L'ARMATA NEL DESERTO di Arrigo Petacco

Uno stupendo libro sulle eroiche gesta dei soldati italiani durante tutto l'arco della campagna d'africa.
Ottime pagine inedite sul famoso congegno "ultra".
Una riflessione attenta e pungente sulla suprema astuzia di rommel e sulla boriosità e bassa lega di molti generali italiani.
Ed un grande rimpianto per come le cose sarebbero potute andare... dando agli eroi d'italia il giudizio della storia che meritavano e che invece non hanno avuto.

VOTO 9

ps errore.. si chiama l'armata nel deserto.. e non del deserto

[Modificato da KnightWilliam 27/12/2004 18.56]

Onore a tutti e in particolare a mio nonno uno dei sette della folgore ad essere ritornato dall'africa seppure avesse dovuto subire di tutto durante quella guerra....


AVE KAT.

mio nonno... che ora mi vede dalla tomba si fece 6 mesi in africa..

e fu catturato nel primo assedio di tobruk.. inizio del '41.

si fece 6 anni e mezzo di prigionia in India.

gli inglesi lo rimandarono in italia nel 1948.

Il titolo puoi modificarlo tu stesso, con il link "modifica" in basso a sx della pagina

Mio nonno ha passato gran parte della guerra in una prigione inglese in Etiopia.

Eravamo tutti laggiù a guerreggiare :)

mio nonno si fece 7 anni di guerra, 3 come soldato e 4 come prigioniero

Azz siete tutti figli di prigionieri mio nonno faceva il telegrafista (anche se non mastica bene l'taliano ), ma non parla mai della guerra.
Onore all'Italia e agli Italiani di 50 anni fa, una delle milgiori ultime generazioni (stendo un velo pietoso su quelle di adesso)

..ka Prima di guerra Mondiale.
Era bersagliere.
Purtroppo quando era in vita io avevo circa 8/9 anni e non capivo na mazza di neinte.
Non gli parlai mai di queste cose che adesso invece mi ci terrebbero incollato per ore.
Nella seconda dovette scappare in Argentina perchè, inseguito da una Squadraccia che voleva fargli bere l'olio di ricino, arrampicatosi su un muro, si voltò e con una tegola ruppe le dite con le quali era attaccato, al fascista che lo stava inseguendo.
Lo avrebbero ammazzato se fosse tornato.

azz bello sto post, dove si parla di questi "grandi" ragazzi italiani...
mio nonno si è fatto albania, grecia e operazione barbarossa, con una breda in spalla....
gente d'altri tempi... conoscevano veramente la vita, la sofferenza.. mentre ora ci sono le generazioni x...
se continuo mi bannano a vita...
lasciam stare, e onore agli eroi.

Il mio, dopo le vicende della prima Mondiale (che aveva vissuto molto giovane), nella Seconda scappava sempre....
Devo credo a questo il fatto di essermelo goduto vivo, se non fosse scappato dalla Russia, non credo ne sarebbe tornato.....

Brutus

mio nonno era emigrato in america per lavorare in miniera per mantenere mia nonna, e quando tornava dall'america per vedere la famiglia gli facevano bere olio di ricino, perke' lavorava in america. poi e' morto poco prima della guerra per silicosi, e mia nonna si e' fatta la guerraosservandola da uno sperduto paesino della sila calabrese. Onore Agli Eroi D'italia che oltre alla lontanaza dalla patria si son dovuti sorbire schifose vendette.

Di mio nonno non so molto, ero piccolo quando mi raccontava della guerra.
So che era Maresciallo in Etiopia e che si è battuto con tenacia contro gli Inglesi, con poco successo.
Si è salvato dai campi di prigionia improvvisandosi operaio utile alle fabbriche inglesi, quando nei campi di prigionia inglesi si schiattava che era una bellezza. Mi faceva vedere una grossa cicatrice sulla schiena provocata da un'asciata inglese e due nervi di due dita della mano sinistra tranciati da un colpo dato con la base del fucile.
L'hanno quindi portato in Inghilterra a lavorare, da dove ha visto la fine della guerra, per poi tornare a casa con tutti gli onori.
Ho ancora delle sue foto col fez ed altre varie, laggiù in Africa.