In realtà Sean ha colto nel segno, la mafia ha radici storiche.
Il regno di Napoli non ebbe mai il controllo diretto della Sicilia, veniva amministrita tramite una classe feudale decrepita e corrotta.
Quando, Napoli venne conquistata dal regno sabaudo, il sud subì un collasso economico catastrofico, tanto da scaturire nel fenomeno del banditismo, ( cui si dovrebbe fare riferimento se si vuole capire la mafia, ma al contrario viene appena citato nei libri ), un' aperta ribellione agli occupanti che li avevano affamati.
Il regno d' Italia per combattere il banditismo decise di appoggiarsi a capetti locali ( discendenti dei feudatari siculi o similari ), da questo nascono le infiltrazioni mafiose nello stato.
Successivamente il periodo fascista utilizzò lo stesso mezzo per tenere a bada il sud.
Nel frattempo la Mafia cresce e prospera.
Tanto che la republica utilizzò ( come se non lo facesse tutt' ora ), la mafia come serbatoio di voti e per finanziarsi.
Quindi per avere una visione esatta della situazione mafiosa il fattore storico va considerato, per porsi le domande giuste.
Ovvero:
Come può uno stato democratico, che utilizza una struttura come quella mafiosa tanto da appggiarvisi, ignorare il potere politico e finanziario di questa dichiarandogli una guerra aperta ??
Come può la popolazione combattere la mafia se, gli organi statali cui dovrebbero appoggiarsi, altro non sono che l' altra faccia della mafia stessa ?
In altre parole come può lo stato combattere se stesso ?? La popolazione del meridione per ottenere qualcosa dovrebbe combattere lo stato allora combatterebbe la mafia, situazione del menga
.
Altro esempio, se Berlusconi non va in galera per i suoi crimini perchè dovrebbe andarci il suo socio finanziatore-sostenitore ??
Dico berlusconi perchè ne è l' esempio + attuale, ma molti suoi predecessori hanno fatto lo stesso ( per es. Andreotti ).