Il riscoppio delle guerre d'Italia e l'espansione inarrestabile ad est
Anno 1127
Bisanzio, impero che ruota attorno ad una città, Costantinopoli, è una potenza di terra e di mare. Le città sono ricche e prospere, i commerci e i traffici sviluppatissimi; ma sono soprattutto le imprese militari del nuovo basileus, Giorgio I, a dimostrare la dinamicità della monarchia dei Comneni. L'imperatore, alla testa dei suoi soldati, si mosse contro l'ultima città turca nell'Anatolia, Cesarea, che è anche la capitale del loro Sultanato. Più a nord il figlio Pellicano batteva i turchi presso Trebisonda e faceva occupare la fortezza, centro nevralgico sia via terra, a causa della sua posizione importante per mantenere il Caucaso e le vicine montagne dell'Anatolia, e via mare per la sua eccellente posizione nel Mar Nero. In Italia i Papali, da poco pacificati, presero le difese di Milano contro lo strapotere Bizantino in Italia; ma i bizantini non solo non si spaventarono da questa improvvisa pugnalata alle spalle, ma organizzarono uno dei più grandi eserciti che il Medioevo ricordi per distruggere senza pietà gli insolenti Italiani e l'insolente Patriarca di Roma(o meglio ex-Patriarca di Roma). La presa di Cesarea consegnò l'Anatolia ai greci, mentre a Nicosia si allestivano flotte per devastare la Terrasanta e restituirla alla Santa Croce.