Repressione nello Stato di Myanmar

Di seguito il testo dell'appello di Amnesty International riguardante la repressione violenta da parte della dittatura al governo da oltre quarant'anni nell'ex Birmania (ora Myanmar)
Per quello che può valere il mio parere, ritengo sacrosanti i diritti dei cittadini a manifestare (in forma assolutamente non violenta) e ho firmato l'appello.

Oggetto: Diritti umani in pericolo in Myanmar. Diffondi l'appello di Amnesty
International!

Cara amica, caro amico,

a Myanmar è in atto una violenta repressione delle manifestazioni
pacifiche, che si stanno svolgendo in tutto il paese da oltre un mese.
Il 25 settembre circa 300 persone sono state arrestate durante le proteste
e tre monaci sono stati uccisi: uno da un colpo d´arma da fuoco
e gli altri due a seguito di un pestaggio. Il giorno dopo vi sono state
altre vittime, e almeno un giornalista è rimasto ucciso.
Fonti non ufficiali hanno fatto sapere ad Amnesty International che oltre
50 monaci sono rimasti feriti.

Le ultime notizie ricevute da Amnesty International in queste ore non sono
incoraggianti. Numerosi raid da parte della polizia stanno avendo
luogo in queste ore nei monasteri buddisti di Yangon e in altre città del
paese, non si conosce ancora il numero preciso dei monaci arrestati
e delle persone rimaste ferite.

Per scongiurare il ripetersi del bagno di sangue del 1988, quando furono
uccise circa 3000 persone, Amnesty International ha lanciato un appello
alle autorità di Myanmar chiedendo loro di mettere fine alle repressioni
contro i dimostranti pacifici e garantire il rispetto del diritto di
manifestazione.

ANCHE TU PUOI FARE QUALCOSA DI IMPORTANTE!

FIRMA L'APPELLO ON-LINE A QUESTO INDIRIZZO:
www.amnesty.it/appelli/azioni_urgenti/Myanmar

Firmato

paese bellissimo, gente stupenda, regime terribile.
Mi ricordo quando ci sono andato (12 anni fa) eravamo acompaganti da una guida che a sua volta era controllata...che cmq ci traduceva le scritte che campeggiavano sui muri e che in perfetto stile "grande fratello" (di orwelliana memoria, non quello di canile 5...) ammonivano i cittadini con frasi tipo "la democrazia è un pericolo" "il lavoro è l'unico bene per il popolo" ecc.ecc.

"La guerra è pace
La verità è schiavitù
L'ignoranza è forza"


Sempre attuale purtroppo....