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Cronache di Guerra-Empire Total War: Col Ferro e col Sangue

Ultimo Aggiornamento: 25/10/2009 23:02
05/04/2009 21:56
 
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I soldati vincono le battaglie, e i generali se ne prendono il merito (Napoleone)

Altari abbandonati
Quello che era stato il vero destino della Legione Aquila Nera, il Re di Prussia lo viene a sapere a sette anni dalla sua dipartita. Nel 1729, in un plico contenente una dichiarazione di guerra da parte dello Stato francese, Sua maestà Wilhelm Friedrich I viene a conoscenza dell'iniziativa di Von Dessau, comandante della spedizione, di levare le armi contro i francesi in Acadia, invece di consegnarle e ritornare in patria come ostaggio. Dopo la schermaglia sulla spiaggia, il generale ha infatti puntato su Fort Nashwaak, avamposto principale dell'Acadia, e l'ha conquistato annientandone le esigue difese.
La tribù locale, gli Cheyenne, ramo degli Algoncini, entrata in contatto con i nuovi padroni dell'Acadia, vede i guerrieri bianchi vestiti di blu e muniti di fucili-spade giunti dall'Oceano come i liberatori del loro popolo dal giogo francese.
Von Dessau si guadagna il favore del popolo algoncino sposando la figlia di un capotribù del luogo e arruolando diversi indiani nelle proprie fila (ne ammira il coraggio e il valore in battaglia), e ribattezza il proprio esercito 'Legione dell'Aquila Marina', dal nome dato dagli Cheyenne al generale prussiano (in quanto l'aquila è il suo stendardo e il suo esercito è giunto dal mare). Il Re lascia carta bianca a Von Dessau per l'espansione a danno dei Francesi.
Nel 1732, pacificata la regione (non tanto i nativi quanto piuttosto i coloni cattolici sono fonti di sparuti disordini), Von Dessau varca la laguna e attacca Montreal; nonostante i francesi avessero bloccato l'accesso marittimo all'altra sponda della laguna, gli esploratori indiani dell'esercito germanico avevano trovato una scorciatoia per attaccare via terra, da ovest, Montreal, capoluogo del Quèbec. I Prussiani si impadroniscono anche del più importante centro di ricerca della zona, il collegio Tres Rivières, ribatezzato Drei Flussen. L'anno dopo viene preso anche Forte Frontenac, a poche miglia di distanza, assicurando così il controllo sull'Alto Canada. I Francesi si ritirano a Terranova dopo aver perso uno scontro con la flotta di Frommann nella baia di Tadoussac.
Nel 1734 viene firmato il Patto di Londra, un accordo tra i Re di Prussia e Inghilterra per un attacco coordinato contro i Francesi e la spartizione delle loro colonie: i territori canadesi a nord della Nazione Irochese ai Prussiani, la Louisiana ad est delle Tredici Colonie all'Inghilterra.
Tutte le nazioni alleate della Prussia (meno la Russia) dichiarano guerra alla Francia.
Il Re ribattezza i territori conquistati 'Nuova Prussia', prima conosciuti come 'Nuova Francia'.
Ma l'occupazione di Forte Frontenac induce gli Huron, nativi rivali degli Cheyenne, a reclamarne il possesso, pena l'uso della forza.
Al rifiuto di Von Dessau, gli Huron scendono sul sentiero di guerra e iniziano a razziare fattorie e stazioni commerciali nel Canada Occidentale. Aquila Marina, spinto anche dagli Algoncini, che non amano gli Huron, affronta quindi il grosso delle forze nemiche a Mont Laurier, a sud-ovest di Forte Frontenac.
Lo scontro, seppure in inferiorità numerica (1500 Huron contro 986 tra Prussiani e Algoncini) si rivela comunque una vittoria, grazie soprattutto alle raffiche a mitraglia sulla fanteria nemica e al valore dei soldati Cheyenne, che stupiscono i Prussiani combattendo i nemici con arco e frecce, arma apparentemente anacronistica ma dalla frequenza di tiro ben più alta del classico moschetto. L'esercito nemico va in rotta, ma il comandante degli Huron, Kaintwakon, viene catturato e consegnato agli Cheyenne. Vivo.
La vittoria di Mont Laurier infiamma l'entusiasmo del popolo prussiano per la causa coloniale. I civili emigrano nella Nuova Prussia vedendo Von Dessau come il fondatore di una nuova patria, i soldati lo conoscono come 'Il generale che non ha mai perso una battaglia', gli Algoncini lo salutano come un liberatore
Il Nord-america nel 1735
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Intanto, in Europa, l'Alto Comando progetta un'invasione delle Fiandre (la Spagna era scesa in guerra a fianco dei Francesi) per poi puntare su Parigi e costringere la Francia alla resa e alla cessione di tutte le colonie in nord-america, da spartire secondo il Patto di Londra. Il nome in codice del piano militare è 'Operazione Carlo Magno', e l'esercito impiegato è la Legione Martin Lutero.
Per compensare le acquisizioni territoriali in Nord-america, la Prussia cede la Norvegia alla Danimarca, permettendogli così di costituire un Regno di Scandinavia ed allontando le accuse di imperialismo scagliate dagli Stati nemici.
Stabelmann arriva così nel 1736 sulle spiagge del Belgio, ma gli Spagnoli, prevedendo uno sbarco in quella zona, avevano disposto circa 4000 truppe a presidiarla (Dio solo sa dove le abbiano prese), quindi ripiega in Normandia. Appena sbarcato, si imbatte nel primo battaglione francese, nei pressi di Falaise, in lieve inferiorità numerica (966 germanici contro 1089 franchi), ma riesce a strappare una vittoria grazie alla rapidità d'azione del proprio esercito e all'impreparazione di alcuni reparti nemici. 883 francesi perdono la vita in quel pomeriggio, contro 550 prussiani. Ma il secondo battaglione francese coglie impreparato Stabelmann, il cui esercito non ha ancora iniziato a leccarsi le ferite e già deve fronteggiare un nuovo attacco alle sue spalle.
Le 625 truppe della seconda ondata riescono a sopraffare i 416 superstiti della prima battaglia. I fucilieri sono carenti di munizioni, alcuni artiglieri hanno perduto i cannoni e devono scendere nel corpo a corpo munendosi di sciabole, Stabelmann stesso perde la vita durante una carica con la quale tenta invano di travolgere la fanteria nemica.
La seconda battaglia di Falaise, o sacca di Falaise, segna quindi il totale sbando della Legione Martin Lutero (benchè i caduti francesi siano maggiori; 472 contro 332 dei nostri): i pochi superstiti vengono crudelmente torturati e massacrati poichè giudicati 'eretici' dai fanatici francesi papisti, gli stendardi vengono catturati e portati al Re di Francia.
Nell'estate del 1738, lo Stato Maggiore Prussiano è costretto a riconoscere il totale fallimento dell'Operazione Carlo Magno.
Già ad inizio anno era però ripresa l'offensiva di Von Dessau contro gli Huron, essendo state le truppe dell'Aquila ampiamente rifornite e riaddestrate. Ora il generale punta su Forte St.Marie, ex roccaforte francese, per strapparla agli Huron e reclamare il diritto di esistere della Nuova Prussia
[Modificato da Shivos91 06/04/2009 14:25]
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