Total Realism: considerazioni

L'ho appena installato, ma sono già in sollucchero .

Ho dato solo un'occhiata maho notato un restyling completo di tutte le unità, adesso molto più realistiche e meno pigiamone-arlecchine. E senza appesantire la grafica (fluidità ancora buona).

Ma la mappa! Ah la mappa! Decine e decine di città nuove, finalmente un mondo popolato! Unica perplessità: non si rischia di trasformare una campagna militare in una lunga serie di noiuosi assedi? Però tante città = tante unità costruibili = tnati eserciti = tante battaglie .

Il sistema di costruzione e reclutamento lo devo ancora verificare, sarà anche realistico ma ad una prima occhiata m'è venuto il mal di testa, sarà tosta padroneggiarlo al meglio. Però sarà fantastico incontrare armate sempre diverse a seconda della loro proveninenza .

Sulle fazioni sono perplesso: molte fazioni minori partono con una sola provincia e sono fronteggiate da imperi molto più grandi e potenti: per esempio la Bactria, il Ponto e i Parti confinano con l'immenso Impero Seleucide, che pur essendo nel caos (rivolte ovunque) è pur sempre l'impero più grande e col numero di armate maggiore di tutti... I Numidi sono adiacenti a Cartagine, che è molto ben messa.

I Sarmati sono isolati nel mezzo del nulla, circondati da territori poverissimi e verosimilmente cstretti ad anni e anni di potenziamenti ed estenuanti campagne col minimo indispensabile prima di arrivare vicino a prede appetibili.

I Traci sono dove dovrebbero essere i Daci, se non mi sono perso qualcosa...

i Britanni non ricordo di averli visti

E gli egizi sono l'unica fazione che nella descrizione di campagna sono cosniderati facili da usare

L'aspetto economico come è gestito? E' possibile tirare avanti agevolmente o si rischia costantemente il rosso?

E le battaglie? Tutti dicono che sono molto + realistiche e lente, ma ho visto unità con valori assurdi (difesa 40, i carrri attacco 54 ), siamo sicuri che siano abbastanza bilanciati gli eserciti?