Alti e bassi dell'Impero Bizantino
Con il le cronache papali momentanea pausa, per riprendere questa campagna che a mio giudizio è la migliore che io abbia mai fatto, ma prima vi devo chiedere alcune cose che credo siano causa solo del mio pc:
-Vorrei "sbirciare" nella mappa e clicco \ sulla tastiera ma non mi apre la schermata dei cheats
-Vorrei agginugere le immagini e visto che non ci riesco potrei "fotografare" con una vera macchina fotografica la schermata del gioco e aggiungerla a paint per poi fare sta cosa di Imageshack che potreste spiegarmi.
-Appena Plinius mi raggiungerà in anni nelle cronache delle invasioni barbariche ricomincerò la cronaca romana e questa andrà in "stamby", ma anche prima dato che di tanto in tanto darò una raddrizzata anche alla cronaca pontificia, sebbene essa sia più difficile di quanto credessi.
Si comincia...
Anno 1127 circa, le forze bizantine tengono sotto assedio Adana, quando vengono colti da dietro da un imponente armata egiziana: i bizantini sono circa 450, mentre gli egiziani sono non meno di 1200! Ogni via di fuga è preclusa, per l'esercito con al comando Emanuele l'iracondo è la fine. Le armate greche si dispongono in modo che il centro retroceda per circondare con le ali di fanteria i nemici mentre la cavalleria circondi l'esercito nemico; gli arcieri a cavallo(praticamente inutili contro i meglio addestrati egiziani) sono messi in modo da sfiancare le truppe nemiche e, esauriti i proiettili, caricare per creare un qualche scompiglio. La prima ondata di nemici viene tenuta a fatica, ma la tattica funziona seppure con gravi perdite; poi il grosso del contigente musulmano, costituito da 800 uomini carica in massa il nemico superando ali e centro e circondandolo in numero da ogni lato, stroncando la strategia di Emanuele. Il coraggioso generale caricò disperatamente e per un ultima volta con i suoi arcieri e i restanti cavalieri, uccidendo motli nemici ma venendo infine sorpaffatti e uccisi tutti. I 64 prigionieri catturati dai musulmani vengono giustiziati. Poco dopo muore anche l'imperatore Giorgio e i milanesi assediano Roma. Il nuovo basileus, Pellicano, a Trebisonda, prepara i nuovi piani del suo impero che puntano su una regione molto particolare: il Dono del Nilo, la Terra delle Piramidi...