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La mossa di Nicea.

Strappata Nicea ai Bizantini, durante la sua marcia verso Antiochia, l'armata crociata del Principe di Polonia si trovò impossibilitata ad uscirne, perchè subito assediata da una forte armata di quelli.

Va detto che, per il fragile regno di Polonia, il sacco di quella bella città era ben più vitale del successo della crociata; si era anche messo in conto il possibile malcontento degli armati, pensando che eventuali defezioni avrebbero potuto esser facilmente colmate spendendo parte dell'immenso bottino. Non si era previsto, però, di dover subire questo assedio, e di dover assistere senza rimedio ad una vera e propria ondata di diserzioni.

Ai Polacchi non restavano che alcuni gruppi di fanatici religiosi ed una modesta forza di cavalleria, quando di lì a poco i Bizantini decisero di romper gli indugi ed iniziare l'assalto con larga superiorità di forze.

Il Principe valutò che le sue truppe non fossero in grado di reggere alcuna posizione, se non per breve tempo; per questo, scartate le usuali tattiche di difesa dei bastioni o del centro cittadino, si risolse ad un tentativo disperato.

Quella specie di fanteria venne schierata come muro umano dietro al cancello che sarebbe stato inevitabilmente schiantato; il Principe e gli altri armati a cavallo si sfilarono per una curiosa postierla laterale (la prima di questo tipo che vedessero) sita poco oltre l'angolo del settore minacciato.

Quando i bizantini fecero massa per sfondare la miserevole folla di pezzenti che gli sbarrava il passo, ricevettero possente carica di cavalleria da tergo, e l'effetto fu superiore ad ogni apettativa; molti caddero al primo impatto, tantissimi si scoraggiarono e fuggirono il campo, il loro imperatore venne diarcionato e preso.

Pochi minuti di zuffa furibonda avean smentito l'esito infausto da tutti preannunciato.

[Modificato da Bertavianus 03/06/2008 23:28]