L'impero seleucide, con la presa dell'Iran, si trovava ad amministrare e governare un vasto e solido impero. Tuttavia c'era di rendere stabili le frontiere e per farlo bisognava eliminare quattro scomodi nemici: gli Egizi, gli Armeni e ciò che restava delle città stato greche, ridotte a Pergamo e Rodi. Difesa brillantemente Artaxata dai tentativi di riconquista armena, un corpo militare seleucide con alla testa il trionfatore dei parti Aristarco il Grande, marciò su Phraaspa, città armena vitale per il controllo dell'Iran. In Asia Minore la situazione era ancora difficile a causa della resistenza impiegabile di Ancira, ciò che restava del regno del Ponto, e della città greca di Pergamo, che minacciava le città seleucidi di Alincarnasso e Sardi. Fortunatamente i buoni introiti(ca. 10000 denari ogni sei mesi), assicuravano ottimi finanziamenti bellici: la presa dell'Iran e l'avvicinarsi ai confini dell'India, introdusse due nuovi e possenti reparti per l'esercito seleucide, gli elefanti e i carri falcati. In Palestina la situazione era rimasta fluida, e le armate tolemaiche avevano occupato Palmira. A questo punto l'assedio egizio di Antiochia convinse il governo della città di Sidon a mandare un esercito contro Damasco per bloccare la forza eccessiva acquisita dai vicini ellenistici. Le truppe seleucidi presero la città senza troppe difficoltà e sterminarono gli abitanti saccheggiando l'insediamento: era la punizione per essersi sottomessi al potere del rivale.