la tattica dei tercios spagnoli (o dei lanzichenecchi tedeschi)
essendo i tartari prevalentemente eserciti di cavalieri / arcieri, molto mobili, occorre:
1 TATTICA DEI TERCIOS SPAGNOLI
- disporre di picchieri nelle prime linee (tercios, lanzi..., svizzeri, ...) e sulle ali
- archibugieri o moschettieri (meglio) dietro, protetti... con una portata di tiro equivalente o superiore agli archi mongoli
- la tattica è statica, difensiva... aspettare che attachino. Se riesci a difendere le ali (ali lunghe) e i cavalieri non aggirano la formazione (tieni un paio di unità di picchieri dietro per ogni evenienza), le cariche di cavalleria persino della "guardia del Khan" (che mandano a gambe all'aria i più corazzati cavalieri appiedati) si infrangono ripetutamente contro il muro di lance fino ad estinguersi da sole. La debole fanteria tartara o mongola non ce la fa. Dunque su 20 unità 13 picchieri / 7 moschettieri.
- attenzione, i picchieri in formazione sono lenti: occorre prevedere per tempo tentativi di aggiramento sulle ali.
2 TATTICA DEGLI ARCIERI INGLESI
- se, come gli inglesi, non si dispongono di picchieri, occorre utilizzare una particolare formazione degli arcieri d'elite (che però costano cari, più cari dei tercios e dei lanzichenecchi): yeomen o lunghi del seguito
- tattica statica, due linee di arcieri dietro ai pali, con ali protette nello stesso modo, ronconieri pesanti per proteggere la retroguardia e ovunque le linee sembrano cedere: funziona... la cavalleria tartara e mongola carica con piacere gli arcieri, ma si infrange contro i pali, inoltre gli arcieri non impegnati in combattimento sono vermanete mortali a distanza ravvicinata.
DOVE FALLISCONO TRUPPE DI FATERIA PIU' PESANTE, I LEGGERI PICCHIERI E ARCIERI HANNO LA MEGLIO SULLA MOBILE CAVALLERIA TARTARA.