Come interpretate voi gli emissari che gesticolano???

Conduco ora una difficilissima campagna con i Germani...ma qualcuno è riuscito a terminarla??
Purtroppo come fazione ha dei grossi limiti a livello di strutture e di sviluppo, ottimi combattenti, ma costosi
e senza troppa varietà. Ho preso tutto il nord della Germania, la gallia e tutta la penisola italiana, ma è dura andare avanti.
Comunque.
Avete mai fatto caso nel cambio turno alle animazioni automatiche degli spostamenti e movimenti dei personaggi sulla mappa???
Il più delle volte i diplomatici stanno fermi nella loro posizione, ma alcune volte, si può vedere un diplomatico che alle porte di un insediamento, effettua come dei gesti con le mani per qualche secondo...
Voi come li interpretate??? Secondo voi cosa dice o meglio cosa vuol dire quel gesticolare lento all'indirizzo dell'insediamento, visto che poi magari non si apre nemmeno la pergamena delle contrattazioni??

l'ho notato mille volte anche io...secondo me è un bug....
oppure voleva parlare ma poi ci ha ripensato

Tentativo di corruzione, forse?

si masturba??

o magari sta rollando un cannone?

gesticolano cosi perchè sono sordo muti.......
secondo me tentano corruzioni

Assolutamente no , gli Emissari sono antichi Romani ovviamente , ed hanno un' abitudine tutta italiana , di stendere il braccio destro parzialmente piegato ed inserire la mano sinistra nell'incavo del gomito , aggiungendo la dizione diplomatica "beccate questa" .

Salutoni .
FORTEBRACCIO

...macché...

Si tratta di un'antico rito ludico in onore dei personaggi di riguardo. La sua denominazione scientifica, lo dico per chi non avesse fatto il classico, è "gioco delle tre carte".

Il nobile diplomatico che ha l'onore di rappresentare il gioco, estrae una carta da sotto la tunica, la fa vedere un attimo, poi ne estrae un'altra, idem come sopra, e via con la terza. Dopodiché rivolge all'illustre convenuto la frase sacra del rito: "ndo' stammesso l'asso? Butteme no deca sopra che vedemo se te disce bene..."
Se il nobile convenuto c'azzeccava, il nobile diplomatico concludeva il gioco con una donazione in denari ed una frase augurale, che suonava più o meno così "li mortacci, mo ce credi che se becca?".
Se il nobile convenuto non c'azzeccava, il gioco sacro terminava, mentre i denari poggiati sulla carta ("...no deca") venivano accettati quale pegno di amicizia tra i due popoli e sarebbero stati ovviamente spesi in elemosine fuori dal tempio di Afrodite...

Si narra che il nobile Porzio, legato imperiale nelle Gallie, abbia ottenuto una sequenza di ben 50 pegni di amicizia da nobili locali, prima di ricevere improvvise comunicazioni che richiedevano urgentemente la sua presenza altrove...

è un tentativo d corruzione...lo do x certo xkè una volta c'era stato il gesticolare del diplomatico e l'insediamento ha subito cambiato fazione...