La fazione più difficile a di M2tw

Shivos91, 3/1/2009 11:16 AM:

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Cioè, stiamo scherzando? I Tedeschi facili? Non c'è mica solo Milano, c'è anche Venezia e la Sicilia ad attaccarti per quella città neanche importantissima che è Bologna.
Il Papa con lo svolgersi della campagna ti sarà sempre meno amico, e una volta che hai risolto i problemi in Italia (sempre che le minacce di scomunica non ti fermino) ti devi curare di un attacco a sorpresa da parte di Danesi, Ungari, Polacchi o Francesi. E chi se ne frega se sono tuoi alleati, ti attaccano comunque ad un certo punto della campagna, neanche fosse storicamente avvenuto.

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Per quanto riguarda i Tedeschi , ti parlo riguardo alla mia esperienza, sono riuscito a conquistare gran parte dell'Europa continentale ed espandermi fino a Costantinopoli senza contare i possedimenti in terra santa. Ho trovato fondamentale mantenere ottimi rapporti con il papa e le fazioni a lui alleate : l'unico problema iniziale che ho avuto è stato riguardo alla sviluppo economico (sono veramente arretrati) e a qualche deficit ma tutte cose risoltesi in un paio di turni. La pressione che tu mi riferisci non l'ho avvertita e ho trovato la campagna con questa fazione davvero davvero facile al confronto con quelle che ho citato prima. Inoltre preferisco sempre fare alleanze matrimoniali che , non so se corrisponde al vero, ho trovato più solide delle altre. Una tecnica vincente è sbarazzarsi della Danimarca e Milano prima ancora di conquistare gli insediamenti ribelli.
Ciao

i bizantini per una serie di motivi:
-un'unità della milizia penose....
-posizione iniziale non felicissima soprattutto coi veneziani
-problemi religiosi a ogni conquista
-jihad continue su bisanzio
-economia iniziale da panico
-assenza unità con fucili o cannoni
-territori anatolici e azoviani minacciati a più riprese dalle varie orde
-dulcis in fondo non hanno possibilità nè di crociate nè di jihad

Comunque queste difficoltà sono dovute anche a canoni storici: l'Impero e Bisanzio hanno affrontato, dal 1080 in poi, periodi difficilissimi che hanno portato il primo ad indebolirsi a favore dei poteri locali tedeschi e italiani, e la seconda a ritrarsi continuamente fino a scomparire nel XV secolo
Viceversa, nazioni emergenti come Francia, Spagna e Inghilterra dopo l'Alto Medioevo hanno avuto vita ben più facile e sono arrivate al Rinascimento come nuove potenze del continente

beh anche questo è vero ma vale più per bizantini che per imperiali. l'impero come realtà politica miltare di un certo spessore ebbe uno dei suoi apici col barbarossa nel 1200 e continuò a prosperare fino a carlo V e alla guerra dei 30 anni che segnò la fine dell'unità miltare e politica tedesca fino a bismark

eagle327, 15/06/2009 11.36:

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beh anche questo è vero ma vale più per bizantini che per imperiali. l'impero come realtà politica miltare di un certo spessore ebbe uno dei suoi apici col barbarossa nel 1200 e continuò a prosperare fino a carlo V e alla guerra dei 30 anni che segnò la fine dell'unità miltare e politica tedesca fino a bismark

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Carlo V è stata una breve parentesi di orgoglio imperiale grazie all'acquisizione di metà Europa Occidentale e di tutte le colonie americane allora conosciute, ma anche lui ha fallito nel tentativo di ricostruire l'eredità di Carlo Magno (non essendo riuscito ad annettere la Francia)

L'Impero, dopo la morte di Federico II e le sconfitte a Benevento, Tagliacozzo e Campaldino, ha perso tutto il suo potere in Italia e non è più riuscito a gestire le piccole realtà tedesche, trasformandosi da stato unitario a debole confederazione. Bisanzio è rimasta unita fino alla fine, ma si è indebolita militarmente e territorialmente per colpa delle orde turche e del mancato supporto da parte del resto dell'Europa

ndes se vogliamo essere pignoli...non si tratta di una breve parentesi ma di un apice di sviluppo quello di carlo V. le guerre contro i turchi le ha fatte con gli eserciti imperiali non con quelli spagnoli. il barbarossa segna la fine dell'impero in italia ma in germania rimaneva saldo basti pensare all'armata da 70.000 uomini mobilitata per la terza crociata. la vera decadenza dell'esecito e del poter imperiale in tedeschia si ha con la riforma protestante che ne spezza l'unità religiosa e politica

Lutero avrà anche fatto il danno politicamente parlando, ma religiosamente era in buona fede. Nondimeno è assurdo attribuire a lui la fine del Primo Reich, era già in declino dal 1250 (il controllo sull'Italia, svanito in quegli anni, gli conferiva prestigio e ricchezze)

non ho mai dato la colpa a lutero(anche se è vero che la strada per l'inferno è lastricata di buone intenzioni) ma ciò non toglie che la riforma sia stata usata dai principi settentrionali per affrancarsi da un potere centrale "soffocante" e da roma. quindi please prima di mettermi parole che non ho detto in bocca pensaci 2 volte quanto alla situazione italiana del barbarossa concordo con te anche se bisogna sottolineare a rigor del vero che all'epoca i comuni italiani a parte alcune significative eccezioni erano tutt'altro che sviluppati

ho provato una nuova strategia vincente con i siciliani: con loro tutto dipende dai primi dieci turni, se li fai bene poi è tutta discesa.
entro il secondo turno alleanza col papa e prendere cagliari, ajaccio e durazzo, lasciar perdere Tunisi che non scappa. Al terzo turno alleanza matrimoniale con i tedeschi, ai quali inoltre si cede Durazzo più soldi in cambio di Bologna: questo rinvia i dissidi con i veneziani e da una città importante necessaria ai siciliani che ne sono privi. con l'esercito che lascia Durazzo si va direttamente a Bologna per proteggerla, mentre con ciò che rimane degli eserciti di Ajaccio e cagliari e le truppe mercenarie lasciate dai crucchi a bologna si punta su Firenze. A quel punto i milanesi attaccano per forza Ajaccio perchè non hanno sbocchi di espansione. Il papa ti frena, ottimo. se i milanesi non rispettano la tregua, scomunica. Nel frattempo ci si è barcamentati con difese all'ultimo uomo nelle città, costruendo infatti chiese anzichè eserciti, cosicchè alla scomunica milanese si ha sufficiente favore papale per chiedere una crociata su Milano, con le economiche truppe crociate. Poi Genova, e appena i Veneziani ti attaccano Venezia. con i dovuti accorgimenti, ti ritrovi padrone del ricchissimo norditalia (e del ben fortificato sud-italia) e privo di nemici, culo e camicia col papa. A quel punto ti fortifichi economicamente.
Poi è tutta discesa: prima l'Africa (per la quale nessuno ha da ridire e che fornisce splendide occasioni commerciali all'estremo sud, prive di concorrenti -inoltre la cavalleria pesante normanna è eccezionale contro i mori) poi tutte le città costiere sino a tornare a Genova, e sei padrone del mediterraneo. A quel punto sei bell'e invincibile.
Facilissimo!

detta così sembra facile... ma bologna è una città importante come hai convinto l'impero a cederla??? per un villaggio come durazzo poi......

beh, gli ho dato pure un bel 4000 fiorini più un tributo regolare e un'alleanza matrimoniale tra la mia principessa Matilda ed Henry erede di fazione tedesco. Ho dovuto difendermi con eserciti smilzi e sopportare passivi da capogiro, ma ne è valsa la pena, decisamente.

ah ecco.... volevo ben dire

prova....vedrai che non te ne pentirai. Io non ho trovato altri modi per creare un solido regno normanno come base per le future espansioni. patisci all'inizio, ma poi vai che è un piacere!

personalmente ho trovato un'altra strada che non implichi certe tue mosse...

e cioè? punti su bisanzio o sull'Africa?

manuele comneno, 22/06/2009 0.22:

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e cioè? punti su bisanzio o sull'Africa?

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bisanzio è un suicidio... l'africa è già meglio.... scusa tu hai bisogno di città per aumentare gli introiti.... ma dove sta scritto che non puoi convertire cagliari e tunisi in città? così sono anche poco esposte ad invasioni ed assedi al contrario di bologna....

La conversione di massa di castelli in città è qualcosa che mi ha sempre convinto poco. Gli eserciti non possono essere composti solo da truppe di città, e che Medio-evo è poi senza castelli?
Non a caso in BC hanno abrogato le possibilità di convertirli

eagle, l'idea non sarebbe malvagia, senonchè (a mio parere)...
1) ogni conversione fa perdere un "livello" all'insediamento, e soprattutto all'inizio, quando hai bisogno urgente di rafforzarti, può essere un problema.
2) cagliari, Ajaccio e Palermo sono basi militari estremamente strategiche, se non hai tanti, soldi, per muover guerra a tutto il mediterraneo: basta specializzare ognuna di loro in un tipo di unità: io in genere faccio Palermo fanteria, Cagliari arcieri, Ajaccio Cavalleria, così non devi spendere un sacco di soldi ad attrezzarle tutte, ma basta una buona flotta che le colleghi, e in due turni hai un esercito potentissimo pronto ad andare ovunque.

A me piace invece la conversione...quando hai conquistato tutto il conquistabile intorno ad una fortezza o cittadella, conviene convertirla: ormai non serve più come centro d'addestramento, ed è talmente sviluppato come insediamento che anche convertendolo ne vien fuori qualcosa di molto redditizio.
personalmente, non farei mai il contrario

risposta per shivos. per le truppe da castello ti rimane palermo il castello più avanzato all'inizio del gioco(quello che diventa per primo forezza anche). io uso quello per produrre eserciti d'attacco e nelle città ci metto solo le truppe esenti dal mantenimento e se e solo se sono di confine con nemici bellicosi aumento la guarnigione.
risposta per manuele
1)se hai bisogno di rafforzarti vuol dire che hai gestito male le risorse ho hai commesso errori strategici non irrilevanti. io passo sempre i primi 20 25 turni in tranquillità senza dichiarare guerra a nessuno e riesco benissimo a convertire quegli insediamenti in città senza problemi di sicurezza. quando poi entro in guerra cerco di farlo con un memico alla volta e di chiudere in fretta i conti con lui anche con la pace(favorevole a me ovviamente) con tributi o cessioni di regini periferiche.... e poi alleanze a go go con tutti.... così almeno per un pò ho introiti extra da trattati d'alleanze e assicurazione di copertura di determinate zone almeno finchè l'ia non decide di tradirmi
2)invece di tre castelli ognuno con la sua specializzazione perchè non tenere solo palermo(per le ragioni sopra citate) e convertire gli altri in città?così elimini il problema della flotta(a mio avviso il più grande spreco di soldi mai visto:quando hai bisogno di un'unità di trasporto la recluti e poi a sbarco concluso la congedi;io tengo al massimo 1 o 2 navi se ho trasporti frequenti da fare... se no neanche le costruisco)

dipende dal livello di difficoltà a cui giochi...ai livelli più difficili, se aspetti venti turni per espanderti, quando lo fai ti trovi di fronte avversari invincibili, e poi a me non è mai capitato coi normanni di poter prosperare tanto a lungo senza attacchi milanesi o moreschi!
Tenere la sola PAlermo come centro di reclutamento riduce in parte i costi, ma rende più lunga la produzione di armate e anche il loro spostamento, è infatti lontana dalle zone "calde" milanesi...
comunque ho provato la tua strategia: isole città e da Palermo parto per l'Africa sino a Granada...militarmente facile, ma anche lì sino a marrakhes (o come si scrive) solo castelli, e tener buone le città moresche(con convesioni di massa o grandi infrastrutture) richiede molti soldi...quando li finisco mi invadono i milanesi edè poi molto difficile far loro fronte, con gli eserciti lontanissimi!