Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Bisanzio e la Vera Croce (Kingdoms vh/vh)

Ultimo Aggiornamento: 19/12/2008 09:38
19/11/2008 18:11
 
Email
 
Scheda Utente
 
Quota
OFFLINE
Post: 478
Registrato il: 10/02/2008
Città: ROMA
Età: 66
Sesso: Maschile
Barone
Manuele Comneno coltivava un progetto di rinascita dell’Impero Romano d’Oriente che richiedeva un’accurata pianificazione a lungo termine; fu per questo che, oltre a non lasciarsi coinvolgere dai nuovi dissidi fra regni cattolici e mussulmani – tutti usurpatori di terre Bizantine -, evitò anche ogni altra iniziativa militare prematura.
Per lunghi anni si limitò ad incoraggiare le iniziative mercantili, le vocazioni ecclesiastiche ed i talenti spionistici di alcuni ardimentosi, senza reclutare nemmeno un soldato; simultaneamente, vigilò sull’operato dell’esperta burocrazia imperiale, impegnata in una titanica opera di sviluppo delle province rimaste fedeli.
Fino al 1190, almeno in apparenza, non accadde nulla di più emozionante dell’inseguimento e successivo rogo di un empio nei dintorni di Smirne; ma sacerdoti e spie stavano raccogliendo preziose informazioni nelle regioni cadute sotto dominio turco o in mano a capi ribelli, ed una missione diplomatica aveva stipulato patti di alleanza con i cristiani di Antiochia e Gerusalemme, oltre ad avviare scambi commerciali con gli egiziani.
L’Imperatore aveva accettato di guidare un esercito verso Theodosiopolis, al solo scopo di incassare le somme promesse dai cortigiani che ne avevano reclamato la cattura, ma fu sul punto di rinunciare all’impresa per non irritare il Principato di Antiochia, evidentemente interessato alla medesima conquista. Avrebbe assediato quella città solo in caso di insuccesso degli alleati; evento che, con sua grande sorpresa, si verificò qualche anno dopo.
Le prime unità ad ingaggiare il nemico furono quelle della flotta che, a partire dal 1196, iniziarono il blocco continuativo di un paio di porti turchi sulla costa meridionale dell’Anatolia.
Lo scenario mutò radicalmente non appena si ebbe notizia del terribile sacco di Zara, ad opera di crociati veneziani; a scanso di ogni rischio, iniziò una gigantesca mobilitazione in difesa della capitale.
Quando tre eserciti di sedicenti guerrieri di Cristo posero le tende sotto le mura occidentali di Costantinopli, la città rigurgitava di truppe; oltre alla potentissima guarnigione, poteva contare sulle armate del Principe Stefanos e di Vasilios, già accampate sul lato opposto.
Gli stranieri non intraprendevano iniziative ostili, ma la loro inquietante presenza non poteva essere tollerata a lungo; fra l’altro, si era scoperto che avevano con sé svariate artiglierie con le quali, con abile colpo di mano, avrebbero potuto travolgere le difese cittadine prima che Stefanos e Vasilios fossero pronti a muovere.
Queste valutazioni indussero Stefanos a seguire un criterio di difesa preventiva: ingaggiò per primo i veneziani in una battaglia campale che avrebbe coinvolto circa settemila combattenti. Il principe aveva al suo comando una gran schiera di tiratori a cavallo, ed un piccolo nucleo di cavalleria pesante. Il tormento della pioggia di frecce indusse il consigliere Bonifacio ed i suoi cavalieri a caricare i tiratori, ma con scarso effetto perché quelli si dispersero continuando a scagliare; su questa cavalleria decimata si avventò quella del principe, mietendo la prima vittima illustre della giornata. Sopraggiunsero poi il Doge e Vasilios; lo scontro fu terribile, e caddero entrambi. Due eserciti veneziani erano già in rotta quando scese in campo il terzo, che si trovò a combattere contro forze soverchianti; patì perdite spaventose, ma il suo generale riuscì a salvarsi.
Appesantiti da catapulte e baliste, i crociati fuggirono verso ovest braccati da Stefanos che, in un secondo scontro, catturò il nuovo doge; il principe ebbe la tentazione di giustiziarlo sul campo, ma preferì incassare i quindicimila fiorini offertigli per riscatto. Era solo breve rinvio dell’esecuzione; gli scampati vennero nuovamente agganciati dai bizantini, e ciò segnò la fine della loro scellerata impresa.




Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum

..:: Design by -Shrike- ::..
Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 12:37. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com