Ne "L'aquila sul Nilo" Cervo lascia l'abituale ambientazione del tardo impero dei precedenti libri e partendo da poche note tratte da Seneca, ci narra del viaggio di due centurioni incaricati di trovare le sorgenti del Nilo durante il regno di Nerone.
Anche se non mancano episodi ben descritti di battaglie (tipiche dei lavori di Cervo), l'Aquila è principalmente la narrazione delle esotiche e rischiose avventure di un gruppo di soldati e "scienziati" romani che per differenti ragioni sono pronti a rischiare la vita per vedere le misteriose origini del grande fiume egiziano. Un antico e quasi dimenticato regno, la terra dei faraoni neri,, è il paese che dovranno attraversare, superando pericoli mortali e finendo coinvolti nelle trame della successione del vecchio re. I centurioni saranno pronti ad usare la spda e la diplomazia per sopravvivvere alle trame politiche così come alle feroci tribù di cannibali. "L'aquila" è una piacevole ed intrigante storia, che lascia viaggiare la fantasia del lettore in ambienti e storie a lungo dimenticate.
"Per tutto il tempo che ho vissuto ho bevuto con piacere , bevete dunque voi che vivete" dal monumento funebre di un legionario