Importanza di una Politica Culturale

vorrei conoscere le vostre opinioni sull'importanza di una politica culturale in Medieval Total War II. la profondità, anche diplomatica, del titolo consente, infatti, di riuscire a raggiungere una serie di obiettivi: mi riferisco alla costruzione di cattedrali, allo sviluppo di gilde teologiche, alla massiccia ordinazione di sacerdoti e cose di questo genere. al di là della possibilità di ascendere nella scala del collegio cardinalizio, e quindi di ottenere l'importante favore papale, garantisce anche un livello notevole di felicità presso la popolazione, ovvero la possibilità di mantenere elevato il prelievo. inoltre, le potenze straniere si guarderebbero bene dall'attaccare una fazione che vanta cinque o sei cardinali in collegio e, magari, un papa di stessa nazionalità. questa politica potrebbe precedere uno sviluppo massiccio di armate, da cui invece dipenderebbe una dannosa ipertrofia economica e il blocco della produzione o della crescita demografica. e rappresenta, oltretutto, un'ottima preparazione all'invasione dell'Urbe. un mezzo importante potrebbe essere quello di addottrinare al massimo le regioni che si posseggono, lasciando totalmente prive di luoghi di culto due o tre province lontane dal cuore pulsante del regno o dell'impero: questo favorirebbe lo sviluppo di eresia e stregoneria. a quel punto non resta altro da fare che inviarvi missionari per far fare loro piazza pulita, e accresce la devozione di ognuno. o magari mandarli in terra musulmana, soprattutto antiochia e gerusalemme, dove gli eretici non mancano mai. fatemi sapere la vostra. ciao!

Sicuramente fare come dici tu ti facilita le cose pero posso dirti che per l'ai i rapporti di alleanze o di neutralita sono pressocche non presi in considerazione. Cio significa che se tu anche cerchi di non inimicarti i cristiani e fai l'uomo pio prima o poi finisce che altri cristiani ti attaccano alleati neutrali o in guerra che siano, in una scelta totalmente random. Questo porta te a difenderti e a contrattaccare e li il papa ti chiede di cessare le ostilita. Se non le cessi perdi il suo favore, se le cessi pero in pratica ti devi sorbire assedi di altri cattolici senza reagire. In pratica nel corso di una campagna se vuoi espanderti prima o poi verrai scomunicato. E' anche vero che come dici tu se hai seimila cardinali eleggono sempre papi tuoi e se hai 500 abbazie anche se meriteresti la scomunica finisce che nn ti scomunicano. Quindi ti posso dire che si anche per me è importante la politica culturale ma relativamente, alla fine si vince dando mazzate.

Concordo in larga parte con Hannibal: i limiti più grossi in ambito culturale e diplomatico sono a parer mio rappresentati dall'AI che gestisce la condotta delle altre Fazioni (i Papisti in testa).

Ho comunque notato che, non di rado, quando attacchi una Fazione cattolica con cui sei già in guerra e il Papa ti ordina di "cessare lo spargimento di sangue fra fratelli cristiani", se gli dai retta al turno successivo è la stessa Fazione a riattaccarti (e a venire contestualmente scomunicata).

Peraltro io ho grandissime difficoltà con la mia "reputazione": per quanto cerchi di comportarmi in modo corretto e di rispettare gli accordi presi con altre Fazioni, a lungo andare mi ritrovo sempre una reputazione assai poco affidabile.

infatti io dicevo importanza di una politica culturale per prepararsi il terreno ad una politica di conquista senza troppi fastidi. in ogni caso, ho l'impressione che la stima papale sia inversamente proporzionale alla quantità di regioni controllate e alla vicinanza alla città di Roma. per quanto mi riguarda, ultimamente sono caduto in discredito presso la santa sede per una serie di motivi tra cui l'abbandono di una crociata, un attacco ai francesi scomunicati e improvvisamente riammessi nella cattolicità e un timido accenno di aggressione ai danesi. nonostante abbia tentato di correre ai ripari, mentre la mia influenza a roma calava (complice la morte a breve distanza di tre cardinali) quella delle altre fazioni aumentava; credo che questo consenta ad esse di aggredirmi senza perciò provocare risentimenti nel papa, sicchè ora mi trovo in guerra a ovest con francesi e inglesi, a nord con i danesi, a est con polacchi e magiari. e tutte questi regni (esclusi i francesi), godono di ottima stima, nè il papa muove un dito contro di loro. non riesco più a stipulare tregue o alleanze e l'impero è pieno di spie assassini e armate di briganti. penso che l'unica soluzione si trasferire tutte le truppe ai confini e ignorare le minacce del papa muovendo guerra su tutti e cinque i fronti. tra l'altro ho avuto un calo economico incredibile e qualche saccheggio mi farebbe bene. altrimenti non mi resta che invadere roma, ma non so cosa potrebbe succedere poi...

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Scritto da: Antonio II Piccolomini 23/07/2007 16.30
infatti io dicevo importanza di una politica culturale per prepararsi il terreno ad una politica di conquista senza troppi fastidi. in ogni caso, ho l'impressione che la stima papale sia inversamente proporzionale alla quantità di regioni controllate e alla vicinanza alla città di Roma. per quanto mi riguarda, ultimamente sono caduto in discredito presso la santa sede per una serie di motivi tra cui l'abbandono di una crociata, un attacco ai francesi scomunicati e improvvisamente riammessi nella cattolicità e un timido accenno di aggressione ai danesi. nonostante abbia tentato di correre ai ripari, mentre la mia influenza a roma calava (complice la morte a breve distanza di tre cardinali) quella delle altre fazioni aumentava; credo che questo consenta ad esse di aggredirmi senza perciò provocare risentimenti nel papa, sicchè ora mi trovo in guerra a ovest con francesi e inglesi, a nord con i danesi, a est con polacchi e magiari. e tutte questi regni (esclusi i francesi), godono di ottima stima, nè il papa muove un dito contro di loro. non riesco più a stipulare tregue o alleanze e l'impero è pieno di spie assassini e armate di briganti. penso che l'unica soluzione si trasferire tutte le truppe ai confini e ignorare le minacce del papa muovendo guerra su tutti e cinque i fronti. tra l'altro ho avuto un calo economico incredibile e qualche saccheggio mi farebbe bene. altrimenti non mi resta che invadere roma, ma non so cosa potrebbe succedere poi...

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Un'idea malsana che mi è venuta in mente leggendo la tua situazione: avresti la possibilità di addestrare un paio di buoni assassini e spedirli poi nei pressi di Roma oppure a far visita ai Cardinali delle altre Fazioni?..

si buona idea...ma comunque devo liberarmi delle armate nemiche. la guerra dei trent'anni è arrivata con quattro secoli di anticipo eheheh

non sarà facile assassinare papi e cardinali se non hai qualche assassino esperto e non so se hai il tempo per addestrarne... prova ad ingraziarti il papa donando ai papisti gli insediamenti che saccheggi o a far loro qualsiasi altro dono (fiorini, informazioni geografiche ecc.). in ogni caso attento alla scomunica, non è affatto piacevole: i tuoi rapporti diplomatici sarebbero fortemente influenzati (gli altri sovrani saranno restii ad accettare le tue trattative) potresti venire attaccato da altri stati con cui ancora non sei in guerra (dato che, privo della difesa del papa, saresti una facile preda)e soprattutto le tue città avranno una percentuale di scontento crescente (a partire dal 20%) che potrebbe costringerti ad abbassare le tasse (impoverendoti) o a mantenere costose guarnigioni per prevenire disordini (impoverendoti ancora di più).
potresti comprare la pace da uno dei tuoi nemici meno accaniti con una sostanziosa offerta in fiorini oppure limitarti a difenderti aspettando che il papa se la prenda con i tuoi aggressori...


per quello che riguarda lo sviluppo economico/culturale, ovviamente ha i suoi enormi vantaggi (parli con un sovrano illuminato ) ma purtroppo quei bruti che vivono ai tuoi confini non ti lasceranno mai abbastanza in pace da potertici dedicare... bisognerebbe mantenere una giusta via di mezzo tra caserme e cattedrali

[Modificato da _Jimmy__ 24/07/2007 0.12]

[Modificato da _Jimmy__ 24/07/2007 0.15]

purtroppo il grosso numero di armate unito ad un basso prelievo fiscale obbligato da condizioni emotive malsane all'interno delle province (massimamente dipendenti dalla mia situazione religiosa vacillante) mi impediscono di addestrare assassini, fare doni in fiorini o comprare la pace. L'unica soluzione che trovo è conquistare gli insediamenti che sto già assediando (Rheims, Magdeburgo e Praga) e usare i soldi del saccheggio per organizzare un'armata tra Palermo e Napoli e invadere Roma. Voi che dite?

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Voi che dite?

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Potresti adottare la "cavalcata" per reperire forti somme di denaro da impiegare utilmente contro obiettivi primari (es.: Roma ) e, contemporaneamente, indebolire finanziariamente i nemici.

Prova...

Potresti provare a donare al papa i territori conquistati (e saccheggiati) con la cavalcata (come suggeriva Darimar) ed evitare di marciare su Roma... non so se è poi così una buona idea (anche se parlo senza conoscere, non avendolo mai fatto)

Purtroppo vista la poca cognizione dell'IA, è impossibile definire piacevole usare la diplomazia. Anzi, molte volte io propongo affari vantaggiosissimi ai popoli che non voglio annientare, tipo Vassallaggio, ma mi rispondono che mai metterebbero fine alla loro libertà per me. Il fatto che la loro ultima provincia abbia un'armata che la stia per annientare senza problemi non fa la differenza. Se io volessi annichilire tutte le potenze in vassalli minori, come si faceva, anche là con molte difficoltà, in Medieval vecchio, sarebbe meglio. Ma là lo si faceva per evitare le rivolte lealiste. Confinavi gli spagnoli nella Navarra, gli Inglesi in Scozia (il massimo della cattiveria ), i Francesi in Bretagna, i tedeschi in Svizzera e così via. Tutti vassalli, magari in una provincia che tu gli avevi conquistato poco prima, depredandola fino alla morte. Ma qui non è fattibile. Fanno pochissimo il vassallaggio.