Dato che la discussione sull'oplita Spartano alle Termopili e sull'oplita in generale da me involontariamente accesa ha dato luogo a un "vivace botta e risposta", mi sono permesso di chiedere un parere super partes. Ieri ho interpellato via email il sig Nicola Zotti (che pubblicamente ringrazio per la tempestività e la disponibilità mostrata) del sito "Warfare" che reputo persona più che competente (forse alcuni di voi già lo conoscono). Per correttezza posto sia la mia email che la sua risposta.
Egr. Sig. Zotti,
mi chiamo Daniele De Rossi e sono un assiduo lettore di Warfare ormai da qualche anno. Nel porgerle i complimenti relativamente alla competenza che dimostra con gli articoli che pubblica nel sito suddetto, vorrei sottoporle alcuni quesiti (a cui spero risponda e non necessariamente scrivendo un articolo nuovo per il sito) circa la panoplia usata dagli opliti durante il periodo delle guerre Greco-Persiane.
In questi giorni sta per uscire un film basato su un fumetto che
racconta della battaglia delle Termopili. Il titolo è 300. Io ed alcuni amici guardando i primi estratti del film abbiamo dato vita a un'accesa discussione riguardo la panoplia usata dagli Spartani. Le domande che volevo porgerle sono essenzialmente 2:
1) é plausibile storicamente che gli Spartani abbiano combattuto al passo delle Termopili usando una panoplia "incompleta" formata solo da elmo,lancia,hoplon,gambali e spada senza usare nessuna corazza cosi' come osservato nel film ?
2) Se non gli Spartani è plausibile che opliti (o almeno alcuni di essi) di altre città della Grecia combattessero in questo periodo senza corazza cosi' come Frediani afferma nel suo
"Le grandi battaglie dell'antica Grecia" ? L'autore in questione
afferma nel suo libro che soprattutto "in Beozia, dove si praticava un vero e proprio culto del corpo attraverso la ginnastica costante,fosse molto diffusa l'abitudine di combattere pressochè nudi".
I Tespiesi e i Tebani che combatterono fino all'ultimo insieme agli Spartani alle Termopili erano abitanti della Beozia se non sbaglio.
é possibile che almeno loro combattessero in questo modo ?
Confidando nella sua grande competenza e in una sua pronta risposta le porgo i miei più cordiale saluti.
Questa la risposta:
Caro De Rossi,
la ringrazio per la stima che mi porta e se mi
permette le risponderò immaginando che lei sia il
Daniele De Rossi calciatore: non per "vantarmi"
di avere un lettore noto -- perché per me tutti i
lettori sono importanti allo stesso modo -- ma
per usare la sua professione come metafora.
Non tutti coloro che giocano a calcio hanno la
possibilità di dotarsi dello stesso
equipaggiamento: i giocatori si serie A hanno
materiali sofisticati, mentre nei campi delle
favelas brasiliane si gioca a piedi nudi.
Inoltre ogni attività visica è faticosa e,
soprattutto nei mesi estivi, non si potrebbe
giocare con una pesante maglia di lana, a meno di
non morire disidratati.
Fuor di metafora: la panoplia dell'oplita era
costosissima, pesantissima (25-35 kg.) e capace
di trasformarsi in un forno: gli spartani aveva
probabilmente corazze a campana. Quindi non solo
dobbiamo immaginare opliti ricchi e con una
panoplia preziosa e completa accanto ad opliti
meno abbienti, con uno scudo ed un elmo al
massimo, ma, dato che la battaglia delle
Termopili si svolse a metà settembre, dobbiamo
considerare la possibilità che non fosse proprio
possibile sopportare tutto quel caldo dentro una
corazza e con un elmo che ti fa bollire il
cervello ("Tanto meglio, combatteremo
all'ombra..").
Se aggiungiamo a questo le preferenze personali,
che avevano la loro importanza, è facile dedurre
che i greci alle Termopili presentassero
un'estrema varietà di equipaggiamento.
Devo aggiungere per completezza che col passare
delle epoche la panoplia dell'oplita si
alleggerì, vuoi per il costo, vuoi per
l'evoluzione della tattica, e forse anche per il
semplice motivo che i combattenti avevano meno
voglia di faticare.
Se poi vogliamo dare un'altra lettura degli
avvenimenti io credo che i greci all'inizio dei
combattimenti avessero le armature, almeno nelle
prime linee, mentre alla conclusione della
battaglia se le fossero tolte: i persiani,
infatti, non usarono gli archi nelle prime fasi
della battaglia, ma riempiono di frecce sia i
focesi sul monte Anopea che gli ultimi resistenti
(tra i quali anche gli Iloti che certo corazze
non ne avevano) nelle fasi finali, quando i
combattimenti avvennero con le spade, perché le
lance erano ormai distrutte, e quindi con
maggiore necessità di libertà dei movimenti.
Insomma, per fargliela breve, è plausibile che
gli opliti combattessero nudi: al massimo i
Lacedemoni dell'Hippeis possiamo immaginarli con
il loro mantello rosso sangue...
Veda lei se ho risolto i vostri dubbi oppure no.
Un cordiale saluto,
Nicola Zotti
Spero di avervi fatto cosa gradita. Ciao
PS: Con Daniele De Rossi condivido solo il nome anche se avrei preferito lo stipendio!!!
"Teste alte, perdio! ...Quelle sono pallottole, non merda." (Lepic, colonello dei granatieri a cavallo della Guardia - Eylau 1807)
"Un ussaro che a trent'anni non è ancora morto è un vigliacco!" (Lasalle, generale della cavalleria leggera dell'esercito francese)