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Un bel testo di Alessandro Barbero, storico intelligente, preparato e immediato nella descrizione di fatti e avvenimenti. In questo libro si parla della battaglia di Adrianopoli ma da un punto di vista "particolare". La si vive dal di dentro. Si fa un bel salto indietro nella storia e ci si ritrova nel mezzo del campo di battaglia. Queste le parole dell'autore: "Questo libro racconta di una battaglia che ha cambiato la storia del mondo ma non è famosa come Waterloo o Stalingrado: anzi, molti non l'hanno mai sentita nominare. Eppure secondo qualcuno segnò addirittura la fine dell'Antichità e l'inizio del Medioevo, perché mise in moto la catena di eventi che più di un secolo dopo avrebbe portato alla caduta dell'impero romano d'Occidente. Parleremo di Antichità e Medioevo, di Romani e barbari, di un mondo multietnico e di un impero in trasformazione e di molte altre cose ancora. Ma il cuore del nostro racconto sarà quel che accadde lì, ad Adrianopoli, nei Balcani, in un lungo pomeriggio d'estate."

In questo genere di narrazione, Barbero ha già dato prova di essere un maestro con "Storia di una battaglia: Waterloo 1815.
Da leggere tutti e due in un fiato. [SM=x535693]



Prima brina, oggi, per il guerriero che tante volte si è indurito al suono della spada sfoderata.
Non importa cadere.
Prima di tutto. Prima di tutti.
È proprio del fior di ciliegio cadere nobilmente
RICORDATEVI DI SHOGUN