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Storia dell'Impero negli ultimi anni

Ultimo Aggiornamento: 21/08/2007 18:40
27/07/2007 19:36
 
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il bello di Medieval è che la sua giocabilità non si esaurisce al semplice atto ludico, ma può godere della ricostruzione storica genericamente intesa: partire da fatti per darne un'interpretazione differentemente orientata. Proporrei di aprire una discussione ove tutti gli utenti che vogliano possano avere la possibilità di raccontare, cronologicamente economicamente politicamente militarmente o in altri modi, la storia del/dei propri regni e campagne. per esempio:

Anno del Signore 1302; alla nebbiosa corte di Milano giunge la notizia che Guglielmo il Cavalleresco, imperatore crociato dalle mille e leggendarie imprese, si è spento nella sua dimora di Marsiglia. Ancora principe, parte alla volta di Antiochia, in capo a una Crociata appoggiata da papa Teobaldo dei Tedeschi; conquista la città e celebra in terra musulmana la sua designazione imperiale come successore di Thorsten. Ben presto però, la morte del papa germanico lascia il collegio cardinalizio nelle mani dei nemici Francesi, mentre le frontiere a sud est sono minacciate dagli eserciti Ungheresi e dai Veneziani; questi ultimi, perse Venezia a Zagabria, armano possenti legioni per la riconquista della Serenissima. Nel giro di due anni, anche i Francesi approfittano della situazione in Vaticano, attaccando la rocca di Berna, la fortezza di Staufen e la città di Digione, recentemente strappata dall'Impero ai milanesi. Senza indugio, l'Imperatore Guglielmo abbandona Antiochia alla rivalsa musulmana, imbarcandosi alla volta delle lontane sponde europee, per allontanare o minimizzare i fantasmi di uno sfaldamento: sebbene possa contare su generali fedelissimi e devoti, infatti, la sua numerosa crociata potrebbe essere meglio impiegata in terra patria, che al servigio di un pontefice nemico. Navigando nel mediterraneo del sud-est, lambisce le coste di Iraklion, isola veneziana, e ivi lascia un distaccamento di circa 300 soldati al comando del generale Eusebio di Heiselberg, talentuoso uomo d'armi maturato sotto il suo vessillo durante la crociata stessa. Iraklion cade in mano tedesca intorno al 1287, mentre la flotta germanica di Guglielmo sta sbarcando nei pressi di Marsiglia. Qui le truppe dell'imperatore incontrano pesanti contigenti di fanteria e cavalleria provenienti da Genova e Milano: nel giro di pochi anni Marsiglia si trova a battere bandiera imperiale, gli attacchi francesi vengono respinte e le città di Parigi, Rheims e Metz cadono l'una dopo l'altra ai piedi del grande imperatore. Tornato a Marsiglia, Guglielmo decide di assestare un colpo definitivo anche alla potenza veneziana, imbarcandosi di nuovo alla volta della fortezza di Ragusa, e conquistandola nel 1297. Quando si spegne nel 1302, Guglielmo lascia al suo erede un Impero vastissimo, che va dall'Europa centrale alla Boemia, e dalla Sassonia alla Sicilia, comprendendo anche le isole corsa, sarda e quella di Iraklion. Al di là di una politica militare improntata alla conquista indiscriminata, alla massiccia militarizzazione, il progetto di Guglielmo il cavalleresco ha optato per una spartizione dei compiti tra città; i confini dell'Impero a est, ovest e nord sono stati adibiti alla costruzione di fortificazioni e di edifici militari; le regioni centrali e quelle insulari e italiane, invece, allo sviluppo del commercio e dell'agricoltura. Alla morte di Guglielmo precede di pochi anni quella del papa; il nuovo successore di Pietro è di nazionalità inglese, neutrale cioè nei rapporti diplomatici. Tuttavia, l'inevitabile confinanza tra città imperiali e inglese a est, lascia al successore di Guglielmo, Godwine l'Iracondo, una situazione di difficile gestione; la pace che si respira nelle regioni della Germania centrale è infatti ben diversa dai rumorosi venti di guerra che turbano le popolazioni ai confini orientali e occidentali dell'Impero.

Che ne pensate? Vi va di collaborare?

[Modificato da Antonio II Piccolomini 27/07/2007 19.40]




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Mi piace un sacco!

Ovviamente non sono escluse le narrazioni da parte di chi usa il Papato, vero?



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Aggiungerei che va narrata la fase e le avversità inerenti la costituzione del Regno, le Crociate, la conquista di Costantinopoli e le legnate inferte ai Mongoli, perchè di sapere le vicende dicome si espande un regno per diventare impero essendo ormai ben compatto e forte, mi pare, alla lunga, noioso. Che ne pensi?



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certamente! tutto ciò che concerne la storia europee come la costruiamo in Medieval. Quando morirà Godwine descrivo le vicende degli ultimi venti anni di Impero; però io intendevo anche le storie di altri Regni, papato siciliani ecc ecc. tipo mi piacerebbe sentire anche qualcuno che stia giocando con gli scozzesi...



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Re:

Scritto da: Antonio II Piccolomini 27/07/2007 20.43
certamente! tutto ciò che concerne la storia europee come la costruiamo in Medieval. Quando morirà Godwine descrivo le vicende degli ultimi venti anni di Impero; però io intendevo anche le storie di altri Regni, papato siciliani ecc ecc. tipo mi piacerebbe sentire anche qualcuno che stia giocando con gli scozzesi...



Guarda, gli scozzesi sarebbero un bel popola da usare, ma mi ritrovo poco ad utilizzarli a livello di background...mi attizzano poco poco :( :(



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Ok, parto io con gli scozzesi:

È l'anno del signore 1140 quando Re David, capostipite della famiglia Canmore, decide infine, dopo i molti insulti inglesi, di dichiarare guerra a quel popolo di donnette, interessati più agli arazzi e al buon cibo che di dimostrarsi uomini.

Nel frattempo il Principe Malcom, bravo comandante e fratello del futuro ereditiero Henry, ammassa truppe sul confine a meridione, in attesa dell'ordine del padre. Abili spie si sono già infiltrate a York e attendono il suo arrivo. Numerosi sono i volontari giunti dalle Highlands e da ogni parte del Regno, ansiosi di mostrare il loro valore in battaglia.

Il Principe volge lo sguardo a Sud, pregustando la vittoria che lo innalzerà alla gloria eterna. Una nuova era sta per cominciare, e lui ne sarà uno dei fautori.



PsYkoT|k

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grande! io tra poco scrivo la storia dal 1302 agli anni trenta dello stesso secolo...psicotik ma tu hai narrato solo l'inizio?

[Modificato da Antonio II Piccolomini 28/07/2007 12.40]




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Sì, era per introdurre.

Che dite, preferite una cronaca un po' romanzata tipo:

1170 - blabla
1174 - blabla

... oppure una narrazione classica?

Se mi dite di scrivere in terzine mi sparo.



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Integro.
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Nell'anno del signore 1179, io, Arcyll il Monaco, scrivano e aiutante in servizio presso Cardinal Donnchadh di Peeblesshire, mi accingo a narrare le vicende della gloriosa stirpe dei Canmore dalla sua formazione ad oggi.

1145 n.S. - Per la gloria della Scozia, cade York dopo un lungo assedio ad opera di Malcom Canmore, non un singolo uomo è sacrificato nell'azione.

1150 n.S. - Muore per cause naturali Cardinal Brian il Pacifico, pace alla sua anima. Perso l'unico esponente nel Sacro Collegio Cardinalizio, la Scozia rischia di attirare su di sé le ire papali a causa della disapprovata guerra con l'Inghilterra.

1151 n.S. - L'alt papale non è rispettato, pertanto Sua Maestà Re David Canmore cade in disgrazia presso il Sommo Pontefice, che lo espelle dalla comunità cristiana. I sudditi in larga parte mantengono il proprio voto di fedeltà nei confronti del Regnante.

1154 n.S. - Dopo un lungo assedio cade il castello di Nottingham; nuove forze rimpinguano l'armata Reale, truppe autoctone e abitanti dei paesi, compagnie di ventura, briganti, tutti gli stanchi della tirannia inglese e insofferenti della stupidità dei propri governanti.

1155 n.S. - Alla veneranda età di 62 anni, si spegne Re David Canmore; gli succede il figlio primogenito Henry. La Scozia nella sua totalità viene riammessa nella comunità cattolica.

1159 n.S. - Cade Gloucester ad opera di Malcom, ora soprannominato "il Geniere", a causa della sua straordinaria abilità nel costruire macchine d'assedio di incredibile potenza.

1167 n.S. - Malcom è costretto a dirigere le proprie mire espansionistiche altrove, dato il nuovo divieto papale di attacco contro l'Inghilterra. In quest'anno cade la città gallese di Bangor; ora i discendenti degli antichi autoctoni sono uniti contro il nemico invasore.

1172 n.S. - Si spegne Aston, Cardinale Inglese; gli succede il mio signore, Donnchadh di Peeblesshire, già presbitero di Gloucester e conosciuto inquisitore.

1173 n.S. - Cade Southampton per mano di Malcom il Geniere, che l'anno successivo sottomette anche Exter, estromettendo definitivamente gli Inglesi dalla Britannia.

1175 n.S. - Viene sottoscritta la pace tra la famiglia reale scozzese e quella inglese ad opera del famoso statista Patrick MacDougall. Gli inetti Inglesi, finalmente sconfitti, sono costretti ad una pace disonorevole, oltre che al pagamento di una consistente somma di denaro come indennità di guerra. Nello stesso anno cade l'ultima città ribelle, Londra; la conquista della Britannia è finalmente conclusa.

1177 n.S. - Si spegne Re Henry, lasciando vuoto il castello di Edimburgo alla veneranda età di 62 anni. Gli succede il fratello, Malcom Canmore detto Il Geniere. Il prode condottiero non può però recarsi alla capitale per l'incoronazione, essendosi imbarcato con il proprio esercito alla volta di Dublino, con l'intento di soggiogare anche quell'isola di beoni.

1178 n.S. - Lo statista Patrick MacDougall contratta il passaggio incondizionato di Dublino alla Scozia, evitando un inutile conflitto. Re Malcom si accinge quindi ad assediare Cork.

1179 n.S. - All'età di 61 anni, impegnato nell'assedio di Cork, si spegne il prode Re Malcom. Ha dedicato l'intera vita alla causa scozzese. Alla sua nascita la Scozia era composta da poche terre, povere, sottomesse alle intrusioni inglesi. Alla sua morte, la Scozia è un Regno florido, che occupa tutta la Britannia e mezza Irlanda, con una forte economia e un esercito addestrato dalle mille battaglie.

1182 n.S. - Cade Cork, ultimo baluardo ribelle delle due isole. La conquista è completa, e l'esercito orfano del più grande condottiero della storia si imbarca alla volta del porto di Nottingham, dove lo attende Aodh Canmore, nipote del capostipite David. È il miglior generale del Regno, per questo insignito del titolo di Gran Consigliere di Guerra. Assorto, guarda con interesse ad Est.

Le mie cronache qui terminano, se Sua Signoria mi vorrà dare degli altri fiorini per inchiostro e calamaio, può darsi che continuerò la narrazione.



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Scritto da: PsYkoT|k 28/07/2007 15.09
Sì, era per introdurre.

Che dite, preferite una cronaca un po' romanzata tipo:

1170 - blabla
1174 - blabla

... oppure una narrazione classica?

Se mi dite di scrivere in terzine mi sparo.



Non ne vedo la necessità...scrivi come ti senti... dagli un po' di epicità, che non guasta mai :)



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Cade Southampton?!? Ma hai la versione Kingdoms???



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Bellum Crucis 3.1, davvero un ottimo mod



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Re:

Scritto da: PsYkoT|k 29/07/2007 13.30
Bellum Crucis 3.1, davvero un ottimo mod




Ahhhhh, ok....

Dunque...
Partita coi Milanesi. Scusate se mancano le date precise, ma nn le ho segnate tutte.
Dopo la sua costituzione il Ducato di Milano ha subito presentato una predisposizione ottimale per l'unificazione della penisola Italica. Le sue città ricche e fiorenti sono da sempre gola di potenze anche straniere, come i Tedeschi, ma la vera dimostrazione di forza sarebbe riuscire ad unire le genti italiche sotto una sola bandiera.
PEr questo il primo passo del Duca si è rivolto alla Toscana ed alla sua splendida città, Firenze. Dopo sei mesi di assedio, Firenze era conquistata.
Fatto ciò, il Duca, non contento, si affrettò allora a costituire una flotta per raggiongere le sponde delle isole Corsica e Sardegna, immancabili territori dell'unico regno italico.
Dopo facili assalti ed assedi, le isole centrali del Mediterraneo erano conquistate.
Iniziava così la dura opera diplomatica del Ducato Di Milano, regno di Sardegna, Corsica e Toscana.
Da subito vi erano stati piacevoli contatti con le altre fazioni italiane, ignave dell'ambizione del Duca. Con Papato, Venezia e Siciliani si erano intrapresi importanti e cospicui scambi.
Ma le ricchezze migliori provenivano dal commercio con Spagna. Francia e Mori.
Intanto Digione e Berna cadevano sotto le mire espansionistiche del Duca.
LA fame di nuove terre e di sempre più potere lo spinsero anche a muovere guerra contro i Siciliani, rei di aver offeso il papa transitando nelle sue terre per andare ad attaccare gli sporchi teutoni, occupanti di Bologna.
I Siciliani riuscirono ad annettere Bologna, rendendola almeno italiana. Fu allora che il Duca, stanco di tanto scempio, mosse una potente armata, assediò Bologna e la annesse al quello che ormai era sempre più un regno, il regno italico, che non si vedeva dai tempi degli Ostrogoti.
Dopo pochi turni cadde Napoli, in quanto ormai i Siciliani erano caduti in disgrazia presso il papa, che li aveva scomunicati. NEl mentre, i viscidi veneziani sferrarono un attacco al cuore pulsante del regno, Milano.
Con indomito coraggio, ed un epico scontro contro gli assedianti, il veneziani, non solo persero l'armata, ma anche la loro opulenta capitale. E fu annessa con somma felicità delle casse dello stato :)
I siciliani ormai stremati dalla guerra e dalla scomunica si avviarono alla fine reclutanto un'immensa armata di contadini strappati dalle loro terre, desiderosi solamente di un po' di pace e tranquillità, cosa che quel popolo caduto in disgrazia non poteva più dare.
Non ci fu assedio, un plotone di spie entrò in Palermo ed aprì le porte al liberatore milanese. L'Italia era una sola. Escludendo il papato, per il momento, il neonato regno si trovò subito una serie di fedeli alleati con cui continuare il proprio destino in Europa: Inglesi, Spagnoli e Polacchi risposero al segno di amicizia che l'allenza con l'Italia poteva comportare.
Fu questo che fece morir d'invidia la germania e la Francia, allorchè entrambe, spietatamente attaccarono l'Itala nostra patria, privandola anche delle risorse economiche, negate dai loro commercianti.
Ma sulla scena mondiale si celava una potente incognita: quando il papa sarebbe morto, 7 cardinali milanesi si sarebbe ritrovati insieme a scegliere il Sommo Pontefice, e fu quando si presntò questa occasione che venne eletto Papa Michele dei Milanesi, coi voti di Spagna, Inghilterra e polonia, che vennero ampiamente ricompensate per la dimostrazione di amicizia, venendo meno la scomica che pendeva su di loro.
Anche i successivi due papi furono Milanesi, ma per logiche di mero potere e profitto, Inglesi e Spagnoli decisero che sarebbe stato meglio tradire il loro grande alleato Italiano, giunto sino a Parigi per la guerra contor lo scomunicato nemico Francese.
Allora il nuovo Capofazione mosse contro Caen, senza sapere di combattere l'unica provincia rimasta agli ex alleati! Nel tempo in cui giunge un temporale estivo, la fedifraga fazione aveva lasciato le pagine della storia e l'Italia trovava il suo naturale sbocco sull'Ocenao Atlantico.



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Complimenti ragazzi! mi è piaciuta l'idea di far narrare la cronaca ad un cappellano cardinalizio. Avevo pensato di fare lo stesso ma utilizzando le corrispondenze dal campo di generali, chierici e diplomatici.
Dunque, vado avanti con la mia narrazione usando a tratti queste facilitazioni.

Anno del Signore 1302: conclusa l'incoronazione imperiale, Godwine di Salisburgo, detto l'Iracondo, trasferisce la sua sede a Firenze, designandola quale nuova capitale del regno. Le conquiste dei territori siciliani, portate a compimento intorno alla fine del XII secolo da Eusebio di Salisburgo, zio di Godwine, e cugino del defunto Guglielmo il Cavalleresco, costringono Godwine a tenere conto dello spostamento dell'asse imperiale verso il Mediterraneo, garantendo non solo maggiore equilibrio burocratico/amministrativo, ma anche maggiore considerazione per le isole e le città di Ajaccio e Iraklion. I primi anni di regno trascorrono in tranquillità, e sull'Impero prospera la pace; a nord, il massiccio aumento di truppe nelle città di Amburgo e Francoforte (quest'ultima antica e sontuosa capitale) ha indotto i danesi a desistere dai ripetuti attacchi per il dominio totale del Baltico dell'Ovest; a est, le truppe magiare si sono ritirate entro i confini ungheresi, mentre la secolare alleanza con l'Impero Romano d'Oriente garantisce una leale convivenza, oltre a proficui scambi economici, tra Ragusa, Zagabria e la Grecia ortodossa. La penisola italica è invece totalmente imperiale, a eccezione di Roma: qui, il papa inglese mantiene un atteggiamento di diffidente distacco dall'aquila imperiale. A ovest, infine, scomparsa la minaccia francese, i confini imperiali si assestano lungo un confine che va da Marsiglia a Reihms, confinando a sud con gli Spagnoli, padroni della fortezza di Tolosa, a nord con gli Inglesi, che controllano Parigi, Angers, Caen e Antwerp. Lontana è, infine la minaccia musulmana, bloccata dai bizantini fino almeno ai Carpazi. Nel 1307, però, cade l'ultima Roma: Costantinopoli finisce in mano Mora e Bisanzio è costretta ad arretrare verso ovest.
L'Impero è economicamente prospero; più di 60.000 fiorini stipati nelle sue casse consentono lo sviluppo di porti, laboratori, fortificazioni, gilde e monumenti cristiani. Amburgo, Norimberga, Francoforte, Vienna, Genova, Bologna, Venezia, Napoli, e quasi tutte le restanti città imperiali, conoscono in questo periodo una fioritura senza pari. I problemi cominciano però a partire dal 1309 quando, dalle oscure foreste della Sassonia compare un rosseggiante vessillo inglese che marcia verso Francoforte. La città franca, priva di opportune difese è costretta a barricarsi entro le mura per almeno due anni, mentre l'Imperatore Godwine si trova di fronte ad una scelta difficile: la lunga linea di fortificazioni che percorre l'Impero da sud a nord sul versante occidentale gli consentirebbe una facile conquista di tutti i possedimenti continentali inglesi, ma attaccare l'Inghilterra significherebbe inimicarsi il papa devoto al sovrano anglosassone.
Da un epistola di Guglielmo il Pazzo, generale di stanza a Francoforte, erede del trono imperiale:
"A Godwine Imperatore di Roma, devotamente suo cugino Guglielmo.
Sire, da quindici lunghi mesi ormai il mattino tedesco si macchia di vergogna, anzichè di aurora. I lavori nei campi sono interrotti, i raccolti vengono depredati dai barbari inglesi, e la vista della nostra terra è offuscata dai vessilli leonini. Fabbri, mercanti, minatori, pellegrini, sacerdoti e venturieri sono bloccati in città, poichè gli anglici non lasciano uscire nessuno, e si appropriano delle carovane provenienti da Amburgo, Norimberga e Metz. In assenza di materiali quali legname e ferro, le costruzioni sono bloccate e le truppe non possono essere opportunamente addestrate. Ma più di tutte le disgrazie, è l'onta a pesare sul mio capo. Prego Lei, prego Iddio ogni giorno che il Sacro Impero possa trovare la forza per porre fine a questo assedio, portato senza rispetto alcuno al cuore dell'Impero; mentre dovunque, a oriente e occidente, la vita trascorre banalmente, Francoforte è lontana dalla gloria e dalla prosperità.
In fede,
Guglielmo.
Febbraio a.D. 1310"

La situazione diviene ben presto insostenibile e così Godwine decide per l'attacco agli inglesi, facendo leva sulle notevoli armate stipate a occidente. Per rompere in breccia l'assedio di Francoforte, un contingente di 500 uomini viene inviato dalla rocca alpina di Staufen. Agli inglesi basta questo per ritirarsi nella regione di Antwerp. L'armata imperiale, però, procedendo sul suo cammino, e sorretta da contingenti provenienti da Francoforte liberata, raggiunge a spron battente le truppe inglesi affrontandole sul campo. L'armata inglese, costituita in buona parte di arcieri e miliziani, è distrutta dalla fanteria pesante tedesca, e dai colpi di catapulta. Nell'anno del signore 1312, quattro armate muovono nel cuore del regno continentale inglese. Due, provenienti da Berna e Digione, marciano alla volta di Caen; un'altra proveniente da Reihms, alla volta di Parigi; la quarta, la gloriosa legione partita da Staufen, si muove alla volta di Bruges. E' proprio Bruges la prima città a cadere, nel 1313; intanto, gli inglesi tentano una manovra militare avvolgente muovendo un'enorme legione da Caen a Parigi. La legione inglese si sposta parallelamente alle due legioni imperiali che, poco più a sud, attraversando i boschi della Francia occidentale, tendevano in direzione di Caen. A questo punto, i piani si modificano:
da un'epistola di Hans di Norimberga, generale della legio prima occidentalis di stanza alle porte di Parigi e governatore di Digione, indirizzata al capitano Wikerus, a capo della legio secunda occidentalis accampata nei boschi a nord di Tolosa:
"Capitano, in qualità di suo superiore, ordino a lei, alla sua legione, alla sua fede, di muovere la legio secunda in direzione di Parigi, con gran celerità e marciando da sud, fino a raggiungere la truppe sotto il mio comando alle spalle. Le nostre vedette hanno infatti riferito che, mentre la secunda e la tertia marciano verso Caen, proprio da Caen giunge un'immensa armata nemica che ha per obiettivo rompere in breccia l'assedio di Parigi. Capirete bene che, se noi fossimo sconfitti, all'armata inglese sarebbe consentito un varco ampissimo verso Metz, Digione, Berna e Marsiglia: dilagherebbero nei nostri territori che la grande mobilitazione degli ultimi due anni ha lasciato sguarniti, e l'Impero sarebbe esposto ad un rischio insormontabile. Caduto il centro del nostro fronte occidentale, anche le due legioni che marciano verso Caen, e quella che ha preso Bruges nel marzo, resterebbero isolate, e preda della riorganizzazione nemica. Caen, dal canto suo, è una fortezza vacante: una sola legione sarà più che sufficiente a conquistarla. Ordini per conto mio al capitano Thorsten di proseguire, ma lei torni immediatamente a Parigi. Da soli siamo perduti.
Hans di Norimberga, Parigi, Aprile 1313".

per ora questo è quanto. che dite mi sono dilungato troppo? o posso continuare? [SM=x535686]
[Modificato da Antonio II Piccolomini 01/08/2007 00:21]



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Continua, continua... ma una cosa: stai giocando con Bellum Crucis coi tedeschi?



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no sto giocando a Medieval II normale...comunque continuo quando torno da una settimana di mare. In vacanza mi porto il portatile con sopra Medieval I (mitico) e il libro di Peyer "Viaggiare Nel Medioevo". Un saluto a tutti!!!!!!!!!



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ehy ragazzi, avete abbandonato?



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