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Regno di Castiglia Leon e l' unità spagnola (BC 4)

Ultimo Aggiornamento: 23/02/2009 21:35
31/01/2009 17:38
 
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I primi anni del secolo soddisfano ampiamente le aspettative, gli avvenimenti di fine 1100 erano gli antefatti di questa nuova stagione.
Nonostante l' inverno fosse alle porte, nel 1204, le spie portano notizie di forze portoghesi dirette a Burgos, gli assissini continuano nella loro opera di terrore sabotando e uccidendo ma questo non impediva ai nemici del Regno di continuare nella loro lotta: "impavidi e incoscenti nello stesso tempo sapendo di ciò disponevano !!!!."
Dal Papato giunge nuovamente un bolla che ci impediva di attaccare il Regno Portoghese come se, Sua Santità fosse impaurito all' idea di veder sterminare questo Regno innsulso !!!
Come la scomunica sembrava vicina al nostro Regno così, era vicino al cielo Sua Santità all' eta di 51 anni e così anche la riammissione alla chiesa non era lontana.
Rischiare ??? Per ora la tattica era di stare lontana dai nemici e dalla scomunica.
Da Perpignano partono alla volta di Barcellona truppe Aragonesi, la città è ben protetta e in attesa di rifnorzi; due nostri contingenti si stanno congiungendo nei pressi di Tolosa come prova di forza verso gli aragonesi.
Nel 1205 un duro colpo viene inflitto al morale moresco, su richiesta dell' erede al trono e grazie soprattutto al pagamento di 5.000 fiorini, l' assassino Raul pone fine alla nobile vita del Rè: "speranze di pace porti questo gesto !!".
Il consiglio dei nobili riunitosi presso Siviglia emana un decreto in cui si richiede la conquista di Perpignano così il Rè ordina ai comandanti Ramon de Narayola e Vasco da Oviedo di attaccare Tolosa, una volta presa portare gli uomini più esperti e freschi verso la città su cui aveva posato gli occhi il consiglio.
Mentre nelle acque del meditterraneo l' ammiraglio Bernardo l' Onesto si distingue per le tattiche di combattimento navale portando in alto il nome del Regno a livello marittimo, giunge notizia che durante la presa di Tolosa Ramon De Narayola perde la vita.
In attesa dei riforzi capitanati da Vasco da Oviedo prende il comando un giovane sconosciuto detto LOPO che riuscì a mantenere la posizione, aspettare i rinforzi e conquistare la città.
Fu insignito del titolo di uomo migliore ottenendo i gradi di capitano, il Rè in persona lo premiò col titolo di LOPO CONTE di TOLOSA.
Un giovane emissario riuscì, grazie al pagamento di 3.000 fiorini, ad avere importanti info geografiche dell' est, schiarendo molto la situazione politica del periodo.
Nell' estate del 1206 truppe presenti a Tolosa con a capo Vasco da Oviedo vengono inviate a Periganno che sotto custodia di quattro contadini cadde senza neppure un colpo di spada, solo gli arcieri bastarono al compitino da svolgere comunque, il consilgio fu accontetato.
Tutte le genti ricorderanno il 1207 come l' anno della gloria e dell' abbomdanza, le feste non si sprecarono: " Rè Sebastian l' Iracondo assume il titolo di DIFENSORE della FEDE mentre, Joan d' Alicante ottiene il titolo di Rè di Aragona".
Ma cosa era successo: "dopo molti anni la famosa tattica di portare l' ordine pubblico di una città nemica ai livelli radenti lo zero ebbe successo, l' ultima città degli aragonesi Marsiglia venne visitata da nostre spie e dagli assassini i quali, cominciarono l' opera di terrore. In poco tempo la città fu presa dai ribelli e il regnante Aragonese fu cacciato in esilio ad Ajaccio dove, per fortuna sua trovò riparo. Gli aragonesi furono annientati."
Grazie alle sue capacità LOPO viene nominato Gran consigliere di Guerra e il Rè lo incarica di studiare la strategia da utilizzare visti gli ultimi eventi e tenendo conto del livello diplomatico raggiunto col Papato ai minimi storici 3/10.
Forse le troppe feste, forse l' incuria dei livelli sanitari e come anticipato dalla nostra spia presente a Cagliari anni prima, nell' anno del Signore 1209 la città di Valencia venne invasa dal morbo: i morti civili furono 1.099.
Nel nord dell' italia si avvia una guerra sul commercio dei tessuti, solo grazie all' esperienza acquisita i nostri mercanti hanno la meglio continuando nel commercio.
La spia presente a FEZ ci avvisa di spostamento di truppe more verso Siviglia: forse che la tregua costruita tra le dune di sabbia comincia a dissolversi sotto il vento africano ???
Le feste furono sostituite subito da consigli di guerra, truppe furono inviate nelle città a sud, la difesa di Siviglia fu rinforzata e come atto formale fu data ai Siciliani una speranza di pace che ottennero grazie all' aiuto militare contro i nemici storici...........................................
[Modificato da Jean de Avallon 31/01/2009 17:40]





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