Beh per esempio propio nel raffronto con il citato Flags of our fathers ( a proposito sta per uscire la seconda parte di questo bellissimo progetto di C. Eastwood: "Letters from Iwo Jima")Jarhead ne esce malissimo (personalissima opinione). A differenza di Flags qui il regista la mette giù semplice. Tratteggia appena i lati del carattere dei protagonisti ma si ferma li.
Come già detto da Ussaro, non si spara un colpo in tutto il film: è proprio questa la chiave di tutto. Un gruppo di ragazzi selezionati e allenati secondo le regole ferree dei Marines, indottrinati allo scopo di far il maggior danno al nemico, istruiti per uccidere (Born to be kill), catapultati in un ambiente ostile, che sperano di vivere l'esperienza di guerra in prima linea, uccidendo quanti più nemici possibile, che non tirano un colpo se non sui cammelli di una carovana di beduini(e lo si capisce solamente da quanto so incazzati i beduini).
Prima brina, oggi, per il guerriero che tante volte si è indurito al suono della spada sfoderata.
Non importa cadere.
Prima di tutto. Prima di tutti.
È proprio del fior di ciliegio cadere nobilmente
RICORDATEVI DI SHOGUN