Master&Commander - Primo Comando

In questi cinque giorni di vacanza ho letto ben 4 libri dando sfogo alla mia voglia repressa di leggere, frustrata durante l'anno.

Uno di questi libri è stato Primo Comando di Patrick O'Brian, consigliatomi da Master-Traiano
Che dire...IMMENSO!
E' il primo libro di una serie di 14 (15? luka?), che raccontano le gesta del Capitano Aubray e del suo amico medico. Io non credo di avere parole per raccontare ciò che ho provato leggendolo.
Avete presente il film? Bene, il film è una specie di riassunto di quanto accade nella serie di libri di O'Brian, ad esempio in Primo Comando sono presenti alcuni degli avvenimenti descritti nel film, come l'uomo a cui viene scoperchiato il cranio ed a cui viene applicata una moneta, oppure quando viene chiesto ad un allievo ufficiale di andare a "comandare" il vascello fantoccio per ingannare il nemico nella nebbia.

Il linguaggio è piuttosto complesso, l'autore si era leggerissimamente documentato prima di partire a scrivere per cui la lettura inizialmente lascia un attimo interdetti per tutti i termini marinari che vengono usati, ma dopo poco si fa l'abitudine, ed anche se non si conoscono a menadito tutti i vocaboli, si riesce comunque a capire il senso.
Io ho divorato il libro praticamente in quasi due giorni, full time mode. E ne sono rimasto davvero colpito.
Viene raccontato l'incontro fra Jack il Fortunato (e spiega perchè viene chiamato così ) e Stephen, viene approfondita benissimo la figura dei due protagonisti, cosa che nel film, per forza di cose, viene solo abbozzata.
E poi c'è tutto il contorno della vita marinara dell'epoca che viene spiegata nei dettagli, ed è semplicemente una goduria per la vista. Nel film non viene approfondito ad esempio il fatto che si andasse per "prede" e non approfondisce più di tanto le differenze di classi fra navi, che nel libro sono fondamentali, tanto da farti chiedere, appena viene avvistata vela, se si tratti di una fregata da 74 cannoni, di un brigantino o di cos'altro.

Insomma...io parto col secondo volume appena posso...ed intanto consiglio a tutti la lettura. A tutti coloro a cui è piaciuto Master&Commander...questo è il vero Master&Commander

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Un altro libro che ho letto si intitolava Million Dollar Baby...il film mi era piaciuto ed ho detto "perchè no"
In realtà ciò a cui mi sono trovato di fronte è una serie di racconti brevi dedicati al mondo della boxe.
Qui il link
www.garzantilibri.it/default.php?page=visu_libro&CPID=1653
Beh...million dollar baby è UGUALE al film, Clint Eastwood ha fatto un lavoro di tutto rispetto, mantenendosi davvero fedele alla storia narrata nel libro.
Quello che mi ha colpito è che probabilmente è la storia meno bella del libro . Le storie sono tutte bellissime, narrate da chi la boxe sembra averla davvero vissuta, ed ognuna di loro ti prende davvero tantissimo.
Consigliato davvero a tutti.
Qui la recensione:

"A volte la letteratura riesce a descrivere un angolo del mondo con tanta passione da trasformare quella realtà in metafora dell’intera condizione umana. F.X. Toole ha saputo raccontare le piccole epopee della boxe con toccante autenticità: è attento alla verità dei dettagli e scolpisce con forza personaggi che s’imprimono nella memoria con le loro ambizioni, le loro debolezze e i loro tic.
In Un’aria da scimmia un disincantato «fermasangue» si ritrova in Messico nell’angolo di Hoolie, pugile con il carattere spigoloso e tagli che sanguinano troppo. L’ebreo nero rievoca la rovinosa sconfitta e l’umiliazione del manager Reggie Valentine Love e del suo pugile, cittadini di seconda classe ad Atlantic City. La ragazzina da un milione di dollari è il dramma di Maggie Fitzgerald, che voleva salire sul ring, e del suo attempato allenatore, Frankie Dunn. Combattere a Philly e Acqua ghiacciata testimoniano i sogni di gloria e di riscatto di due ragazzi alle prese con la dura realtà del ghetto. Lo sfidante è l’appassionata testimonianza del rapporto che si crea tra un allenatore e il suo pugile.
Toole sa tutto di quello che succede sul ring, dove il pugile è solo con l’avversario e il proprio dolore. Sa anche quello che succede tutt’intorno, prima e dopo il match. Soprattutto, ha scoperto che intorno al ring si respira una straordinaria magia: la magia delle storie di vita, in cui si specchiano tutta la forza e la miseria dell’essere umano quando non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare. "

In particolare Un’aria da scimmia l'ho trovato bellissimo