00 04/10/2008 14:00
80 anni fa Papa Stefano II incoronava il Kiraly (re) Istvan (Stefano) I re d'Ungheria
Ma dopo la sua morte nel 1038, i pagani slavi ripresero il potere.
Ora, nel 1080, dopo l'ascesa al trono di un suo erede, Stefano II, il regno Magiaro, limitato alla sola città di Budapest e alla fortezza di Bran, è giusto che riprenda il posto che gli spetta in Europa Centro-orientale. I Balcani, i Carpazi, la Boemia e l'Ucraina sono sotto il controllo dei deboli ribelli Slavi, e il Regno non avrà difficoltà ad assoggetarli.
Avere come unica fonte di sostentamento la capitale Budapest causerà in breve una crisi economica che potrà essere scongiurata solo con l'acquisizione di nuove città
Il Kiraly non perde un momento e già nel 1082 volge i suoi soldati in Romania e in Boemia, onde occupare Praga e Budapest. Al comando dell'armata boema vi è il re in persona, in Romania viene invece inviato il figlio Ladislav. Le due città non contano di forti apparati militari e vengono sconfitte con poche perdite.
Subito viene avviato un processo di sviluppo delle risorse economiche per coprire le spese militari. La direttiva ora si volge verso il Sud, Sofia e Zagabria

Nel contempo, il Kiraly a Praga fissa le sue direttive di politica estera:
-alleanza col Kaiser, le fazioni italiche e le nazioni occidentali
-Espansione verso est e sud, cercando di ottenere uno sbocco sul mediterraneo
-Diffidenza verso Russia, Polonia e Impero Bizantino, onde conquistare uno sbocco sul Baltico, la penisola greca e l'accesso alle sterminate steppe degli antenati del popolo ungaro

Nel 1092 i Balcani erano già dominati in buona parte dalla nuova potenza orientale, il futuro Impero Ungaro