Cronache di guerra: Russi

Correva l'anno 1.080 d.C. e in Russia regnava il Granduca Yesevolod; costui aveva un sogno: condurre il suo popolo ad uno splendore culturale e politico che nel passato, in Europa, fu opera solo di Roma e Costantinopoli. Ma la Russia era ancora un piccolo stato disorganizzato; molti conflitti e differenze dividevano ancora il popolo da Novgord a Mosca; era lo stesso popolo eppure la lotta era feroce; occorreva riunire il popolo con il ferro e con il sangue affinche potesse, una volta compatto, partire alla presa dell'Europa; ma l'età avanzata, non gli lasciava intravedere le cose con chiarezza; fu così che cercò di trasmettere il suo sogno al suo primogenito e successore, il principe Vladimir.
Il Granduca iniziò così il rafforzamento delle province occidentali: inviò i suoi 2 figli a conquistare Riga, Vilnius e Smolensky e la principessa Antonina in missione diplomatica in Polonia, mentre egli stesso si recò a Helsinki, dove viveva una ristretta comunità di ribelli Norreni, i più fieri e brutali guerrieri che si affacciavano sul Baltico. Le vittorie russe sui vicini si susseguirono e la missione della bella principessa andò in porto, dopo la Polonia, anche l'Ungheria e l'Impero si allearono con la Russia, che ora attendeva l'attacco di una fazione contro l'altra per potersi ben districare per colpire su un nuovo fronte la vecchia alleata (che bastardo che sono )