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Milano: da Comune, a Ducato, a Regno...

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2009 23:56
20/02/2009 22:54
 
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Campagna milanese con Medieval 2: Total War (base)
Salve ragazzi! Volevo scivere una campagna coi milanesi visto che non sono stati utilizzati moltissimo e forse sarà la mia ultima cronaca con M:TW, visto che poi comincierò a giocare a Empire (speriamo sia bello come i suoi predecessori!).

E’ il 1080 e nel nord Italia uno dei comuni svincolatosi dal Sacro Romano Impero sta diventando decisamente potente nella scena italiana: esso è Milano, diventato ormai un ducato. Da subito il Duca decide di assumere una politica espansionistica ma allo stesso tempo pacifica, cercando di occupare le varie città indipendenti, senza però attaccare le potenze più grandi. Cominciano così le trattative e l’emissario Carcano riesce a stipulare un accordo di alleanza (e di commercio) col Sacro Romano Impero, convincendo l’imperatore a cedere Bologna dietro il pagamento di 10000 fiorini (che avverrà regolarmente “a rate” di 1000 fiorini ogni sei mesi). Mentre viene preparato un esercito (composto prevalentemente da milizie), i milanesi stipulano un altro accordo di alleanza con i Veneziani, dai quali ricevono un piccolo tributo (1000 fiorini).
Nel 1081 l’erede al trono, il Conte Bernardo, assedia Firenze.
Anche se egli non era proprio nuovo alle battaglie, cercò di utilizzare le truppe a sua disposizione al meglio possibile.

“Fu così che, quando l'ariete giunse innanzi alle porte della città, il capitano dei lancieri ribelli urlò:
"UOMINI! TENETE LA FORMAZIONE E PREPAR..." SBAM!
L'ariete sfondò violentemente le porte della cittadina e quei lancieri, a cui era stato impartito l'ordine di fermare l'attacco milanese, si trovarono davanti più di 700 uomini, mentre le frecce infuocate scagliate agli arcieri contadini solcavano l'aria sopra a loro. Da lontano echeggiò l'urlo del Conte:
"ENTRATE E AMMAZZATELI TUTTIII!!!!"
La macchina d'assedio venne levata dal passaggio e le numerose milizie italiane si riversarono contro quei lancieri ribelli. Ci furono pochi minuti di urla e sangue e alla fine essi cedettero e cercarono di radunarsi nella piazza della città. Intanto il Conte e i suoi cavalieri entrarono nella cittadina e mentre gli altri miliziani ingaggiavano gli arcieri ribelli rimasti, essi li caricavano da dietro. I ribelli subirono quasi duecento vittime prima che l'insediamento venisse conquistato.
I milanesi contarono poco più di mezzo centinaio di morti.”


La città viene così saccheggiata e trasformata in fortezza, in modo che il Ducato possa avere una posizione forte dalla quale inviare truppe in caso di necessità. Nello stesso anno il Conte si imbarca sulla flotta e si dirige verso la Corsica. Intanto viene concordato con i siciliani un trattato commerciale.
L’anno dopo Ajaccio viene conquistata da Bernardo il quale si dirige verso l’isola più a sud, la Sardegna. L’emissario Carcano riesce a creare un patto di alleanza con il Papato, dal quale il Ducato riceverà 1500 fiorini e l’anno successivo una bella principessa francese arriva a corte del Duca, con il quale egli stipula un’alleanza. Il Ducato così, sebbene non molto importante politicamente, stava ora cominciando ad avere amici potenti e, forse, la sua sopravvivenza nel tempo era garantita… Forse…
Nel 1084 Cagliari viene conquistata e saccheggiata e, insieme ad Ajaccio, essa viene trasformata in città e il Conte comincia ad erigere diverse torri di guardia per tenere d’occhio il mare circostante.
Nel 1086 il Conte ritorna a Genova, in quanto le sue nuove conquiste necessiteranno di alcune macchine d’assedio, le baliste. Due anni dopo, il Duca Bernardo, diventato tale a causa della dipartita del Duca precedente, riparte dalla Toscana verso il sud Italia; il nuovo capofazione infatti è del tutto deciso a conquistare il meridione d’Italia, anche se ciò potrebbe avere pesanti conseguenze sul rapporto col Papato il quale, sentendosi accerchiato, potrebbe persino scomunicare l’intero Ducato, ormai diventato molto grande.
Nel 1089 i milanesi si alleano con gli inglesi e nel 1090 il Duca conquista velocemente Napoli, uccidendo il Re Roger (che, d'altra parte, era l'unica unità, assieme alle sue guardie del corpo, a difesa della città) e riparte subito per Palermo imbarcandosi sulla flotta regia. Sei mesi dopo Napoli viene cinta d’assedio da un’armata Siciliana, ma il Duca riesce a sbarcare in Sicilia e ad occupare Palermo, eliminando il re Simon (ancora una volta l’unica unità di guarnigione), disintegrando la dinastia Normanno-Siciliana, e terminando l’assedio di Napoli (le truppe infatti, non avendo più re, si danno al brigantaggio). Ormai i milanesi sono ad un passo dall’unità d’Italia…
21/02/2009 16:59
 
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Bella la descrizione, ma non capisco perchè tutti dicono che cambieranno dopo tutto Empire parla di un' altro periodo storico !?!?

Ciao





21/02/2009 17:44
 
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bella cronaca....
cmq io non comprerò empire, almeno non subito, visto che il periodo storico non mi entusasma molto......e poi sta per uscire BC 5 [SM=x535685]



21/02/2009 18:17
 
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Io comprerò Empire perchè voglio provare la Prussia e perchè MTW 2 si è guastato e non mi funziona più l'audio, quindi giocarci non è un granchè.

Complimenti comunque per la rapidissima unificazione del Belpaese [SM=g27811]
21/02/2009 23:12
 
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già ora ti manca solo roma e l'italia sarà unita(spero sposterai la capitale dove merita di essere....)


PS: anche io passerò ad empire, mi alletta molto utilizzare l'immeso impero spagnolo in quell'epoca



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »



22/02/2009 11:38
 
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La parziale unificazione dell'Italia
Dopo la sconfitta dei siciliani è venuto il momento di recuperare le forze per il Ducato. Così il Duca Bernardo si accinge a erigere diverse torri di guardia in Sicilia assieme a suo figlio, ma un'armata ribelle, molto potente per giunta, gli tende un imboscata e, non potendo ritirarsi, la sua guardia del corpo subisce più di venti perdite, anche se il capofazione resta vivo e vegeto. Il Duca però, dopo essersi ritirato a Palermo, riorganizza le sue truppe e atttacca l'armata ribelle comandata da Alberto (ex familiare siciliano) e la sconfigge, anche se con molte perdite (circa 300, rispetto alle 500 vittime subite dai ribelli), vista la grande abilità del generale avversario. A Milano, intanto, un inquisitore accusa Catelano Rosso di eresia, il quale viene così bruciato al rogo. L'insofferenza verso il Papato cresce nei territori milanesi e la nobiltà spinge affinchè il Duca elimini lo stato della Santa Chiesa. Tuttavia un problema più grosso giunge da nord: i veneziani, anche se alleati, hanno oltrepassato il confine e si dirigono verso Bologna. Bernardo così si reimbarca sulla flotta e si dirige verso nord e nel 1093 approda in Toscana, proprio quando le armate veneziane assediano Milano (dopo aver fatto un cambio di rotta), tradendo il Ducato Milanese.
L'esercito veneziano ai piedi delle mura della capitale però perde, per motivi sconosciuti, il proprio generale (forse era vecchio) e, forse a causa di ciò o perchè il papa invia loro un ultimatum, essi abbandonano l'assedio e ritornano in Veneto, dove però i 2500 veneziani vengono ingaggiati dal Duca Bernardo al comando di circa 1700 uomini. La battaglia è cruentissima e solo grazie all'esperienza militare del Duca e alla maggiore qualità delle truppe milanesi essa viene vinta. I veneziani perdono 1100 uomini (di cui 300 prigionieri che verranno poi giustiziati), mentre i milanesi subiscono "solo" 524 perdite.

E' il 1094 ed è arrivato il momento tanto atteso. Nessuna armata c'è tra gli uomini di Bernardo e Venezia e da Firenze arriva un'armata che ripristina quasi totalmente le perdite dell'esercito ducale. Il Duca si dirige verso la città e, dopo sei mesi di assedio, la conquista. Fu proprio quell'anno che il Duca ricevette una bolla papale che gli proibiva di attaccare nuovamente La Serenissima.
Bernardo era riuscito a concludere ciò che aveva iniziato da giovane sotto gli ordini di suo padre: l'unificazione dell'Italia. Solo Roma mancava all'appello, ma le flotte veneziane attaccavano ancora i porti milanesi, e quindi egli dovette rimandare la conquista della Santa Sede. Ma nel 1095 lo stesso inquisitore che aveva denunciato Catelano Rosso, denunciò anche il Duca, che morì trà le fiamme del rogo. Il figlio Puccio salì al trono ed egli giurò a se stesso che finchè il Papa non sarebbe morto e Roma conquistata, egli non si sarebbe dato pace.

E così fu...
[Modificato da EasyPlayer 22/02/2009 11:42]
22/02/2009 11:49
 
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già a volte il papa è proprio odioso, tuttavia occupando roma ti farai nemici molti stati europei. Quindi devi procedere in modo che un tuo cardinale sia eletto papa e per far ciò nell'assedio di roma devi uccidere il papa. Se il piano funzionerà avrai roma e il papa di tua nazionalità che ritirerà la scomunica



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22/02/2009 13:09
 
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Il regno d'Italia

Passarono cinque anni dalla morte del Duca e intanto l'Italia venne riorganizzata: vennero distribuiti i familiari per tutte le città della penisola (e delle isole), vennero reclutate nuove milizie e riaddrestate quelle che non erano al pieno del proprio potenziale, mentre in Sicilia, Palermo venne traformata in città.
Nel 1099 la crociata in Terra Santa (alla quale i milanesi non avevano partecipato) finisce. Infatti Antiochia viene presa dalle armate polacche (anche se la città sarà persa dopo qualche anno).
Intanto il Duca Puccio assolda diversi assassini nel tentativo di eliminare Viviano Pellari, l'inquisitore che aveva ucciso suo padre Bernardo. Così nel 1100, mentre il Duca è nei pressi di Zagabria per attaccarla, egli riceve una lettera dal proprio consigliere, che gli dice che il maledetto inquisitore è stato assassinato senza destare alcun sospetto. Finalmente giustizia è fatta!
Nel 1102 il papa Gregorio muore e sulla soglia di Pietro sale un Papa milanese. Grazie a ciò le relazioni col Papato vengono risanate totalmente. Sul fronte orientale però, Puccio capisce che non può sconfiggere i veneziani, vista la presenza di moltissime loro armate nella zona, così egli ritorna in Italia e da Bologna si imbarca col suo esercito e fà rotta per creta.
Nel 1105 Puccio sbarca a Creta e conquista Iraklion, uccidendo il Consigliere veneziano, il quale durante l'assedio viene caricato dai lancieri milanesi, che lo finiscono. La città è presa praticamente senza perdite. Il concilio dei nobili però preme affinchè anche Rodi venga conquistata e così, ritardando il suo reimpatrio, il Duca si mette in marcia. Nel 1106 i milanesi assassinano Arnold Hummel, condottiero imperiale che aveva sconfinato con i suoi numerosissimi uomini e che stava scendendo giù dalle montagne. Nel 1107 però i tedeschi rispondono e lo stesso Imperatore, con altri due suoi generali, assedia Venezia. Da Firenze parte il vero esercito milanese, costituito da fanti e cavalieri feudali, senza contare i numerosi e letali balestrieri genovesi. I tedeschi vengono schiacciati in una morsa e sconfitti. L'Imperatore e i suoi generali vengono eliminati e il resto della sua armata, intrappolata, si scioglie.
Nel 1109 i tedeschi inviano un emissario a Milano e cercano di stipulare una tregua, vista la superiorità degli italiani. I milanesi ottengono, oltre alla tregua e al permesso i commercio, anche 14000 fiorini. Nel 1110, per motivi sconosciuti, una flotta francese blocca il porto di Ajaccio, tradendo l'alleanza stipulata in passato con i milanesi. Sei mesi dopo però una principessa francese si accorda con un familiare italiano, che gli concede una tregua, dietro il pagamento di 10500 fiorini.
Nel 1112, dopo aver imposto la sua autorità nelle isole ioniche, il Duca Puccio fà ritorno sulla terraferma, ma non sbarca in Italia. Infatti egli attracca sulle coste dalmate e assedia Ragusa, che cade (la sola unità di guardia era il Doge veneziano, che viene trucidato dai soldati milanesi).
Nel 1114 un attacco combinato delle forze del Duca Puccio e di quelle provenienti dall'Italia attacca Zagabria. Il nuovo Doge, il consigliere e gli altri generali vengono tutti massacrati, la città viene saccheggiata e rasa al suolo. La repubblica di Venezia era finalmente arrivata alla fine. In tutta Italia (tranne a Venezia) la vittoria del Duca viene festeggiata con fiere e banchetti in suo onore.
Finalmente Puccio potè ritirarsi a Ragusa, in attesa della flotta che lo avrebbe riportato in Italia. Ma egli si ricordò della promessa che aveva fatto a sè stesso molti anni prima: era giunto il momento di prendere Roma!
Controllando il collegio cardinalizio Puccio osservò che molti cardinali facevano parte della sua fazione e che uno di essi era un preferato. Se il Papa fosse morto, quindi, quello successivo sarebbe stato dalla sua parte.
Velocemente un suo generale preparò truppe e macchine d'assedio e nel 1115 scese da Firenze verso Roma. Nel 1116 egli attaccò l'armata papale appena fuori dalla città eterna, che, sconfitta, si ritirò all'interno delle mura. Roma venne cinta d'assedio e conquistata, provocando la morte del Papa, dei suoi generali e della maggior parte delle sue truppe. L'Italia era finalmente unita!!
In ogni caso il Duca Puccio si sentì generoso e al suo nuovo Papa donò l'Isola di Rodi, il quale spostò lì il suo potere temporale, abbandonando definitivamente la penisola nel 1122. In Italia non era rimasta traccia di alcun stato autonomo: la pensisola era finalmente riunita in un nuovo potentissimo regno: Il Regno d'Italia.

Ringrazio Eraclio per il consiglio e mi scuso col forum, visto che ho fatto un po' di casino perchè ho sbagliato pulsante. Scusate molto
22/02/2009 13:42
 
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di niente, ora però non preoccuparti più di scuse o ringraziamenti: ora sei il re di un potente stato nazionale quindi puoi decidere o di espanderti a tuo piacimento dove vuoi o di concentrarti sul dominio del mediterraneo



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22/02/2009 18:40
 
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Ottimo, hai preso anche Dalmazia e Corsica [SM=g27823]
Quindi a danno di chi ti espanderai adesso? Ungari, Francesi o Tedeschi?
22/02/2009 18:48
 
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Nobil cavalier il drado è tratto,
altri popoli aspettan il tuo passaggio,
dopo tutto questo bel atto,
la spada tua i nemici voglion d' assaggio,
attento però su qual paesaggio !

Jean de Avallon





22/02/2009 23:33
 
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L'occupazione della Francia meridionale
Il regno italico però, sebbene potente, non è immune dagli attacchi degli altri paesi che, vedendolo com una nuova minaccia, lo vogliono smembrare nuovamente. Infatta la Francia, nel 1125, blocca il porto di Ajaccio impedendo qualsiasi forma di commercio marittimo. A risposta di ciò il re d'Italia Puccio non manda alcuna flotta verso il porto corso, ma ne manda una che trasporta uno dei migliori eserciti europei a Marsiglia. Guidato da Soderino detto "Il Tirchio" l'esercito italiano attacca e occupa la più importante città francese. Dopo aver incassato la sconfitta, i francesi mandano un emissario chiedendo la pace. E la pace arriva, però il furbo Soderino riesce a convincere i francesi nel cedere Tolosa agli italiani.
La pace, tuttavia non dura a lungo. Un anno dopo i francesi ritornano alla carica e Soderinio marcia verso Bordeaux, che cade nel 1134. A Roma arriva una bolla papale che incita gli italiani a cessare le ostilità verso i francesi e, per non incorrere nelle ire del pontefice, il re Puccio decide di non attaccare altri possedimenti francesi. Tuttavia nello stesso anno i francesi attaccano Tolosa con numerose truppe.
Il capitano dei cavalieri feudali decrisse così la situazione:

"Ormai sono qui alle porte. Cavalieri nobili, feudali, balestrieri, lancieri, due catapulte e due baliste, un ariete e delle scale. Ormai è la nostra fine. I massi lanciati dalle catapulte sbattono fragorosamente sul muro di pietra della cittadella.
Finalmente! I nostri grandi balestrieri genovesi stanno cominciando a tirare su quei maledetti francesi! Stranamente ora le catapulte hanno smesso di lanciare. Vorrei tanto sapere cosa diavolo sta accadendo dietro a quelle mura...
Oddio! Sento i balestrieri che ci chiamano! Dicono che stanno arrivando i cavalieri nobili con le scale. Ordino ai miei uomini di salire per le scale e di raggiungere quel tratto di muro. Incredibile! Sono a centinaia! Come diavolo possiamo batterli ?!
La fanteria pesante comincia a salire le scale, mentre l'ariete è giunta alle porte. Posso sentire i colpi sul ferro della saracinesca e le grida di quei soldati francesi che, come noi, non vedono l'ora di tornare a casa dalle proprie mogli e dalle proprie famiglie. No, non è ancora giunta la mia ora, ma è giunta lora di combattere.
"UOMINI!! ELIMINATELI APPENA SALGONO LE SCALE!!!"
Si! Siamo riusciti a sconfiggere la fanteria pesante francese che saliva le scale e ora dobbiamo dare una mano a quelli che difendono le porte della città. Quando siamo giunti alle porte c'erano soldati ovunque, grida, sangue dappertutto.
"FORZA!! SCHIACCIAMOLI!!!""

Quel giorno la guarnigione italiana subì 175 perdite, mentre i francesi 900. I 60 prigionieri vennero giustiziati e il resto dell'armata si dissolse.
La guerra italo - francese non era ancora finita...

Immagine della battaglia di Tolosa
[Modificato da EasyPlayer 22/02/2009 23:35]
23/02/2009 12:12
 
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L'Impero Italo - Francese
Nel 1135, dopo la vittoria eroica a Tolosa, gli italiani ottengono un'altra, importantissima, vittoria: la scomunica dei francesi. Ciò però non fu di alcun utilità visto che lo stesso anno il papa morì e sul trono di Pietro nè salì uno italiano. Un anno dopo il generale tristano si dirige verso Digione con una potente armata e nel 1138 egli assedia la città. Intanto Angers viene conquistata da Soderino e i francesi, ormai debolissimi cercano di far cessare le ostilità. Ogni trattato però viene respinto e tra il 1140 e il 1141 Bruges e Rheims vengono conquistate e le ultime città Francesi (Parigi e Rennes) vengono cinte d'assedio. Nel '42, nel tentativo di cacciare un piccola armata francese dai territori dalla Borgogna, una piccola spedizione miliziana viene sconfitta e i prigionieri trucidati dai francesi. Nello stesso anno i francesi a Rennes, per non morire di fame, attaccano l'armata italiana assediante che però, essendo superiore in tutti i campi, elimina il principe ereditario nemico e massacra suoi uomini. Nel 1144 anche Parigi cade e il re francese assieme alla città. La dinastia regnante franca era ora sconfitta e, con l'acquisto di Metz dai Danesi, il re Cataldo Il Grezzo, successore di Giorgio (deceduto nel '43), diventa, oltre che a Re d'Italia, anche Re di Francia. Ma i danesi, forti di un vasto e potente regno, guardano ora con invidia i territori del nuovo impero Italo - Francese e la guerra, appena finita, era destinata a solcare nuovamente le terre del nuovo impero.

L'Impero Italo - Francese
23/02/2009 12:17
 
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Hai fagocitato la Francia? [SM=g27831]
23/02/2009 12:57
 
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E' già... Dopotutto erano troppo fastidiosi...
23/02/2009 13:32
 
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chiamalo solo impero italiano, italo-francese vuol dire che dai qualche importanza al loro paese [SM=x535719]

comunque, adesso qualcosa di bello puoi farlo: ricrea l'impero romano nei suoi confini cioè fino a reno e danubio e in africa...



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23/02/2009 13:53
 
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Come mai Zagabria non è in mano a nessuno?
23/02/2009 14:34
 
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Complimenti, sarebbe bello ricreare l' impero ma attento alle rivolte civili, agli Inglesi, ai Polacchi (se non già distrutti dai Danesi), ai Tedeschi eperchè no ai Danesi !!!





23/02/2009 20:41
 
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La fine dell'Impero?
Nel 1146 l'Europa era divisa in enormi campi di guerra totale: a ovest, nella penisola Iberica, i Portoghesi, gli Spagnoli e i Mori si contendevano il controllo di tutta l'Iberia, anche se, senza alcun dubbio, i favoriti erano i Portoghesi; a est sanguinosissime battaglie si scatenavano tra Turchia, Egitto e Bisanzio, la quale era stata cacciata dall'Europa con la conquista di Costantinopoli e la ribellione di Corinto; a nord est, invece, i Russi di Novgorod conquistavano, anche se lentamente, sempre più boschi, terre e steppe ai Polacchi; nell'Europa centrale la pace era garanita dalla potenza del ricchissimo impero italico, unione di Italia e Francia. Una pace che però era destinata a finire prima o poi. E ciò successe con il blocco di un porto dell'Italia da parte dei danesi. Velocemente l'Imperatore chiese al Papa di indirre una crociata su Arhus, richiesta che venne accettata. Presto le armate imperiali si mobilitarono, formando eserciti di soldati professionisti e crociati.
L'esercito crociato imperiale assediò nel 1148 Antwerp e nello stesso anno essa venne conquistata. L'altra armata dell'impero, partendo dall'Italia assediò Innsbruck (strappata dai danesi ai tedeschi poco tempo prima) e nel 1150 il castello austriaco venne conquistato, assieme alla metropoli danese di Francoforte.

Questa fù l'ultima informazione riguardante le conquiste dell'impero. Altre testimonianze non furono trovate e, anche se ciò è accaduto, esse sono state distrutte. Molti dicono che i danesi riuscirono a conquistare l'impero e a rismembrarlo nuovamente, altri affermano che gli stessi danesi, dopo aver preso l'impero, riuscirono a conquistare il mondo, altri ancora dicono che dopo la sconfitta dei danesi, l'impero rivolse il suo sguardo sull'Iberia e sui Balcani.
Forse la fine dell'impero era giunta... Forse...
23/02/2009 21:02
 
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ma questo che vuol dire? non finisci la cronaca perchè non ti va più o ti sei arreso proprio? perchè anch'io molto spesso lascio le cronache perchè non mi piace più quella fazione..



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