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Cronache di Guerra-Empire Total War: Col Ferro e col Sangue

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2009 23:02
25/04/2009 14:26
 
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Non andremo a Canossa (Hermann Göring)

Nemici alle porte
Occorono alcuni anni per l'assimilazione delle regioni conquistate, ma nel 1754 il Re di Prussia Federico II incontra lo Statolder della Repubblica delle Province Unite, offrendosi di comprare il Ducato di Hannover per la somma di 15.000 fiorini d'oro e alcune tecnologie militari segrete. Il rifiuto del cancelliere olandese non lascia altra scelta al monarca prussiano che dichiarare guerra alla Repubblica, per vendicare l'ex-alleato hannoveriano. Nello stesso anno la Von Frunsberg e la Hohenstaufen varcano i confini della Westfalia e si dirigono in direzione di Hannover. Per quanto ben sorvegliata, la città deve capitolare di fronte ad un asseddiante doppio in numero: inesperti nell'arte militare, gli olandesi soccombono nel corpo a corpo, essendo dotati di semplici baionette ad anello contro quelle a ghiera del Re di Prussia, ed essendo quasi sprovvisti d'artiglieria non possono rispondere al fuoco nemico. L'ottima vittoria, ottenuta grazie ad un lavoro inaspettatamente buono della Divisione Hohenstaufen, provoca il ritiro degli Olandesi ad Amsterdam, nonostante il loro esercito in ritiro si dedichi a saccheggi e devastazioni varie prima di lasciare il territorio germanico.
Nel 1756 una rivolta popolare a Parigi provoca una ribellione al dominio spagnolo e una restaurazione dell'antico potere regio francese nella persona di Luigi XVI. Le colonie del Louisiana tornano così in mano a Parigi. Approffittando dei disordini, la Hohenstaufen varca il confine belga e occupa l'indifesa Bruxelles, che accoglie quasi a porte aperte l'invasore, malsopportando lo strapotere del Re di Spagna. Nello stesso anno la Von Frunsberg è alle porte di Amsterdam, e la Repubblica delle Sette Province deve negoziare una tregua se vuole soppravivere. In cambio della pacificazione, cede l'isola di Ceylon, a sud dell'India, a Federico II. Sapendo però di aver bisogno dell'Olanda e dell'Inghilterra per tener d'occhio la rinata Francia, la Prussia offre il Regno delle Fiandre al presidente della Repubblica d'Amsterdam, in cambio di un'alleanza militare tra Inglesi, Prussiani e Olandesi di reciproco aiuto in caso di invasione francese.
Col fronte occidentale sicuro, Sua Maestà Federico II volge ora lo sguardo verso est; da sempre, egli mira a collegare i territori di Brandeburgo e Prussia Orientale. Finora, nondimeno, ogni tentativo di negoziare scambi di territorio con la Polonia si è rivelato vano, quindi l'unico modo per ottenere la terra desiderata sembra la forza. Promettendo l'Estonia alla Russia, i Prussiani sono sicuri della sua neutralità, così da dover affrontare soltanto i Polacchi e i loro vassalli Sassoni.
Nel 1758 la Prussia dichiara guerra alla Polonia, senza coinvolgere però gli alleati nel conflitto. I Danesi, nondimeno, che custodiscono ottimi rapporti con i Polacchi, rescindono l'alleanza con la Prussia.
In pochi mesi, la Hohenstaufen, situata a Berlino per approvigionamenti, varca il confine e occupa Danzica, difesa da poche centinaia di inesperti membri della guardia civile. La Sassonia dichiara guerra alla Prussia, ma la Russia smentisce le proprie ostilità in cambio della cessione della città di Riga.
L'anno dopo la Hohenstaufen è a Varsavia, mentre una parte dell'esercito polacco è in Moldavia per respingere un attacco ottomano. Ancora una volta la superiorità tecnologica prussiana controbilancia quella numerica del nemico, e i difensori della città vengono mandati in rotta dalle cariche della cavalleria nobiliare e dagli assalti della fanteria nelle vie della città. Il governo polacco fugge in Lituania, dove iniziano le negoziazioni di pace con Federico II. Le ostilità sarebbero state sospese a patto della cessione di Danzica e Varsavia, una condizione durissima per lo sconfitto, ora ribattezzato 'Regno di Lituania'. A malincuore, il monarca polacco accetta. Più ad ovest, i Sassoni si sono barricati a Dresda, sapendo di essere il prossimo bersaglio dei Prussiani; le loro previsioni vengono confermate dall'assalto della Von Frundsberg, scesa da Hannover per cingere la città sotto assedio. I primi attacchi per neutralizzare l'avanguardia nemica hanno successo, e la cavalleria sassone che cerca di attaccare i reparti d'artiglieria alle spalle viene respinta e decimata. Successivamente, però, durante un avanzamento verso il fianco ovest della città, i moschettieri difensori si riparano dietro alle fortificazioni e falciano l'avanzata della cavalleria prussiana. Inizia così un sanguinoso scontro a fuoco a logoramento, risolto infine soltanto per l'attacco di un reparto di fucilieri sul fianco destro dei moschettieri nemici; ancora una volta le baionette danno ragione alle Aquile Nere.
Nondimeno, la sparatoria è una vittoria di Pirro per i prussiani, che hanno riportato 150 morti di cavalleria e 90 di fanteria.
Si decide così un'apparente ritirata dalla città, con lo scopo di iniziare un bombardamento a distanza con i 5 reparti d'artiglieria. I Sassoni, trinceratisi in gran parte dentro edifici strategici per contrastare un secondo attacco, vengono così massacrati dal bombardamento a tappeto.
Nel 1761, sulle macerie di Dresda sventola l'Aquila Nera, intinta del sangue dei soldati che hanno difeso il Principe di Sassonia (fuggito nel frattempo a Vienna).
La Polonia si rivela altresì difficile da gestire: per aumentare l'ordine pubblico il Re decide di smantellare le scuole (essendo gli studenti i principali sostenitori dell'indipendenza di Varsavia) e di iniziare una solida campagna di evangelizzazione abbattendo le chiese cattoliche per diminuire la tensione religiosa.
Nel 1764, mentre viene ufficialmente negoziato un armistizio con la Spagna che si risolve nella cessione della regione della Florida, ribattezzata Bluhend, al Re di Prussia, e mentre la città di Dresda viene ricostruita sotto la guida degli ingegneri di Berlino, la Danimarca e l'Austria formano una coalizione per fermare l'espansione prussiana. La Von Frundsberg però blocca le forze austriache in Slesia, respingendole fino a Praga.
L'anno dopo, mentre lo Stato Maggiore Prussiano guarda con simpatia alle ribellioni in Svezia contro lo strapotere Danese, Re Federico II incontra Francesco Stefano II di Lorena, Sacro Romano Imperatore, a Monaco di Baviera, proponendo la sospensione delle ostilità in cambio di un'alleanza contro la Francia, essendo entrambi gli stati in guerra con Parigi. La Slesia sarebbe passata alla Prussia, ma la Curonia, provincia baltica sarebbe stata assegnata all'Austria.
Con tutti gli Stati Tedeschi (meno la Baviera alleata dell'Austria) sotto il controllo Prussiano, la Divisione Hohenstaufen sbarca in Danimarca ed occupa Copenaghen. L'anno prima la provincia di Svezia si era ribellata, e la Prussia l'aveva subito riconosciuta come nuova nazione, nonostante un clima di iniziale diffidenza da parte degli insorti. Grazie alle sovvenzioni economiche e militari prussiane, la neonata Svezia riesce a ricacciare i Russi dalla Finlandia e da Riga.
Nel 1770 non esistono più i vari ducati, principati ed elettorati che componevano il territorio tedesco.
Là dove c'erano Sassonia, Wurttemberg, Westfalia, Hannover, Danimarca, ora c'è il Reich Prussiano.
Il Mondo nel 1770
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[Modificato da Shivos91 25/04/2009 14:27]
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