Re:
Leporello68, 24/04/2009 14.22:
Temo sia tu a generalizzare troppo ora e ad avere troppa confusione in mente: picche e lance nel tardo settecento????? Non parliamo solo dell'esercito svedese, che anzi considero marginale nel periodo.,
Mi sa che sarebbe meglio rispolverare qualche resoconto delle battaglie di Federico il Grande, altrochè fine settecento, lì parliamo del 1750. Nel nostro sito abbiamo iniziato un'analisi delle sue battaglie, quello che si evince è che l'artiglieria ha un ruolo ben definito, così come la rilevanze della fucileria.
Mi sembra ovvio!!!
Certo che cannoni e fucili erano determinanti, altrimenti in Iraq avrebbero combattuto ancora con arco e frecce...
Io parlo solo della tecnica di combattimento riportate nel gioco.
(d'altra parte il 1750 non è il 1720).
Tieni presente che ancora nel 1861 si combatteva con i fucili ad avancarica e le cartucce "di carta".
Quello che volevo dire è che, per essere determinante, l'artiglieria deve essere piazzata strategicamente, debitamente riparata dai colpi del nemico, in numero adeguato alla frequenza ed al volume di tiro e protetta da unità amiche.
Non si può pensare di arrivare in 5 minuti con i cannoni da 12 libbre sul campo di battaglia e sparare sul nemico a mitraglia....
Anche se fosse possibile mentre io piazzo il cannone con le palle piene o quelle esplosive il nemico di corsa copre più di 100 metri al minuto. Sicuramente si piazza su 2 o 3 file addossate e quando cade la palla è già lontano dal punto di caduta.
Una delle invenzioni di Napoleone era proprio quella di usare piccole unità mobili che assaltavano l'artiglieria nemica. Così poi poteva usare quella del nemico e non rallentava l'avanzata.
Ma, ripeto, Napoleone compare alla fine del secolo in questione...