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Strategie di battaglia

Ultimo Aggiornamento: 21/09/2009 19:58
06/05/2005 19:57
 
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Mi piacciono 'ste cose [SM=g27823]

quali erano le tribù in cui erano divisi i Romani, e che cosa si dividevano?


Nei primi tempi della loro storia i Romani erano divisi in tre tribù (tribus): Ramnes(Latini), Tities(Sabini) e Luceres(Etruschi). Le tribù si costituirono originariamente, come vuole un'opinione pubblica assai plausibile, su base etnica, ma c'è chi pensa che si formassero in base al diverso luogo di insediamento: certo ben poco si sa della loro eventuale funzione politica.


chi divise i cittadini in classi, e quante erano?


Agli inizi del VI secolo a.C divenne re di Roma Servio Tullio. A lui si devono due importanti riforme dello Stato. Innanzi tutto, egli abolì le tre tribù tradizionali (Ramnes, Tities e Luceres e divise la popolazione di Roma e delle campagne circostanti in tribù territoriali.
Appartenere a una tribù non dipendeva quindi più dall' essere discendenti di una certa stirpe, ma dal fatto di vivere in un determinato territorio. Da allora il popolo romano si riuniva nei comizi tributi, seguendo il criterio della appartenenza alla tribù. Tali comizi votavano i plebisciti ed eleggevano alcuni magistrati minori.
La seconda fu una riforma sia tributaria che militare. Furono istituite cinque classi in base al censo; ogni classe doveva contribuire a formare 1'esercito, in proporzione al proprio reddito, con alcune centurie. L'insieme delle centurie costituiva un' altra forma di assemblea del popolo: i comizi centuriati, che esercitavano funzioni giudiziarie e legislative.


come erano misurati i limiti di censo delle classi?


In JUGERA di terreno.
La classe inferiore, la quinta, era quella composta da propietari terrieri con due/due e mezzo iugera di terreno. La quarta ne doveva possedere cinque, la terza dieci, la seconda quindici e la più eminente almeno venti.
Esisteva anche una sesta classe formata da coloro i quali possedevano proprietà immobili troppo minuscole per garantirsi l'accesso alla quinta classe. Essi erano registrati "per testa" e detti appunto CAPITECENSI o anche PROLETARII.(E' interessante l'analogia con la riforma costituzionale di Solone avvenuta nel 590 a.C.)
Più tardi l'ammontare per ognuna delle classes andò dai 100.000 asses della prima classe agli 11.000 asses della quinta. Tali cifre, calcolate in monweta, rappresentano il tentativo fatto da generazioni posteriori di tradurre le originarie distinzioni patrimoniali in valori monetari (la moneta fu quella di bronzo che prima non esisteva)


qual era il limite di censo per l'arruolamento pre-mariano? (sai dove stia scritto nelle fonti?)


Mi sa che ti ho risposto qui sopra. Per le fonti...[SM=g27833] [SM=g27833] [SM=x535682] [SM=g27833] [SM=g27833]


qual è la causale socio-politica della riforma mariana?


Le guerre puniche e le guerre combattute in regioni lontane nel corso del II secolo a.C., allontanando dalle loro terre per lunghi periodi di leva i piccoli e medi proprietari che formavano il nerbo dell'esercito romano, portarono alla crisi della piccola e media proprietà e alla diffusione del latifondo coltivato da schiavi e, soprattutto, alla diminuzione del numero di adsidui, di coloro, cioè, che avevano il censo sufficiente per rispondere alla leva.
Le riforme di Tiberio e Caio Gracco ebbero come scopo principale quello di ricostruire la piccola proprietà mediante la redistribuzione dell'agro pubblico, che era dello Stato ma in possesso a privati. Il fallimento di queste riforme e l'inconsistenza del rimedio a cui si preferiva ricorrere abbassando progressivamente il censo minimo richiesto per la quinta classe e ricorrendo, in caso di emergenza, a leve di nullatenenti e di schiavi spiegano la riforma di Mario e la creazione di un esercito professionale e volontario, che è alla radice della caduta della repubblica e dell'avvento dell'impero.
Con la decisione, presa nel 107 da Mario al tempo della guerra giugurtina, di invitare all'arruolamento i proletarii, cioè coloro che avevano mezzi solo per allevare la prole, e i capite censi, cioè coloro che potevano solo pensare a se stessi, si abolì la barriera censitaria e si posero le basi della "rivoluzione romana".


in quale libro delle Storie Polibio parla di 4200 effettivi?


Libro VI

[SM=x535679] [SM=x535679] [SM=x535679]



Prima brina, oggi, per il guerriero che tante volte si è indurito al suono della spada sfoderata.
Non importa cadere.
Prima di tutto. Prima di tutti.
È proprio del fior di ciliegio cadere nobilmente
RICORDATEVI DI SHOGUN
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