Cronache di Guerra bizantina: dall'espansione ad est ed ovest alla minaccia Mongola

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Il Cavaliere Verde
00lunedì 18 agosto 2008 22:11
Penso che sia primario difendere Sofia:se cade,i Mongoli avranno via libera per dilagare nel cuore del tuo regno.Se però,come mi è sembrato di capire,disponi di fondi sufficienti,non escluderei nemmeno di combattere su più fronti:arrivato a questo punto,in ogni caso,ti devi abituare ad essere in guerra con tutti...
Mashiminu
00lunedì 18 agosto 2008 22:17
riprenditi ciò che è tuo; stai sulla difensiva con i mongoli e attacca i tartari; almeno una delle 2 fazioni devi farla capitolare se vuoi arrivare da qualche parte; ti consiglio di far capitolare i tartari; al momento sono i più deboli tra io 2 da quanto ho capito
Eraclio Imperatore Romano
00lunedì 18 agosto 2008 22:41
Sono prossimo alla fine della cronaca e della campagna
Sono nel 1420 ca. e la mia bellissima campagna bizantina sta per finire [SM=x535710] . Comunque sono già pronto e sto per utilizzare un nuovo popolo: i Siciliani. Quando avrò finito questa cronaca venite a postare nella mia prossima sul Regno normanno di Sicilia che scelgo sia perchè l'Abruzzo e la Puglia, le mie terre madri sono inglobati nel regno, sia perchè voglio tornare cattolico e fare le crociate! [SM=x535717]
Mashiminu
00lunedì 18 agosto 2008 22:44
certamente; hai costruito un forte impero, forse il migliore sulla mappa, ma non ce l'hai fatta a vincere; peccato

ah ragazzi; vorrei giocare una gran campagna online; dite che sarà mai possibile???
Zio Bob
00lunedì 18 agosto 2008 22:52
ogni tanto vengono organizzate delle campagne online....cmq il gioco vero e proprio non lo permette, forse da quello che ho capito e non ne sono affatto sicuro è che su kingdoms forse sarebbe possibile!...almeno credo [SM=g27825]
Il Cavaliere Verde
00lunedì 18 agosto 2008 23:00
Sì,la campagna online c'è su Kingdoms ma non l'ho mai provata perchè bisognerebbe trovare qualcuno con cui mettersi d'accordo su orari ecc:sfiancante!

Per quanto riguarda la cronaca con i Siciliani,in realtà esiste già la mia, che oltretutto è stata la prima vera cronaca della sezione e anche la più completa (dall'inizio alla conquista dell'America passando dalle crociate e dalle invasioni di Mongoli e Tartari):se vuoi puoi trarre spunto da questa...
Mashiminu
00lunedì 18 agosto 2008 23:02
su kingdoms c'è la campagna a turni; però si può fare solo sullo stesso pc; stessa cosa si può fare con retrofit col medieval liscio; pensa che per provarlo mi sono preso inglesi e francesi e mi sono fatto la guerra da solo; peccato che non mi facevano combattere le battaglie [SM=x535710] volevo affrontarmi da solo; chissa che bello, anche se penso avrei favorito gli inglesi [SM=x535728]
Mashiminu
00lunedì 18 agosto 2008 23:05
davvero,se si può fare io ci sono; mi va bene qualunque orario pur di provare questa campagna [SM=g27828]
Zio Bob
00lunedì 18 agosto 2008 23:26
che intendi con "lo stesso pc" da quello che ho capito io due persone scelgono una fazzione la gestiscono facendo a turno con il proprio avversario....sullo stesso pc?? [SM=g27820]
Eraclio Imperatore Romano
00martedì 19 agosto 2008 09:22
caro cavaliere verde
caro verde io prima di registrarmi al forum ho letto tutte le cronache dalla prima all'ultima e ho già capito che strategia seguire con i siculi:
-Alleanza con il papa
-Espansione in Africa
-Rafforzamento delle città e della flotta

Più o meno così va bene?



P.S. se giocate on line ditemelo io voglio partecipare!!!
Mashiminu
00martedì 19 agosto 2008 11:43
Re:
Zio Bob, 18/08/2008 23.26:

che intendi con "lo stesso pc" da quello che ho capito io due persone scelgono una fazzione la gestiscono facendo a turno con il proprio avversario....sullo stesso pc?? [SM=g27820]




in pratica si, se si può fare anche online però è grandioso

penso che la miglior campagna sia tra quelle di kingdoms quella della terra santa, si potrebbe giocare a quella: i popoli a disposizione sono Bizantini, Egizi, Turchi, Principato di Antiochia e Gerusalemme

in pratica ci servono 5 giocatori
Eraclio Imperatore Romano
00martedì 19 agosto 2008 12:56
Io non ho kingdom uff
Appena ho kingdom ve lo dico ma intanto mi dite se si può fare sta cosa pure senza kingdom?


Ah dimenticavo:
Dopo una disperata resistenza le armate tartare e mongole presero Costantinopoli segnando la fine di un impero che tutto aveva fatto sperare tranne questo.... [SM=x535720]

Si ringraziano Alessio II, John I, Alessio III, Teodoro I e Emanuele I per aver governato l'Impero [SM=x535693]

Si ringraziano Cavaliere Verde, Quattrocento, Mashiminu(o qualcosa del genere) e tanti altri per gli ottimi consigli [SM=x535693] [SM=x535693]

Infine un caloroso saluto a Eraclio Imperatore Romano, per l'aver retto così a lungo per uno che gioca solo da un mese(o anche meno). [SM=x535693] [SM=x535693] [SM=x535693]

Ma l'avventura continua e la dinastia eracliana si trasferisce a Palermo.... [SM=x535685] [SM=x535685]
Il Cavaliere Verde
00martedì 19 agosto 2008 13:48
Re: caro cavaliere verde
Eraclio Imperatore Romano, 19/08/2008 9.22:

caro verde io prima di registrarmi al forum ho letto tutte le cronache dalla prima all'ultima e ho già capito che strategia seguire con i siculi:
-Alleanza con il papa
-Espansione in Africa
-Rafforzamento delle città e della flotta

Più o meno così va bene?



P.S. se giocate on line ditemelo io voglio partecipare!!!




La mia cronaca voleva essere solo un racconto personale con spunti per chi magari può essere in difficoltà in certi passaggi della campagna,ognuno ha le sue strategie e non c'è un solo modo per vincere quindi dai sfogo alla fantasia,non ti bloccare in degli schemi!Che so,conquista Roma e sbarca subito in Inghilterra,oppure punta sui Russi,insomma fai tu in maniera assolutamente libera!
Eraclio Imperatore Romano
00venerdì 12 settembre 2008 19:53
La rinascita di Bisanzio
Sono tornato con una nuova cronaca della Roma d'oriente che farò più dettagliata e bella possibile, spero vi piaccia(nel frattempo però sto proseguendo anche una cronaca su Rome..). Finalmente ho modificato su descr_strat la durata del tempo e ora potrò fare una cronaca equilibrata.

Anno 1080
L'Impero Bizantino, con capitale Costantinopoli è governato da Alessio I Comneno; abile sovrano, egli vuole riportare la sua "Roma" ad una nuova fioritura economica e militare. Il principe Giovanni(alias:John) guida una spedizione contro il terrapieno ribelle di Smirne. A Costantinopoli vengono addestrate molte truppe, così come a Tessalonica e Corinto, in vista di due spedizioni, una contro Venezia, l'altra contro i Magiari di Ungheria. Per ora la pace viene stabilita con i Turchi per non subire attacchi alle spalle mentre si era impegnati altrove. A Smirne il principe riporta una grande vittoria; lasciate due armate in difesa della fortezza e addestrati nuovi arcieri a cavallo, John muove contro Rodi, stringendola d'assedio. Nel frattempo parte la grande armata con alla testa lo stesso imperatore Alessio per sconfiggere i Magiari in una campagna che durerà circa 10 anni. Più a ovest Durazzo è caduta in mano veneziana e ciò assicura ai veneti un pericoloso "corridoio" per colpire direttamente la Grecia e la Macedonia; il principe Giovanni, risolto l'assedio di Rodi, lascia altre truppe e sbarca a Creta, isola veneziana rivendicata da Bisanzio. Un altro contingente parte da Tessalonica e punta su Durazzo. In Ungheria i bizantini stringono d'assedio Bron, un'importante fortezza magiara, e vengono scatenate le ostilità con i Magiari(1082 circa). La fortezza non è ben difesa, perchè interna e l'assedio si risolve con un rapido assalto; messo a ferro e fuoco, Alessio marcia su Budapest, capitale del Regno dei Magiari e centro cattolico nell'est europeo: il Papato è inorridito. Nel Mediterraneo le flotte bizantine fanno a pezzi le deboli navi veneziane che sorvegliano Creta e bloccano il porto, mentre l'esercito di terra, rinvigorito da nuovi arcieri a cavallo, si muove contro Iraklion, che non tarda a reagire; ma la forza inpareggiabile degli arcieri a cavallo greci e il sacrificio eroico del principe John, che tentava di aprire una breccia nel centro nemico(e ci riuscì), mandarono l'armata veneta al collasso: nel 1083 Creta tornava bizantina. Lasciate poche truppe a sorvegliare l'isola, i greci sbarcarono nel Peloponneso e rinvigoriti da altre truppe di Corinto si mossero per unificarsi alle forze bizantine impegnate contro Ragusa, potente base latina in terra greca. A nord Budapest cedeva dopo una gloriosa battaglia, in cui una collinetta posta di fronte all'esercito magiaro, permise di posizionare in una posizione di superiorità le truppe bizantine, in particolare gli arcieri: sfaldati i ranghi nemici con una pioggia di frecce, gli arcieri a cavallo senza munizioni e le guardie del generale caricarono sugli scossi soldati magiari, infine le truppe di fanteria sfaldarono ciò che restava dell'esercito nemico. La città subì la stessa sorte di Bron e venne depredata e distrutta, ma venne occupata dai veneziani(odiosi!!!!). L'esercito di Alessio puntò a sud, stringendo d'assedio Bucarest, presa con la stessa tattica di prima, infine dopo un breve assedio, i romani d'oriente conquistarono Sophia che divenne una delle loro basi più forti e munite. Sul fronte dalmato, i bizantini subirono una grave sconfitta nel tentativo di prendere Ragusa ma stavano arrivando i rinforzi da Creta e da Sophia, visto che ormai non c'erano più magiari da combattere..
Shivos
00venerdì 12 settembre 2008 20:48
Ti stai muovendo molto bene....hai provato ad attuare uno sbarco nel Veneto? Potresti assediare Venezia mentre i suoi migliori soldati sono occupati a difendere Ragusa.
P.S.: i Magiari dunque li hai già sconfitti?
Eraclio Imperatore Romano
00venerdì 12 settembre 2008 20:52
si mio caro coimperatore Shivos, ho annientato i Magiari nel 1090 e ora sto per sconfiggere definitivamente Venezia, inoltre sono alleato con il Sacro Romano Impero, ma scriverò tutto nella seconda parte della mia cronaca.
Eraclio Imperatore Romano
00venerdì 12 settembre 2008 21:53
Bisanzio si affaccia sull'Europa Centrale
Anno 1100
L'impero bizantino si estende su una vasta regione comprendente tutta la penisola balcanica. Il nuovo imperatore di Bisanzio, Costante I vuole risolvere una volta per tutte la "questione veneziana": preparato un esercito quale mai si era visto dai tempi della campagna Magiara, conclusa appena un decennio prima, si mosse contro Budapest, caduta in mano veneziana. A sud le forze bizantine si mossero contro Ragusa che cedette dopo un breve assedio e consegnò le sorti della serenissima all'impero romano d'oriente ormai macchina da guerra irresistibile. L'armata bizantina marciò su Zagabria e un distaccamento militare da Sophia si mosse contro Budapest. Nel primo assedio le forze bizantine affrontarono le truppe da mischia veneziane facendo esclusivo uso di arcieri a cavallo, ormai unico punto di forza del potente esercito greco. Circondati i ranghi nemici con i suoi arcieri e trattenute le armate veneziane con l'uso di fanteria leggera, l'esercito della Serenissima andò in ritirata, consegnando la Croazia all'impero "romano". A Budapest le armate veneziane, colte di sorpresa, vennero schiacciate senza una lunga battaglia. Con la conquista di Budapest, l'impero romano d'oriente prima praticamente "inesistente" ora era la maggiore potenza militare ed economica del mondo; tuttavia i romani scesero a patti amichevoli con i potenti vicini: Sacro Romano Impero e Polonia, stringendo anche trattati commerciali con Sicilia e Milano. Per concludere l'opera alla grande, le armate bizantine sbarcarono in Veneto e saccheggiarono con inaudita durezza Venezia, lasciando ai veneziani il controllo della sola Vienna(eh già..sigh). Ma una nuova armata dalle dimensioni gigantesche come lo erano ormai del resto tutti gli eserciti bizantini in occidente, si mosse contro la città, un gesto che avrebbe messo i bizantini di fronte alla potenza delle monarchie dell'occidente.
Bertavianus
00sabato 13 settembre 2008 00:33
Ottimo, si può già pensare al futuro.
Se non vuoi compromettere le attuali buone relazioni, mi pare che in Europa puoi aggredire solo i polacchi; sono meno vulnerabili degli altri ai tiratori a cavallo, perchè anche loro ne usano in quantità.
Eraclio Imperatore Romano
00sabato 13 settembre 2008 14:55
Le guerre d'Italia
Quando ormai la "questione veneziana" sembrava potersi risolvere senza fatica, inaspettatamente le forze milanesi assediarono Venezia. Un colpo alle spalle, si, ma che non sarebbe rimasto impunito...
L'imperatore Costante in persona, messosi alla testa di poderoso esercito marciò su Venezia ma venne intercettato dai milanesi, i quali, vista l'impossibilità di prendere la munitissima base veneta decisero di colpire in Croazia. I bizantini riportarono una grande vittoria, e si unirono alle truppe di stanza a Venezia. Più a nord, i veneziani vennero respinti da Budapest grazie all'arrivo dei rinforzi di Sophia. Le truppe bizantine strinsero d'assedio Vienna. L'impero era tornato pacificato ma a qual prezzo! Gli introiti erano meno di 1000 fiorini annui subito spesi per mantenere il gigantesco apparato militare e per mobilitare nuove forze; l'economia era a pezzi, con un bilancio fiscale disastroso e le città impoverite dai lunghi anni di guerra. Anche in campo militare l'unico punto di forza dell'enorme esercito bizantino erano gli arcieri a cavallo mentre il resto dei soldati si manteneva sui deboli lancieri della milizia e i mercenari slavi. Ad aggravare ulteriormente la situazione di Bisanzio fu l'improvviso attacco Siciliano a Venezia, respinto ancora grazie agli arcieri a cavallo ma ad un altissimo prezzo: la morte del Basileus Costante. Il suo successore Dragane organizzò una grande flotta e preparò le truppe più preparate per un'impresa titanica per il periodo: la conquista dell'Italia. In particolare i bizantini si muovevano con tre motivi di fondo:
-Rivolvere una volta per tutte le guerre contro Milano, Venezia e il Papato
-Rivendicare il diritto di governo su Roma
-Impadronirsi delle enormi ricchezze delle signorie italiane

Ad est il confine turco si manteneva tra Nicea e Smirne ma i greci ammassavano truppe al confine, in vista di un secondo ambizioso progetto che si sarebbe dovuto muovere di pari passo con la guerra d'Italia.
Shivos
00sabato 13 settembre 2008 16:29
E' buona cosa che tu riesca a tenere sott'occhio le fazioni italiche, ma non commettere l'errore di Giustiniano, che conquistò un'Italia che avrebbe dovuto cedere quasi totalmente pochi anni dopo, danneggiando fortemente l'economia. Combattendo contro Milano, Papato e Normanni è possibile che si formi un'asse che comprenda questi tre stati e magari altri ancora, pronti a muovere guerra contro il tuo Impero.
Dovresti (ma è un'opinione personale e non oggettiva) cercare di ottenere la pace con almeno uno dei tre stati eliminando gli altri due
Eraclio Imperatore Romano
00sabato 13 settembre 2008 19:45
scusate nello scrivere ho sbagliato! il papato non è in guerra con me ho scritto che lo era solo perchè so che ci sarei entrato, ma al momento si limita ad odiarmi [SM=g27823]
Eraclio Imperatore Romano
00domenica 14 settembre 2008 14:47
La capitolazione della Sicilia: Bisanzio arbitra nel Mediterraneo Orientale
Mentre i Siciliani tenevano sotto assedio Venezia, una grande armata bizantina, sbarcò a in Calabria, marciando su Napoli, unica città importante del Regno Normanno. Tra gli italiani si diffuse il panico, poichè dai tempi della conquista normanna dell'Italia Meridionale, nessun bizantino era mai stato così vicino alla Santa Sede: il Papa si mobilitò contro l'Impero Romano d'Oriente. I bizantini nel frattempo avevano abbandonato Venezia a causa di una ribellione e avevano preso Bologna, praticamente smilitarizzata per proteggere Napoli; nell'Egeo e nel Tirreno i Bizantini schiacciarono le flotte congiunte di Sicilia, Milano e il Papato imponendo il proprio controllo in tutto il Mediterraneo Orientale. Tale strapotere spaventò i Turchi, che miserò sotto blocco il porto di Iraklion; la reazione greca fu immediata e spietata: prima ditrussero le navi turche davanti Creta, poi marciarono sulla capitale turca Iconio che conquistarono dopo un brevissimo assedio. In Italia le forze bizantine sbarcarono a Palermo e la strinsero d'assedio e stessa cosa fecero con Roma, capitale dello Stato Pontificio, centro di tutta la cristianità cattolica e rivendicata dai veri "romani". A Roma i bizantini compirono un saccheggio spietato, uccidendo il Papa ed abbattendo le Chiese Cattoliche. Napoli nel frattempo tornava sotto il comando diretto dei Normanni che fallirono un debole tentativo di riconquista di Palermo: in questa battaglia un esercito bizantino costituito da SOLI arcieri a cavallo sconfisse e mandò in rotta un'armata costituita da cavalieri pesanti e da arcieri musulmani, l'elitè di tutto l'eserctio normanno. In campo economico le casse statali vennero rimpinguate dal denaro dei saccheggi di Roma, Napoli, Palermo e Iconio e vennero costruiti nuovi porti, strade, mercati, cantieri, magazzini e campi di fiere. Palermo divenne la più munita e temuta base bizantina nel Mediterraneo e una delle più inespugnabili del mondo conosciuto. La Jihad indetta nel 1124 dai Musulmani e con obiettivo Iconio, fu un tentativo disperato di fermare la superpotenza Bizantina. I mori furono i primi ad essere sconfitti, i loro uomini del tutto insufficenti non scalfirono nemmeno un po' l'esercito bizantino. Dopo tale vittoria moriva Dragane I il Grande, sterminatore degli italiani, vincitore del mare. Gli successe Giorgio I, suo figlio che preparò una nuova armata alla quale ordinò di occupare Trebisonda; lui stesso si mise alla testa di un poderoso esercito, migliorato dall'introduzione di Catapulte e fanti pesanti, con obiettivo Cesarea. Con la momentanea fine della guerra in Italia, i bizantini poterono rafforzare sia le loro strutture economiche e civili, sia introdurre miglioramenti per il loro esercito che, per quanto potente, non avrebbe potuto affidarsi per sempre agli arcieri a cavallo. Nel 1126 l'Impero bizantino si estendeva su una superficie di 17 regioni da Roma a Iconio. Le ribellioni di Creta e Roma vennero entrambe soffocate nel sangue, e gli eserciti greci che meno di 100 anni prima pativano di essere circondati da potenze maggiori ora marciavano vittoriosi verso un succulento obiettivo: il dominio dell'Oriente, la restaurazione dell'antico Impero Romano d'Oriente, quello dei tempi di Giustiniano, Eraclio e Basilio II...

Vi illustro i miei domini in Italia e Asia:
Italia
-Roma
-Napoli
-Palermo
Siciliani Eliminati, Papali pacificati e in guerra solo con Milano

Asia
-Nicea
-Smirne
-Iconio
Turchi in difficoltà, Jihad ancora aperta
Shivos
00domenica 14 settembre 2008 17:06
Sincerissimi complimenti per la brillantezza e la prontezza nel condurre operazioni militare contro 3 fazioni contemporaneamente e per il rinnovo economico dell'Impero. [SM=x535693]
Ma dimmi, Milano ora com'è messa? Controlla anche Firenze? E a Venezia chi c'è?
Undercasted
00domenica 14 settembre 2008 19:11
Comlimenti.
La campagna ti va da dio, ma chi diefende l'onore degli italiani. Venezia! Reclamo il tuo intervento ferma gli imperialisti!!! [SM=x535718]
Eraclio Imperatore Romano
00domenica 14 settembre 2008 19:59
Il nord Italia e parte della Francia sono tutti Milanesi ad eccezione di Bologna Papale
Eraclio Imperatore Romano
00domenica 14 settembre 2008 20:52
Il riscoppio delle guerre d'Italia e l'espansione inarrestabile ad est
Anno 1127
Bisanzio, impero che ruota attorno ad una città, Costantinopoli, è una potenza di terra e di mare. Le città sono ricche e prospere, i commerci e i traffici sviluppatissimi; ma sono soprattutto le imprese militari del nuovo basileus, Giorgio I, a dimostrare la dinamicità della monarchia dei Comneni. L'imperatore, alla testa dei suoi soldati, si mosse contro l'ultima città turca nell'Anatolia, Cesarea, che è anche la capitale del loro Sultanato. Più a nord il figlio Pellicano batteva i turchi presso Trebisonda e faceva occupare la fortezza, centro nevralgico sia via terra, a causa della sua posizione importante per mantenere il Caucaso e le vicine montagne dell'Anatolia, e via mare per la sua eccellente posizione nel Mar Nero. In Italia i Papali, da poco pacificati, presero le difese di Milano contro lo strapotere Bizantino in Italia; ma i bizantini non solo non si spaventarono da questa improvvisa pugnalata alle spalle, ma organizzarono uno dei più grandi eserciti che il Medioevo ricordi per distruggere senza pietà gli insolenti Italiani e l'insolente Patriarca di Roma(o meglio ex-Patriarca di Roma). La presa di Cesarea consegnò l'Anatolia ai greci, mentre a Nicosia si allestivano flotte per devastare la Terrasanta e restituirla alla Santa Croce.
Shivos
00domenica 14 settembre 2008 21:30
Mi piace come cronaca, continuala che è interessante
Eraclio Imperatore Romano
00lunedì 15 settembre 2008 13:33
scusate se ritardo un po' nell'aggiornare la cronaca, ma ora ho ricominciato la scuola [SM=g27834] e nel frattempo, appena il mio coimperatore Plinius mi avrà raggiunto in anni dovrò continuare anche le cronache di Rome
Eraclio Imperatore Romano
00lunedì 15 settembre 2008 15:30
L'eroica difesa di Napoli e la riduzione dei domini bizantini in Italia
Potenza inarrestabile, l'impero bizantino era però scosso dalla pressione costante e ostinata dei vili italici(scusate il termine, ma dovevo dirlo), con a capo il Patriarca ormai di Bologna(il Papa) e la barbara Milano. Respinto un assedio Milanese a Roma, le truppe bizantine rimaste a Napoli si trovarono faccia a faccia con un grande esercito con alla testa il Papa(e quando mai..). I bizantini, racchiusi dietro le mura tentarono di opporsi contenendo in parte, dopo il crollo della porta centrale, l'enorme massa di uomini e cavalli che infuriava contro di loro: il comandante Clearcos, tenne per due ore(si fa per dire) quella porta, ordinando ai suoi uomini di uccidere chiunque cercasse di passare e facendo a pezzi il maggior numero possibile di uomini. Odioso verso i cattolici, Clearcos carico la guardia del Papa, ma venne ucciso nell'urto; secondo la leggenda urlò al Papa prima di morire queste parole: "Se tu sei Dio in terra perchè devi causare altre guerre contro altri cristiani? Perchè devi mandare a morte migliaia di persone solo per il gusto di avere anche tu delle terre e..." a quel puntò venne trafitto dalla spada del Papa furibondo. I 136 sopravvissuti vennero trucidati e, si dice, la guardia del coraggioso Clearcos, venne uccisa di persona, uomo per uomo, dallo stesso Pontefice! La perdita di Napoli causò la perdita di tutta l'Italia merdionale; rimanevano la Sicilia e Napoli nelle mani dell'Impero che giurò di schiacciare senza pietà gli italiani, di restituire l'Italia ai veri "romani". Frattanto in Oriente veniva stretta d'assedio Adana, in mano egiziana, per completare l'occupazione dell'Anatolia.
=Anubis=
00lunedì 15 settembre 2008 21:36
Azz...
Che roba,complimenti! [SM=g27811]

PS:MI raccomando NIENTE PRIGIONIERI E NESSUNA PIETA! [SM=x535700]
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