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Cronache di guerra al tempo di Roma: le invasioni barbariche

Ultimo Aggiornamento: 05/10/2008 21:22
09/09/2008 15:08
 
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Roma vs Barbari
Questa sarà una cronaca radicalmente diversa da quelle precedenti(almeno spero). Nello stesso momento ci saranno due cronache, nella stessa epoca e con alla guida io che comanderò l'Impero Romano d'Oriente e Plinius quello d'Occidente. Spero vi piaccia, buona visione(un attimo che preparo la mia cronaca)



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



09/09/2008 16:14
 
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Dall'ascesa di Valente I alle guerre romano-persiane
Anno 363 d.C.
L'impero romano è diviso in due parti, un impero romano d'occidente con capitale Roma e un impero romano d'oriente con capitale Nova Roma Costantinopoli. L'imperatore d'occidente Valentiniano ha affidato la parte orientale al fratello Valente, con due obiettivi primari:
-Mantenere la pace con i popoli germanici come i goti che premono da nord
-Respingere o sconfiggere definitivamente i Persiani sasanidi ad est, da sempre acerrimi rivali della potenza di Roma.

La situazione generale dell'impero romano d'oriente è buona, con ottime risorse finanziarie, ricche città e un esercito bene armato ed addestrato. L'imperatore per prima cosa fa abbattere tutti i templi pagani e li sostituisce con Chiese; vengono costruiti porti, strade, fori e mercati, e vengono rafforzate le guarnigioni di frontiera, stabilendo due possenti armate in difesa dei due soli ponti che dividono attraverso il Danubio, l'impero romano dai barbari. I persiani non tardano a farsi sentire, così nel 364 sono sotto le mura di Antiochia; ma Valente non tarda a reagire e manda un esercito da Tarso in appoggio del già forte contingente della città siriana. La vittoria permette all'imperatore di governare su un impero totalmente pacificato e solidificato, seppure per brevissimo tempo: nel 365 Valente muore e il nipote Teodosio I gli succede al trono. Molto più espansivo ed ambizioso del padre, Teodosio invia un forte esercito contro i persiani, ma viene circondato e sconfitto penosamente. Solo 40 dei 340 uomini mandati sopravvivono; ma Teodosio non si rassegna facilmente e rafforza le guarnigioni orientali ulteriormente, per preparare una nuova offensiva. I persiani però sono più veloci, nel 336 assediano Antiochia e Cesarea, ponendo l'imperatore d'oriente in grave difficoltà; a fare difficile la situazione sono anche i tumulti a Gerusalemme, dove i cristiano-romani non sono accetti sebbene governino la Palestina da oltre 300 anni.
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 09/09/2008 16:15]



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10/09/2008 09:31
 
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La Guerra d'Occidente (363 - 365)
Nelll'anno 363 di quella che è ora chiamata l'Età Cristiana l'Impero Romano si trovava in una situazione difficile: morto in battaglia Giuliano l'Apostata dopo un breve tentativo di rifondare l'antica religione e dopo una serie di campagne militari l'Impero era ormai diviso definitivamente in una parte occidentale e in una parte orientale.

Per l'Impero Romano d'Occidente, dove il potere era in mano a Valentiniano L'Iracondo, la situazione pareva disperata: l'annuncio di una imminente invasione dell'Europa da parte degli Unni e una strisciante crisi economica, uniti al fatto che l'Imperatore sembrava persona ben poco degna, facevano temere il peggio.

Nell'anno 364 parvero realizzarsi i più foschi presagi quando le città di Tarraco, Leptis Magna e Avaricum si rivoltarono favorendo la nascita della Fazione dei Ribelli dell'Impero d'Occidente...Tutto pareva perduto ma l'avvento di un nuovo stratega, Caio Pliniux Secondo, Praefectus classis Comensis (che sarei io...eh eh), cambiò le carte in tavola: dalla sua residenza sul Lario si pose alla testa della I Legio Hispanica, stanziata nella penisola iberica, e con un colpo di mano riprese il controllo della città ribelle di Tarraco.
Le cose stavano cambiando....La crisi economica proseguiva, tanto che le casse imperiali erano in deficit, ma alcune Legioni sparse nell'impero, rinvigorite dall vittoria in terra iberica,facevano ben sperare...

P.S. Ok, scusate se mi incenso un po' troppo ma sono molto soddisfatto di come stanno andando le cose... [SM=x535720]



10/09/2008 21:39
 
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Declino e restaurazione: l'Oriente supera la "sfida barbarica"
Nell'impero la pressione barbarica si fece sentire seppure di meno che in Occidente. I vandali presero nel 369 Sirmium, dopo una eroica resistenza dei romani, rivelatasi inutile. L'impero in Oriente trovò qualche difficoltà, ma entrambi gli assalti persiani a Cesarea e Antiochia furono schiacciati. Il fallimento dell'assedio di Habba, in Mesopotamia, fu un ennesimo insuccesso dell'espansionismo eccessivo dell'imperatore Teodosio I; il sovrano voleva rimediare: mise sotto assedio le sue città con l'intento di procurare denaro per preparare imprese contro i persiani. A nord i vandali avevano abbandonato Sirmium, tornando nomadi e muovendosi contro l'Impero d'Occidente. Almeno ad Occidente i romani-orientali poterono avere un po' di pace. In oriente l'Armenia si sottomise ai romani ma per breve tempo infatti i persiani la ripresero poco dopo e firmarono la tregua con i romani. Teodosio stroncò così la rivolta di Cesarea e portò a termine i saccheggi di Antiochia, Tarso, Gerusalemme e persino Alessandria, dove con un gesto di inutile barbaria, vennero saccheggiati templi, chiese e biblioteche. La situazione finanziaria divenne ottima e l'impero potè costruire nuove strutture economiche, militari e civili in tutte le città. Teodosio celebrò il trionfo a Costantinopoli e si trovava alla testa di un impero solido e perfettamente in grado di respingere nuove invasioni barbariche. Non solo ma le truppe romane espugnarono Petra e si assicurarono molte merci esotiche tra le quali spezie, seta e gemme indiane.

PS: volevo scrivere molto di più e l'ho fatto, ma per sbaglio mi si è cancellato e non ho avuto tempo di scriverne uno ancora più lungo
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 11/09/2008 10:34]



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11/09/2008 09:02
 
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La rinascita (365 - 367)
Il Praefectus, ormai assunto stabilmente il comando della fazione dell'Impero Romano d'Occidente (sembrava quasi un “deus ex machina” :-) ) grazie al suo genio militare ebbe facilmente in pochi anni il sopravvento sulla città ribelle di Avaricum; la tattica era ormai consolidata: radunare un discreto esercito di limitanei irrobustito da squadroni di cavalleria barbara, asssediare la città e una volta presa per fame sterminarne la popolazione con ingente bottino (Tempi duri necessitavano di decisioni dure...).
In poche stagioni, grazie a questa spietata politica, il bilancio torno' in attivo e questo permise il mantenimento delle flotte con conseguente eliminazione di alcuni pirati nel Mediterraneo.

Il Praefectus, oltre che condottiero, si dimostrò fine politico e amministratore: intrapese un'opera di sviluppo economico nelle ricche città italiche e galliche e, quando ormai aveva pensato di “eliminare” lo scomodo Imperatore con una “crociera di sola andata”, la sorte venne in suo aiuto con una morte naturale.
Ormai da tempo era stabilito che la successione toccasse a Marcello Flavio, giovane e valente rampollo della fazione: il suo avvento contribuì a rassenerare la situazione in tutti i territori dell'Impero.



11/09/2008 12:49
 
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ehi plinius sto andando troppo veloce? sto quasi nel 380 se vuoi ti aspetto, metto un ultimo pezzo di cronaca e aspetto che mi raggiungi almeno nel 380 ok?



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11/09/2008 14:14
 
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Gli ultimi anni di Teodosio e la nuova guerra persiana
Nel 390 si compiva la riunificazione politica dell'impero romano d'oriente e la conquista di Petra aveva aperto, come ho già detto, l'India e l'Arabia alla penetrazione commerciale dei romani.

Gli ultimi anni di Teodosio I, uomo ambizioso, abile politico, spietato sovrano, disastroso militare, furono segnati dalla pace più completa in tutto l'impero; mentre in Occidente i magister militum, molto meno gli imperatori, lottavano per mantenere in vita lo stato, vi erano spesso gravi crisi economiche e le differenze religiose esistevano ancora, l'Oriente era interamente cristiano, governato da buoni sovrani e con introiti più che sufficenti a mantenere le città. Ad Alessandria, Antiochia, Costantinopoli, i soldi erano talmente tanti che i governatori ebbero la possibilità di dare un po' di sfarzo alle loro città: tra il 392 e il 398 furono costruiti nuovi anfiteatri, chiese, terme e porti in tutto l'impero.

Nel 394, a simbolo che l'età antica era ormai giunta a capolinea, nonostante non si notasse nemmeno un po' almeno nella parte orientale, si svolsero gli ultimi Giochi Olimpici, cerimonia pagana dichiarata sospesa dal patriarca di Costantinopoli definitivamente; contemporaneamente a Cartagine, nel troncone occidentale dell'impero si svolse un importante concilio ecumenico.

Nel 398 moriva dopo 33 anni di regno Teodosio I. Gli succedeva un generale adottato, abilmente scelto tra i vari cesari, Avito Flavio.
I suoi successi militari ad Alessandria(a lui si deve il mostruoso sacco della città) lo avevano reso popolarissimo tra i soldati; ottimo politico e stratega, quando necessario sapeva districarsi da situazioni difficili. Per prima cosa congedò alcuni soldati in alcune città per diminuire il pesante bilancio pubblico; designo come erede un altro generale, Marciano Flavio, di stanza a Tessalonica e se lo associò come Augusto, quindi come coimperatore. Mentre la capitale di Marciano restò a Costantinopoli, l'inaspettato attacco persiano a Cesarea e Antiochia convinse Avito a stabilirsi ad Alessandria, dichiarata nuova Caput Mundi Orientalis; messosi alla testa di un poderoso esercito composto in buona parte da mercenari si mise in marcia verso la Mesopotamia: la prospetiva di un Oriente libero dalla minaccia persiana era stata il sogno di Valente, il tentativo di Teodosio e la grande impresa che invece doveva essere portata a buon fine di Avito.



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11/09/2008 14:47
 
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Eh...Eraclio, io tra lavoro e necessità di ponderare bene le mosse a ogni turno vado piano; se vuoi puoi aspettarmi per la pubblicazione (tanto mica abbiamo fretta, no?), intanto prosegui pure con la tua partita e tieni traccia degli avvenimenti!



11/09/2008 14:49
 
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La riscossa (367 - 368)
Nel frattempo, grazie alla presenza in Britannia di Placo il Cavaliere, gradissimo condottiero, l'Impero intraprese una timida campagna con la Legio II Britannica contro la città di Dal Raida, sita nella regione più settentrionale: le cose andarono per il verso giusto e l'esercito approntato giunse fino all'assedio della città. Tutto pareva pronto per la conquista ma l'arrivo di un contingente Celtico, che si uni' agli assedianti, provocò una improvvisa battaglia nella quale clamorosamente Placo, invischiato in un contrattacco di lanceri, perse la vita. La campagna di Britannia si arresto' improvvisamente e l'esercitò (quello che ne rimaneva) fu costretto al ritorno nella città di Eburacum.

Per fortuna le cose nel resto dell'Impero andavano abbastanza bene e la Legione III Germanica si spinse addirittura nella conqurista di Vicus Alemanicus, mentre i diplomatici, sguinzagliati in tutta l'Europa continentale, stringevano trattati commerciali e addiruttura un'alleanza con il Popolo Franco.



11/09/2008 16:23
 
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ti aspetto finchè non mi raggiungi e si lo so che non abbiamo fretta ma io sono uno a cui piace scrivere abbreviato e per fare una cronaca diciamo completa, devo proseguire di molti anni. Tu prosegui con la tua cronaca, appena sei prossimo al 400 riparto con la mia, più lentamente però, come te [SM=g27811]
[Modificato da Eraclio Imperatore Romano 11/09/2008 16:23]



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12/09/2008 10:32
 
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L'espansione ( 368 - 369 )
Le giornate del Praefectus classis Comensis erano dure: all'inizio di ogni stagione controllava personalmente i movimenti di tutti gli agenti, delle flotte e dei generali impegnati sul campo; si trattava di operazioni lunghe e complicate che tuttavia davano frutti insperati.
La religione ricopriva un ruolo importante; con pragmatismo il Praefectus favorì il paganesimo nelle regioni continentali e in Britannia, mentre in Africa e nelle città dove i cristiani erano la maggioranza favorì il cristianesimo: sapeva che non avrebbe retto a lungo questo doppio gioco ma per ora il rischio valeva la candela!

Con il commercio stabilizzato e i confini al sicuro scattò la “fase due” dei piani del Praefectus: più soldi e territori per tutti ! (questo sì veramente, non come le promesse di taluni...)

Grazie alla flotta il Governatore di Caralis, Decimo Flavio, valentissimo burocrate, fu spostato a Roma, che iniziò a svilupparsi; la legio II Britannica fu riformata, con a capo Cneo il Duro, giunto dalle Gallie, la Legio I Hispanica fu mandata in Africa a dare appoggio alla Legio IV Africana, che assediava la città ribelle di Leptis Magna, infine la Legio III Germanica si spingeva in territorio barbaro.



12/09/2008 11:55
 
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Ciao ragazzi!
Mi dispiace che questa discussione la stiate mandando avanti solo voi due...
Purtroppo non ho più RTW e quindi mi sembrava inutile intervenire perchè avrei difficoltà a seguirvi,ma l'idea di questa cronaca parallela è bella e il periodo storico è fantastico! [SM=x535693]
Dai,continuate così! [SM=g27811]
E' anche un appello alla CA per avere un Rome II... [SM=g27836] [SM=x535683]



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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
12/09/2008 11:59
 
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grazie verde
sei stato l'unico a commentare(forse perchè rome non se lo caga nessuno [SM=g27821] ) e ti ringrazio di questo; che te ne pare della nostra idea di una "cronaca congiunta"?



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12/09/2008 12:12
 
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Re: grazie verde
Eraclio Imperatore Romano, 12/09/2008 11.59:

sei stato l'unico a commentare(forse perchè rome non se lo caga nessuno [SM=g27821] ) e ti ringrazio di questo; che te ne pare della nostra idea di una "cronaca congiunta"?




L'idea è interessante,anche perchè cercate di andare avanti in parallelo [SM=x535693]
Purtroppo è vero,RTW ormai ce l'hanno in pochi,per lo più per giocare con NTW,e come vedo non sembra che interessino a nessuno le cronache...Peccato! [SM=x535710] [SM=x535710]
Un solo consiglio:descrivete anche un pò di battaglie,sono la cosa più importante del gioco (altrimenti sarebbe una copia di MedII) [SM=g27811]

Ps:che versione del gioco avete?
[Modificato da Il Cavaliere Verde 12/09/2008 12:13]



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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
12/09/2008 12:15
 
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non so con l'espansione non dovremmo aver direttamente la 1.4?

Si io in un pezzo della mia cronaca avrei dovuto scrivere tre colossali battaglie, ho cliccato su rispondi e si è cancellato tutto [SM=x535710] . Era troppo tardi e ho deciso di accorciare



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12/09/2008 12:23
 
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Quale espansione?BI?
Un consiglio per la prossima volta:quando ci sono lunghi post anche a me capita talvolta che mi si cancelli tutto.Mi è capitato una sera dopo 2 ore che scrivevo e mi sono sentito male...Da allora,prima di inserire,copio il post,così,se me lo cancella,lo incollo sulla pagina bianca e lo inserisco senza problemi.Oppure scrivi su word e poi incolli e inserisci



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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
12/09/2008 12:47
 
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si lo so io ora faccio solo così



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12/09/2008 14:03
 
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Mi accodo anch'io ai ringraziamenti...
Ciao Cavaliere Verde; grazie per i complimenti. Devo dire che, dopo aver giocato a lungo a Medieval I, avevo abbandonato per un po' i games (causa lavoro, etc...)..Poi, sistemando dei CD a casa ho trovato quello di Rome (che avevo acquistato assieme alla Gazzetta dello Sport un po' di tempo fa) ed è stato amore a prima vista [SM=g27836] !...Siccome sono un patito di PC sto utilizzando la versione di BI con tutte le patch ufficiali (1.62) e mi sto anche dedicando a un po' di modding...Per diletto ho incominciato a scrivere una cronaca che su consiglio di Eraclio sto pubblicando!

Ciao e continua a seguirci!!!



14/09/2008 10:36
 
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plinius io non ho rinunciato a questa cronaca sto aspettando che mi raggiungi in anni ok?



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15/09/2008 10:00
 
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L'avanzata (369 - 370)
Con un gesto riprovevole ma geniale, approfittando della scarsa difesa dovuta al trattato di alleanza, fu occupata la città franca di Vicus Francorum con la Legio II Germanica; i Franchi, trovatisi improvvisamente colpiti alle spalle, per timore di ulteriori perdite, dopo un anno di schermaglie furono costretti ad una tregua.

Nell'anno 369 la situazione era ormai sotto controllo: la città di Dal Raida di nuovo sotto assedio come la città di Leptis Magna, la frontiera germanica sotto controllo e i territori interni pacificati e produttivi.

Il Paefectus partorì allora una nuova impresa: siccome aveva letto in recenti (chissà quali...) commentari che se avesse conquistato 34 territori, con le città di Roma, Tarraco, Carthago e Constantinopolis, avrebbe ottenuto gloria imperitura, e siccome ormai regnava su 28 territori e delle quattro favolose città mancava all'appello solamente l'ultima , pensò di concentrare un potente esercito sulla costa illirica per tentare un ennesimo vigliacco ma strategico attacco a degli alleati: stavolta si trattava addirittura dei Romani d'Oriente!



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