Scritto da: Uait 08/11/2006 13.53
Eggià, il maccartismo.
Non un bellissimo periodo della storia americana.
Centinaia se non migliaia di persone escluse dalla società per via di un pensiero diverso.
C'è anche da dire che quel pensiero diverso era "fratello" del nemico dell'epoca e un po' pericoloso.
Certo, perchè il timore non era il comunismo in quanto tale ma il comunismo sovietico.
Un po' come se oggi ci fosse un partito pro alqaeda negli states.
Giusto o sbagliato che sia agli americani non va genio chi simpatizza col nemico (al contrario nostro dove almeno il 50% sceglie il bianco quando il restante 50% si butta sul nero).
Quello però che mi pare che tu non consideri è che il maccartismo era appoggiato dalla maggioranza della popolazione americana.
Non era un'imposizione dall'alto mal vista dalla gente.
Quindi, di nuovo, agivano nella democrazia, dato che seguivano il volere del popolo.
Perchè la democrazia è quello, giusto?
U po' come le elezioni di adesso.
Tu giustamente ti preoccupi, dal tuo punto di vista.
Niente da dire.
Secondo te gli americani un sospetto che tutto possa essere controllato non ce l'hanno? Avranno almeno mediamente le tue nozioni sul proceso informatico?!
Credo di si.
Quindi lo sanno e gli sta bene.
Di nuovo un comportamento estremamente democratico.
my .2 cents
Direi un vergognoso ( e visto da oggi ridicolo) periodo di caccia alle strege stile Medioevo dove a fronte di qualche spia effettivamente pericolosa
e di alcune centinaia di innocui simpatizzanti migliaia di persone del tutto innocenti vennero discriminati, etichettate e in alcuni casi processate spesso sulla base di mere segnalazioni fatte magari dal "collega" ambizioso ed invidioso di turno.
Il pericolo di "contaminazione" russa era pari al pericolo di un attacco alieno... impensabile l'applicazione di un sistema economico-sociale anche lontanamente somigliante al socialismo reale in un paese come gli Stati Uniti. E chiaro poi che i rispettivi governi avevano buon gioco a tener alta la tensione per il popolino...
Aveva visto giusto in tempi non sospetti il buon Orson Wells.