00 20/02/2009 22:54
Campagna milanese con Medieval 2: Total War (base)
Salve ragazzi! Volevo scivere una campagna coi milanesi visto che non sono stati utilizzati moltissimo e forse sarà la mia ultima cronaca con M:TW, visto che poi comincierò a giocare a Empire (speriamo sia bello come i suoi predecessori!).

E’ il 1080 e nel nord Italia uno dei comuni svincolatosi dal Sacro Romano Impero sta diventando decisamente potente nella scena italiana: esso è Milano, diventato ormai un ducato. Da subito il Duca decide di assumere una politica espansionistica ma allo stesso tempo pacifica, cercando di occupare le varie città indipendenti, senza però attaccare le potenze più grandi. Cominciano così le trattative e l’emissario Carcano riesce a stipulare un accordo di alleanza (e di commercio) col Sacro Romano Impero, convincendo l’imperatore a cedere Bologna dietro il pagamento di 10000 fiorini (che avverrà regolarmente “a rate” di 1000 fiorini ogni sei mesi). Mentre viene preparato un esercito (composto prevalentemente da milizie), i milanesi stipulano un altro accordo di alleanza con i Veneziani, dai quali ricevono un piccolo tributo (1000 fiorini).
Nel 1081 l’erede al trono, il Conte Bernardo, assedia Firenze.
Anche se egli non era proprio nuovo alle battaglie, cercò di utilizzare le truppe a sua disposizione al meglio possibile.

“Fu così che, quando l'ariete giunse innanzi alle porte della città, il capitano dei lancieri ribelli urlò:
"UOMINI! TENETE LA FORMAZIONE E PREPAR..." SBAM!
L'ariete sfondò violentemente le porte della cittadina e quei lancieri, a cui era stato impartito l'ordine di fermare l'attacco milanese, si trovarono davanti più di 700 uomini, mentre le frecce infuocate scagliate agli arcieri contadini solcavano l'aria sopra a loro. Da lontano echeggiò l'urlo del Conte:
"ENTRATE E AMMAZZATELI TUTTIII!!!!"
La macchina d'assedio venne levata dal passaggio e le numerose milizie italiane si riversarono contro quei lancieri ribelli. Ci furono pochi minuti di urla e sangue e alla fine essi cedettero e cercarono di radunarsi nella piazza della città. Intanto il Conte e i suoi cavalieri entrarono nella cittadina e mentre gli altri miliziani ingaggiavano gli arcieri ribelli rimasti, essi li caricavano da dietro. I ribelli subirono quasi duecento vittime prima che l'insediamento venisse conquistato.
I milanesi contarono poco più di mezzo centinaio di morti.”


La città viene così saccheggiata e trasformata in fortezza, in modo che il Ducato possa avere una posizione forte dalla quale inviare truppe in caso di necessità. Nello stesso anno il Conte si imbarca sulla flotta e si dirige verso la Corsica. Intanto viene concordato con i siciliani un trattato commerciale.
L’anno dopo Ajaccio viene conquistata da Bernardo il quale si dirige verso l’isola più a sud, la Sardegna. L’emissario Carcano riesce a creare un patto di alleanza con il Papato, dal quale il Ducato riceverà 1500 fiorini e l’anno successivo una bella principessa francese arriva a corte del Duca, con il quale egli stipula un’alleanza. Il Ducato così, sebbene non molto importante politicamente, stava ora cominciando ad avere amici potenti e, forse, la sua sopravvivenza nel tempo era garantita… Forse…
Nel 1084 Cagliari viene conquistata e saccheggiata e, insieme ad Ajaccio, essa viene trasformata in città e il Conte comincia ad erigere diverse torri di guardia per tenere d’occhio il mare circostante.
Nel 1086 il Conte ritorna a Genova, in quanto le sue nuove conquiste necessiteranno di alcune macchine d’assedio, le baliste. Due anni dopo, il Duca Bernardo, diventato tale a causa della dipartita del Duca precedente, riparte dalla Toscana verso il sud Italia; il nuovo capofazione infatti è del tutto deciso a conquistare il meridione d’Italia, anche se ciò potrebbe avere pesanti conseguenze sul rapporto col Papato il quale, sentendosi accerchiato, potrebbe persino scomunicare l’intero Ducato, ormai diventato molto grande.
Nel 1089 i milanesi si alleano con gli inglesi e nel 1090 il Duca conquista velocemente Napoli, uccidendo il Re Roger (che, d'altra parte, era l'unica unità, assieme alle sue guardie del corpo, a difesa della città) e riparte subito per Palermo imbarcandosi sulla flotta regia. Sei mesi dopo Napoli viene cinta d’assedio da un’armata Siciliana, ma il Duca riesce a sbarcare in Sicilia e ad occupare Palermo, eliminando il re Simon (ancora una volta l’unica unità di guarnigione), disintegrando la dinastia Normanno-Siciliana, e terminando l’assedio di Napoli (le truppe infatti, non avendo più re, si danno al brigantaggio). Ormai i milanesi sono ad un passo dall’unità d’Italia…