LA BUSSOLA D'ORO

Mi aspettavo di più. Bella la prima parte anzi direi molto bella. Bella l'idea, la realizzazione, l'ambientazione (sembra di stare in una Londra di fine ottocento). Si comincia benissimo poi si va avanti bene e poi...patatrack! Si comincia a perdere il senso delle cose, delle azioni. I perchè crescono in misura allarmante e si finisce con un senso di: "vabbè carino ma io un film del genere l'ho visto e fatto molto meglio". Buona l'idea di lasciare in lingua originale (con sottotitoli) i linguaggi di alcune, diciamo così, popolazioni.
La bambina è brava ma dopo la prima metà mi è cominciata a salire sulle OO. (non è così nel libro) Forse anche per questo mi è piaciuto a metà questo film. La Kidman è bellissima e sempre brava ma quando la vedi nei primi piani e ti accorgi che pure lei è gonfia di botulino, ti prende un senso di malessere.
Il film non finisce qui (e non coincide nemmeno con la fine del primo libro) e il finale lascia aperta la porta alla seconda parte (il film è tratto dal primo dei tre libri della trilogia "Queste oscure materie" di Philip Pulmann) Peccato perchè la trilogia non è male, anzi; molto psicologica, scava nel profondo dei personaggi e soprattutto nella figura dei "daimon" ((parola greca che significa spirito) una sorta di seconda faccia di se stessi, un'anima dalle sembianze animali, un consilgliere, un angelo protettore che accompagna indissolubilmente i personaggi di questo mondo fantastico e parallelo al nostro. I tre libri che formano "Queste oscure materie" per la cronaca sono: La Bussola d'oro, La Lama sottile e Il Cannochiale d'ambra. Se vi capita leggeteli perchè sono belli fuori dai clichè e sicuramente avvincenti; in più hanno una dote non comune: fanno pensare.
Tre ultime cose: c'è Sam Elliot che, guarda caso, fa quello che gli riesce meglio da una vita: il cowboy con tanto di colt, cappellone e winchester. C'è Christofer Lee che, guarda caso, fa il cattivo e il Magisterium del film nel libro è semplicemente la Chiesa
Speriamo nel futuro, speriamo...