Declino e restaurazione: l'Oriente supera la "sfida barbarica"
Nell'impero la pressione barbarica si fece sentire seppure di meno che in Occidente. I vandali presero nel 369 Sirmium, dopo una eroica resistenza dei romani, rivelatasi inutile. L'impero in Oriente trovò qualche difficoltà, ma entrambi gli assalti persiani a Cesarea e Antiochia furono schiacciati. Il fallimento dell'assedio di Habba, in Mesopotamia, fu un ennesimo insuccesso dell'espansionismo eccessivo dell'imperatore Teodosio I; il sovrano voleva rimediare: mise sotto assedio le sue città con l'intento di procurare denaro per preparare imprese contro i persiani. A nord i vandali avevano abbandonato Sirmium, tornando nomadi e muovendosi contro l'Impero d'Occidente. Almeno ad Occidente i romani-orientali poterono avere un po' di pace. In oriente l'Armenia si sottomise ai romani ma per breve tempo infatti i persiani la ripresero poco dopo e firmarono la tregua con i romani. Teodosio stroncò così la rivolta di Cesarea e portò a termine i saccheggi di Antiochia, Tarso, Gerusalemme e persino Alessandria, dove con un gesto di inutile barbaria, vennero saccheggiati templi, chiese e biblioteche. La situazione finanziaria divenne ottima e l'impero potè costruire nuove strutture economiche, militari e civili in tutte le città. Teodosio celebrò il trionfo a Costantinopoli e si trovava alla testa di un impero solido e perfettamente in grado di respingere nuove invasioni barbariche. Non solo ma le truppe romane espugnarono Petra e si assicurarono molte merci esotiche tra le quali spezie, seta e gemme indiane.
PS: volevo scrivere molto di più e l'ho fatto, ma per sbaglio mi si è cancellato e non ho avuto tempo di scriverne uno ancora più lungo
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 11/09/2008 10:34]