vostra persona l'invio di più soldati per questo fronte difficile e complesso.
I miei più fedeli saluti."

Lettera del Governatore d'Italia all'Imperatore
Shivos
00martedì 14 ottobre 2008 15:29
'azzarola, ma allora i mongoli arrivano a Novembre [SM=g27818]

Comunque complimenti per l'accanita resistenza in Italia. Ma hai qualche generale nella penisola? Spesso la loro presenza cambia le sorti del conflitto
Eraclio Imperatore Romano
00martedì 14 ottobre 2008 15:49
solo uno ed era proprio a firenze [SM=x535710] . Li devo inviare da Costantinopoli, appena la Jihad sarà conclusa
Eraclio Imperatore Romano
00domenica 19 ottobre 2008 21:17
ora ho kingdom se realizzo una cronaca su medieval total war kingdom(sempre sui bizantini)la faccio qui?
Eraclio Imperatore Romano
00lunedì 20 ottobre 2008 21:17
Le crociate bizantine contro i turchi
Campagna giocata a difficoltà m/m di medieval II total war kingdom crusades.

Quel periodo da oggi noi denominato Medioevo, fu caratterizzato dalla rpresa della Santa Croce che volle recuperar la Terra Santa. La prima e la seconda crociata(1090-1174) avevano portato i soldati di Cristo a dominare lungo tutto il Levante, arroccati in due regni molto forti, il Regno di Gerusalemme(il quale occorre ringraziare tutti i santi e il nostro Signore Gesù Cristo, perchè sia finalmente tornata in mano ai cristiani) e il Principato d'Antiochia. Io vi racconterò invece di un terzo stato cristiano, posto tra Asia ed Europa, con centro a Costantinopoli e di una cristianità diversa dalle altre: l'Impero Ortodosso di Bisanzio. Questo aveva conosciuto, in epoche precedenti, un grandioso periodo di espansione che lo aveva portato a dominare su quasi tutta l'Italia e su tutta l'Anatolia compresa Antiochia; ma la disastrosa battaglia di Manzicerta ne aveva ridotto i confini ai soli stretti del Bosforo e dei Dardanelli. Dopo numerose battaglie, Alessio I e il suo successore Giovanni II, della dinastia Comnena, riportarono sotto il loro controllo quasi tutte le coste dell'Anatolia ridando fiducia all'Impero. Nel 1174 divenne Basileus l'ambizioso Manuele I Comneno, il quale si mostrò deciso a cacciare i turchi dall'Anatolia. Due grandi armate partirono da Nicea e da Laodicea con obiettivi le città turche di Doryleum e Amorium. Tra il 1184 e il 1186 caddero sia una che l'altra, mentre l'Impero Bizantino stipulava un'alleanza con il Principato di Antiochia nel 1182. Le operazioni contro i turchi proseguirono con la conquista di Ankara e Iconio nel 1190; frattanto nel 1186 veniva indetta la III Crociata, "la Crociata dei Re". Per combattere i turchi e allo stesso modo tentare di assumere una solta di protettorato sugli stati latini del Levante, fu stabilita un'alleanza anche con il Regno di Gerusalemme. Nel 1196 era il momento della IV Crociata, che però puntò minacciosamente su Costantinopoli e occupò per conto di Venezia, nel 1200, la città di Zara, fatto che insospettì la monarchia comnena che decise di rafforzare la guarnigione cittadina e di inviare un forte esercito da Smirne. In Anatolia le operazioni procedettero bene, con la conquista, nel 1202, di Kirsehir e di Sebastea nel 1210. I veneziani invece, imbarcati nei pressi di Costantinopoli, erano una minaccia chiara e visibile, alchè Manuele ordinò alle sue navi di attaccare la flotta veneziana, che venne affondata con conseguenza, nel 1214, dell'uccisione di più della metà dell'intera spedizione crociata. Ciò voleva solo dimostrare la potenza bizantina e il mito intoccabile dell'invincibilità di Costantinopoli.
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