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Cronache di guerra al tempo di Roma: le invasioni barbariche

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2008 21:22
03/10/2008 21:04
 
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senti facciamo così, io prendo Roma e basta, 35 province vedrò se riesco



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



04/10/2008 19:32
 
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L'operazione Alessandro Magno
Con introiti che superavano i 10000 denari a turno, un esercito che pareva invincibile e il dominio su 24 province, assicurava all'impero romano d'Oriente un vero predominio sulla parte occidentale. In Occidente Plinius era morto ed era scoppiata una guerra civile per la successione: Ostrogoti e Slavi minacciavano di prendere possesso di ricche regioni e gli Unni ancora sconfinavano in Italia senza poter essere fermati. Eraclio continuò ad accumulare truppe a Salona e Tessalonica, ma quando ricevette la notizia della morte del rivale non fu per nulla contento e scoppiò quasi in lacrime. In Asia Avito si mise alla testa di un corpo di armate che doveva occupare il nord dell'Iran partendo dalla città appena occupata di Artaxata. Da Ctesifonte partì invece un secondo esercito che doveva strappare ai Sassanidi l'antica capitale partica e il resto dei loro territori. A Cartagine si continuavano ad allestire flotte ed eserciti costituitì da vere "elitè": comitatensi scelti e catafratti presi "in prestito" dai persiani. Ma proprio mentre Avito sognava la nascita di una nuova civiltà greco-latino-persiana, mentre sognava di poter governare su un nuovo impero di Alessandro egli morì ad Artaxata nel 417. Poco dopo moriva anche Eraclio, nel 418, e per l'Impero Romano d'Oriente cominciò un'epoca nuova: Vittore Flavio, senatore di Costantinopoli che aveva combattuto tra le fila di Teodosio I contro Cesarea, divenne unico imperatore romano d'Oriente e venne abolita la diarchia, venne sciolto il senato e vennero assunti dall'Imperatore pieni poteri.



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417: la presa di Phraaspa e l'avanzata da Ctesifonte
La prima armata da Artaxata che, in onore dell'imperatore morto, prese il nome di VII Legio Avitense, prese nel 417 Phraaspa, riducendo il dominio dei persiani agli altopiani iraniani. Ma i romani d'Oriente si erano promessi che non avrebbero messo fine alla guerra con i Persiani finchè non avessero più rappresentato un problema... La Legio VIII Eracliana, in onore del consigliere militare morto, e con al comando il conquistatore della Mesopotamia, Decio Claudio, sconfisse i persiani poco a nord di Ctesifonte, ma venne intercettato da un'armata persiana enorme che lo costrinse a ritirarsi. In Africa i Berberi, per anni in guerra contro i Romani Occidentali non si fermarono neanche di fronte al potente Impero d'Oriente ed assediarono Cartago, un' azione che non rimarrà impunita....In Grecia, il figlio di Eraclio, Eraclio Giovine, divenne governatore di Tessalonica e uno degli uomini più influenti della corte di Vittore; questi convinse l'imperatore dal bloccare le attuali operazioni contro i romani per impegnare i soldati di Costantinopoli in Africa contro i Berberi e in Medio Oriente contro ciò che restava dei persiani. Solo conclusi questi fronti allora l'impero avrebbe ripreso la guerra con gli occidentali e avrebbe riunificato sotto un'unico potere le due metà: il potere di Nova Roma Costantinopoli



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