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Milano: da Comune, a Ducato, a Regno...

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2009 23:56
22/02/2009 11:38
 
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La parziale unificazione dell'Italia
Dopo la sconfitta dei siciliani è venuto il momento di recuperare le forze per il Ducato. Così il Duca Bernardo si accinge a erigere diverse torri di guardia in Sicilia assieme a suo figlio, ma un'armata ribelle, molto potente per giunta, gli tende un imboscata e, non potendo ritirarsi, la sua guardia del corpo subisce più di venti perdite, anche se il capofazione resta vivo e vegeto. Il Duca però, dopo essersi ritirato a Palermo, riorganizza le sue truppe e atttacca l'armata ribelle comandata da Alberto (ex familiare siciliano) e la sconfigge, anche se con molte perdite (circa 300, rispetto alle 500 vittime subite dai ribelli), vista la grande abilità del generale avversario. A Milano, intanto, un inquisitore accusa Catelano Rosso di eresia, il quale viene così bruciato al rogo. L'insofferenza verso il Papato cresce nei territori milanesi e la nobiltà spinge affinchè il Duca elimini lo stato della Santa Chiesa. Tuttavia un problema più grosso giunge da nord: i veneziani, anche se alleati, hanno oltrepassato il confine e si dirigono verso Bologna. Bernardo così si reimbarca sulla flotta e si dirige verso nord e nel 1093 approda in Toscana, proprio quando le armate veneziane assediano Milano (dopo aver fatto un cambio di rotta), tradendo il Ducato Milanese.
L'esercito veneziano ai piedi delle mura della capitale però perde, per motivi sconosciuti, il proprio generale (forse era vecchio) e, forse a causa di ciò o perchè il papa invia loro un ultimatum, essi abbandonano l'assedio e ritornano in Veneto, dove però i 2500 veneziani vengono ingaggiati dal Duca Bernardo al comando di circa 1700 uomini. La battaglia è cruentissima e solo grazie all'esperienza militare del Duca e alla maggiore qualità delle truppe milanesi essa viene vinta. I veneziani perdono 1100 uomini (di cui 300 prigionieri che verranno poi giustiziati), mentre i milanesi subiscono "solo" 524 perdite.

E' il 1094 ed è arrivato il momento tanto atteso. Nessuna armata c'è tra gli uomini di Bernardo e Venezia e da Firenze arriva un'armata che ripristina quasi totalmente le perdite dell'esercito ducale. Il Duca si dirige verso la città e, dopo sei mesi di assedio, la conquista. Fu proprio quell'anno che il Duca ricevette una bolla papale che gli proibiva di attaccare nuovamente La Serenissima.
Bernardo era riuscito a concludere ciò che aveva iniziato da giovane sotto gli ordini di suo padre: l'unificazione dell'Italia. Solo Roma mancava all'appello, ma le flotte veneziane attaccavano ancora i porti milanesi, e quindi egli dovette rimandare la conquista della Santa Sede. Ma nel 1095 lo stesso inquisitore che aveva denunciato Catelano Rosso, denunciò anche il Duca, che morì trà le fiamme del rogo. Il figlio Puccio salì al trono ed egli giurò a se stesso che finchè il Papa non sarebbe morto e Roma conquistata, egli non si sarebbe dato pace.

E così fu...
[Modificato da EasyPlayer 22/02/2009 11:42]
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