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Regime?

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2008 15:48
04/08/2008 14:49
 
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A me sembra che la cultura sia cambiata in peggio....
Mio padre mi ha insegnato i valori di Onestà, Dignità, Merito, Rispetto. Tutte cose che poi ho visto calpestate in continuazione e chi dovrebbe darci l'esempio per primo (i nostri governanti), ce lo dà decisamente pessimo da anni!
Dicono che il governo rispetta i Cittadini, ma io non sono daccordo, se questa fosse davvero l'Italia cambierei stato. Semmai i Cittadini riflettono il Governo, non vedo come possa essere il contrario. Con una classe dirigente onesta, i disonesti farebbero una brutta fine!
Ancora credo nei valori che mi hanno insegnato, e ancora spero che ridiventino importanti (ormai non lo sono più).

E io non mi farei mai "corrompere al sistema". Probabilmente mi ucciderebbero prima.

Non serve partire da quello che c'è di buono, è ora di evidenziare forte quello che è marcio e lavorare su quello, ormai non è più possibile tollerare, basta.....non conta la classe politica, conta che si comincino a fare fatti concreti per restituire credibilità, legalità e dignità, al nostro paese, e bisogna cominciare dal Parlamento! Altrimenti non potrà mai cambiare niente.

Ogni persona, anche solo "sospettata" di un crimine, dovrebbe sentirsi "indegna" di rappresentare i cittadini. Noi invece abbiamo addirittura dei condannati in Parlamento......gente che se non cacci via a pedate nel sedere non mollerà mai il suo posto!
Vanno eliminati tutti al più presto.

Con un Parlamento pulito si potrà cominciare a ragionare di valori. Per ora è impossibile, possiamo solo sopravvivere e tirare avanti. E lavorare perchè questo Parlamento diventi pulito.
Qui è tutto ribaltato, i Politici dovrebbero educare e formare i Cittadini, e stiamo arrivando a fare il contrario......sono i primi passi per una rivoluzione o una dittatura.

Brutus





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04/08/2008 17:18
 
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sono completamente d'accordo con Brutus, purtroppo non tutti hanno gli stessi valori e a volte sembra sciocco anche solo tentare di perseguirli o di nominarli. la classe politica di oggi va eliminata, questo è certo ma per poterlo fare le strade sono 2 come hai detto tu: rivolta armata e sangue per le strade o dittatura: uno di quei bei personaggi che ci governano decide di prendersi tutto il potere per sè e manda a quel paese tutti gli altri; in entrambi i casi occorre un colpo di stato; la prima via è sicuramente più sanguinosa della seconda; ma non mi sembrano 2 buona vie da perseguire; anche perchè non so mica chi andrà poi a sedersi su quelle poltrone.....



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05/08/2008 12:44
 
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Bella anche questa info.... [SM=x535695]

it.youtube.com/watch?v=VhCIz0oG_hU

Brutus





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05/08/2008 18:11
 
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In questo modo si alimenta solo l'odio,il fanatismo e l'imposizione violenta di un regime (o ideologia,che è lo stesso) nè più nè meno di quello che denunciate.
Possibile che davvero non si riesca più a capire che quello che conta è l'attenzione alla singola persona e non l'attacco generico e indiscriminato al "male" (sempre esterno a sè tra l'altro...)?!
Si fa di più (come esperienza personale) sostenendo chi è in difficoltà in maniera concreta (esperienza del banco alimentare,doposcuola ai bambini,ricerca di lavoro per disoccupati) - e non facendo "beneficienza" per metterci il cuore in pace - che con tutte le rivoluzioni o dittature.Tra l'altro il primo aiuto è a sè stessi,ad essere più uomini,ed è qualcosa che tutti,compatibilmente coi propri impegni,possono fare!
Col vostro ragionamento non c'è speranza per nessuno:pretendete la società dei giusti,ma ve ne rendete conto che non esiste una roba del genere?E' un'aberrazione!Certo,determinate cose sono inammissibili,soprattutto in politica,e vanno condannate,ma è meglio la correzione del torto o l'eliminazione feroce dell'"impuro"?Non credo che se aveste un amico che ha sbagliato gli voltereste le spalle da un momento all'altro!
Prima di prendere posizione come paladini della giustizia senza macchia nè paura,cerchiamo di fare i conti con la realtà!
Dico tutto ciò senza alcuno scopo polemico,anzi sono lieto che le posizioni vengano fuori,ma solo per fare chiarezza.Se qualcuno si è sentito offeso mi scuso in anticipo...

PS: consiglio la lettura di 1984 di Orwell e Il padrone del mondo di Benson
[Modificato da Il Cavaliere Verde 05/08/2008 18:13]



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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
05/08/2008 21:28
 
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disse...
Disse Paolo Borsellino, poco prima di essere licenziato dalla vita, 'che la magistratura ha giustamente un raggio limitato di competenza, in pratica può intervenire là dove si venisse ad accertare l'ombra di un reato, tramite giudizi su fatti penali ed amministrativi.'

Oltre quello non può, e non deve.

Ora chi deve sorperire alla giusta mancanza della magistratura?

Ma come può adesso la magistrature sorperire all'accertamento dell' ombre di reato là dove è stata depredata delle forze finanziarie e strutturali?

In sintesi la magistratura è un organo utizzato per curare/repprimere, sapete cosa mi dice il medico...
[Modificato da Undercasted 05/08/2008 21:29]



çççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççç


"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

Memento Capaci, Via D'Amelio.
Memento le parole di persone che non ho conosciuto.
05/08/2008 23:17
 
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La magistratura è giusto che rimanga al suo posto:il suo compito non è prevenire,altrimenti sì che saremmo in regime pieno (vedi Germania nazista,URSS ecc.)!
Prevenire è compito di ognuno,non dobbiamo aspettare sempre l'intervento delle istituzioni perchè è fisiologico che abbiano un limite.Inoltre,come ho già detto,è una questione di educazione,e francamente la "cultura di Stato" o il "culto dello Stato" mi fanno rabbrividire solo a pensarci...



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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
06/08/2008 09:18
 
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appunto per questo non bisogna dare colpe alla magistratura; il suo compito è quello di applicare la legge, non di verificare se questa sia giusta o sbagliata, quello è compito dei vari interpreti che vi si possono opporre attraverso l'obiezione alla legge stessa; le leggi le fanno i politici, perciò i magistrati sono solo i loro burattini e loro compito è quello di fare ciò che viene stabilito dagli altri, che facendo le cose per i loro interessi, rendono ancora più gravoso il compito dei magistrati

in un certo senso erano meglio le leggi dei popoli antichi redatte da organi che erano politici e magistrali insieme e avevano il consenso dei cittadini i quali erano pronti a morire per le proprie leggi perchè le sentivano proprie e le sentivano giuste



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06/08/2008 09:35
 
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Re:
Mashiminu, 06/08/2008 9.18:

appunto per questo non bisogna dare colpe alla magistratura; il suo compito è quello di applicare la legge, non di verificare se questa sia giusta o sbagliata, quello è compito dei vari interpreti che vi si possono opporre attraverso l'obiezione alla legge stessa; le leggi le fanno i politici, perciò i magistrati sono solo i loro burattini e loro compito è quello di fare ciò che viene stabilito dagli altri, che facendo le cose per i loro interessi, rendono ancora più gravoso il compito dei magistrati

in un certo senso erano meglio le leggi dei popoli antichi redatte da organi che erano politici e magistrali insieme e avevano il consenso dei cittadini i quali erano pronti a morire per le proprie leggi perchè le sentivano proprie e le sentivano giuste





I magistrati però capiscono quando viene lesa la struttura della magistratura, capiscono quando gli si vuole legare a mille vincoli. Chi vuol far qualcosa è detto matto [SM=x535702] ' i giudici sono proprio matti, chi fa quel lavoro è fisiologicamente matto' il presidente del consiglio.



çççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççççç


"Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

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06/08/2008 09:46
 
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E invece no,i magistrati non sono semplici applicatori della legge ciechi e sottomessi:ancora una volta questa è una visione da regime totalitario!
Ci vuole responsabilità,ma con la consapevolezza di non fare questo mestiere per "ripulire la società",bensì per rendere un servizio,mettendosi a disposizione del bene comune:in questa prospettiva le cose cambiano.
Io,con quello che faccio,ho ogni giorno a che fare con giudici e PM e vi assicuro che i "giustizialisti" sono sempre qelli più incazzati e arroganti.Tantissimi sono brave persone,consapevoli del loro compito e dei loro limiti:sono quelli che si ritengono i soli onesti e depositari della giustizia che mi fanno paura perchè quando giudicano non vedono di fronte a sè una persona,ma un misero rifiuto umano da estirpare e confinare lontano dai "puri".

PS:sono d'accordo per le leggi degli antichi,ma lì i re erano coscienti del loro compito di servitori del popolo sottomessi ad una legge superiore a quella umana.Oggi la prospettiva è cambiata,ma in tutto il mondo,non solo in Italia,è una conseguenza della mentalità moderna...
[Modificato da Il Cavaliere Verde 06/08/2008 09:49]



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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
06/08/2008 12:12
 
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per quanto riguarda la prima parte in teoria dovrebbe essere come hai detto tu cavaliere; e c'è ogni tanto qualcuno che alza la testa e dice gli errori che il sistema non dovrebbe fare; però la prima cosa che ti insegnhano a giurisprudenza è che la giustizia non ha nulla a che fare con lle leggi, che non si rifanno più a pietas e umanitas

per quanto riguarda la seconda parte: si infatti io parlavo della mentalità moderna non dell'Italia parlando della differenza con l'antichità

comunque lo ripeto l'Italia non è una democrazia è considerata dagli altri stati uno stato semi-libero; quindi il totalitarismo c'è ancora; e l'impotenza della magistratura lo delinea perfettamente; come tu dici si sentono incazzati neri, perchè consci dei propri limiti causati dai politi [SM=x535696]



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06/08/2008 18:02
 
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per quanto riguarda la prima parte in teoria dovrebbe essere come hai detto tu cavaliere; e c'è ogni tanto qualcuno che alza la testa e dice gli errori che il sistema non dovrebbe fare; però la prima cosa che ti insegnhano a giurisprudenza è che la giustizia non ha nulla a che fare con lle leggi, che non si rifanno più a pietas e umanitas


Ma a giurisprudenza ti insegnano anche che il primo vero interprete delle leggi è proprio il giudice!La formazione dei magistrati non si basa (o almeno non dovrebbe) sulla conoscenza sterile della legge,ma proprio sulle diverse soluzioni che il singolo caso concreto presenta.
All'ingiustizia della legge sopperiscono strumenti quali la questione di legittimità costituzionale,il doppio grado di giudizio (cattiva applicazione) e proprio l'applicazione concreta che di certe norme è stata fatta (ti consiglio di informarti sull'argomento non solo in materia penale,ma anche civile e amministrativa,vedrai che lo studio si fa più interessante e concreto).
Per l'incazzatura ti parlavo di quelli che pensano di essere sempre nel giusto (a uno di questi a lezione ho provato a contestare una cazzata enorme che aveva detto e,per non ammettere che dell'argomento non sapeva niente,ha rigirato la frittata e rinviato alla lezione successiva a cui,naturalmente,non è venuto "perchè aveva già esaurito l'argomento"...per farti capire che tra i giudici c'è gente veramente piccina che si crede strumento di redenzione della società) e fanno il loro lavoro con risentimento verso gli altri.



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"Lasciate che i miei eserciti siano le rocce, gli alberi e i pennuti nel cielo", Carlo Magno
06/08/2008 18:15
 
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"Si fa di più (come esperienza personale) sostenendo chi è in difficoltà in maniera concreta (esperienza del banco alimentare,doposcuola ai bambini,ricerca di lavoro per disoccupati) - e non facendo "beneficienza" per metterci il cuore in pace - che con tutte le rivoluzioni o dittature."

Prova ad andare in qualche paese del terzo mondo per aiutare "concretamente" gli abitanti, e vedi cosa ti succede, ricordo una trasmissiione apposta su Radio24 di alcuni anni fa dove spiegavano come fosse impossibile un reale sviluppo, a causa delle ritorsioni su chi ci prova seriamente.
Io sto cercando nel mio piccolo di migliorare le cose, ma sono pessimista sul fatto che certe persone mollino "la poltrona" facilmente, molto pessimista.

Invece di "1984", trovo molto più appropriato "La Fattoria Degli Animali", sempre di Orwell.
In particolare c'è il passaggio in cui i Maiali (che in quel momento governano tutta la fattoria) modificano la prima regola della costituzione, da "gli animali sono tutti uguali" a "gli animali sono tutti uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri".........
Direi attualissimo.

Prova a legger qui a pagina 3 quello del 30/07

www.beppegrillo.it/magazine/archivio/lasettimana2008-0...

Dove spiega come si svolge adesso lo scambio di processi tra Schifani, Campanella e Travaglio.
Cosa facciamo, sosteniamo Travaglio? E tutti gli altri cittadini? Non si farebbe molto prima a sostenere solo Schifani con una bella corda?

Meglio che penso alle vacanze va, Terrore Docet [SM=x535694] ....... [SM=g27823]

Brutus





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06/08/2008 23:23
 
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Prova ad andare in qualche paese del terzo mondo per aiutare "concretamente" gli abitanti, e vedi cosa ti succede, ricordo una trasmissiione apposta su Radio24 di alcuni anni fa dove spiegavano come fosse impossibile un reale sviluppo, a causa delle ritorsioni su chi ci prova seriamente.


Solo tre notazioni:
1- Non mi piace parlare di queste cose per non sembrare uno che si vanta,ma la zona in cui ero è piazza Ingastone:chi conosce Palermo sa che è una delle zone più degradate.Non sono andato a comprarmi la piantina della ricerca sul cancro per sentirmi buono e poi sbattermene le balle tutto il resto dell'anno...
2- La prima carità (non "volontariato",mi sa di moralistico,quindi falso) è a chi ci sta accanto,poi se uno ha la possibilità ci può pure andare nel terzo mondo.Non penso che chi sta male accanto a noi valga meno solo perchè fai meno km...E se si cominciasse dai vicini non solo ci si renderebbe conto di quanto sia concreto (ora sì che ci vuole!) chi hai davanti(talvolta ti viene voglia anche di prenderlo a pugni),ma ti accorgi anche che il problema non è risolvere la fame e la miseria ma condividere la vita dell'altro che ha le tue stesse esigenze (intendo come uomo).Senza contare che si comincerebbe a cambiare qualcosa qui in Italia,dato che è questo il problema sollevato...
3- Pian piano ti accorgi (con stupore) che il mondo cambia non perchè i politici sono integerrimi o perchè l'organizzazione è perfetta,ma grazie alla gratuità che sperimenti nei tuoi confronti e che ti spalanca agli altri con tutte le tue energie.Non è la rabbia che cambia il mondo,quella ci serve solo a sperimentare la nostra limitatezza...

PS:Ottimo libro anche La fattoria degli animali,ma più in particolare in quelli che ho indicato si parla del tentativo (fallimentare) di costruire "una società talmente perfetta che sarà inutile anche essere buoni".Anzi alle letture per l'estate aggiungo Fahrenheit 451 di Bradbury

PPS:dimenticavo!Aiutare concretamente come dici tu è possibile anche lì nonostante le mille difficoltà.Ecco il link dell'AVSI,una associazione in cui lavorano miei amici (nel senso che li conosco sul serio)
[Modificato da Il Cavaliere Verde 06/08/2008 23:33]



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07/08/2008 08:21
 
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si è vero gli altri vanno aiutati, ma con metodo; non si può pensare di aiutare tutti; come hai ben sottolineato tu comprare una piantina per aiutare chi soffre di cancro è una cosa giusta, ma finche non c'è un approfittamento dei potenti di ciò; vorrei fare solo un esempio: se vi ricordate lo Tsunami (non so se si scrive così) di un paio di anni fa che ha fatto tutti quei danni; si poteva inviare un sms che costava un euro per aiutare quelle persone; in termini di denaro non veniva nulla eppure a casa mia si sono ridiutati tutti di inviarlo per principio: non è possibile che di un euro inviato solo 25 centesimi arrivavano a destinazione; che fine facevano il resto dei soldi; si perdevano per strada dentro le casse dello Stato Italiano e dello stato dove è successo il macello (che stato era???) e così accade sempre più spesso anche per altre cose; quell'altro imbecille di Prodi per "risanare l'economia" ha tagliato tutti i fondi di ricerca che qui in italia ha avuto una brusca frenata; pensa che le nostre spedizioni all'estero sono state richiamate dappertutto e molte persone hanno dovuto girarsi i pollici non potendo più fare il loro lavoro e poi si sono visti i risultati; altra corruzione e altri soldi dai politici incassati; si è vero dobbiamo muoverci tutti; ma se tu fai qualcosa che va bene e poi loro vedendoci il guadagno ti tagliano le gambe.....

P.S. per quanto riguarda l'altra discussione, si è vero i giudici non sono una semplice bocce della verità, perchè loro compito principale è la ricostruzione del processo e l'interpretazione; ilproblema è che sono limitati; e attraverso questo processo non è possibile raggiungere una giustizia certa o definitiva; sarà sempre un compromesso tra la giustizia e la legge che sono invece inconciliabili; pensate a leggi razziste o leggi sulla pena di morte; dire che sono sbagliate a priori è ipocrita; poichè ci sono sempre state eppure tutti i popoli concordano moralmente nel ritenerle sbagliate, ma non tutti coloro che le hanno se ne lamentano anzi a volte sono ben accette pur ritenendole moralmente sbagliate.....



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07/08/2008 13:22
 
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Concordo su quello che dici in pieno!Ma torno a dire che non deve essere lo Stato a sanare i problemi,semmai deve incentivare i privati a intervenire,deve essere un fatto di cultura,non imposto dall'alto!

DISCUSSIONE 2
E' proprio quello che dicevo prima:se si parte con la pretesa di "fare giustizia" si naufraga miseramente;se invece si ha l'umiltà di mettersi a servizio degli altri (anche di chi giudichi) la musica cambia...Anche perchè non diventi schiavo della norma scritta,ma è essa che diventa strumento (come dovrebbe essere)
Tra l'altro,sempre più spesso (a causa dei media o di non so che) si sente gente che nel chiedere giustizia in realtà sottintende vendetta.Non solo i familiari per i fatti di sangue,ma anche per altre cose (es."immigrati tutti in galera!" oppure "anche i ricchi piangano",cose del genere...):stiamo diventando un popolo di piagnoni e giustizieri della notte (sempre degli altri,è naturale...)
[Modificato da Il Cavaliere Verde 07/08/2008 13:27]



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Re:
Il Cavaliere Verde, 07/08/2008 13.22:

DISCUSSIONE 1
Concordo su quello che dici in pieno!Ma torno a dire che non deve essere lo Stato a sanare i problemi,semmai deve incentivare i privati a intervenire,deve essere un fatto di cultura,non imposto dall'alto!

DISCUSSIONE 2
E' proprio quello che dicevo prima:se si parte con la pretesa di "fare giustizia" si naufraga miseramente;se invece si ha l'umiltà di mettersi a servizio degli altri (anche di chi giudichi) la musica cambia...Anche perchè non diventi schiavo della norma scritta,ma è essa che diventa strumento (come dovrebbe essere)
Tra l'altro,sempre più spesso (a causa dei media o di non so che) si sente gente che nel chiedere giustizia in realtà sottintende vendetta.Non solo i familiari per i fatti di sangue,ma anche per altre cose (es."immigrati tutti in galera!" oppure "anche i ricchi piangano",cose del genere...):stiamo diventando un popolo di piagnoni e giustizieri della notte (sempre degli altri,è naturale...)




[SM=g27811] quoto tutto e aggiungo; è proprio vero quel detto che dice: "si sta ore e ore a parlare solo delle cose di cui sono tutti d'accordo" [SM=g27823]

P.S. non dico che lo Stato debba intervenire; dico che non deve ostacolare chi lo fa ma deve incentivarli; il cui compito dello Stato è solo quello di mantenere la gente sotto controllo e assicurargli protezione e rispetto;

eliminare la povertà o la fame nel mondo, tutte cose utopistiche, poichè bisogna scalare una maontagna senza fine che fa, però, aumentare il valore di chi persegue un tale obiettivo questo spetta a un privato; anche se il suo compito è mirato e circoscritto e non potrebbe che essere così e senza eccedere; chi porta valori Occidentali o cristiani in terre che non appartengono a mio parere non aiutano nessuno, creano solo diffidenze tra la gente locale e questa è l'ultima cosa di cui hanno bisogno; quella gente è assimilabile ai razzisti, perchè non vanno ad aiutare, vanno ad imporre il proprio pensiero perchè lo ritengono migliore e questo è peggio ancora dell'indifferenza



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