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Nella terra delle Esperidi
"La guerra è il pittore della morte" - Generale Bizantino

Introduzione
Storicamente, nel 1081, Roberto il Guiscardo con una banda di 15000 soldati riuscì a sconfiggere a Durazzo il più quotato esercito bizantino del nuovo sovrano, Alessio I Comneno. Richiamato in italia, suo figlio Boemondo fu sconfitto perdendo tutte le aquisizioni del padre; nella realtà storica c'è anche da tenere conto che, 10 anni prima, l'ultimo rimasuglio di governo Bizantino in italia fu proprio sottratto da Roberto d'Altavilla, con la conquista di Bari.

Giovanni I Comneno: le guerre d'Italia
Giovanni Comneno, salito al trono dopo la morte del padre, aveva già associato al trono il primo conquistatore di Creta, Costantino Argyros. La morte di lui e la continua fuori uscita di valenti generali e collaboratori, portò un'abbondanza di risorse umane da investire. Ma prima delle nuove assegnazioni politiche, rimaneva da eliminare la minaccia veneziana, che incombeva sui confini dell'Epiro. Mavros Argyros, figlio del defunto Costantino, si diresse a Ragusa e dopo aver battuto un esercito campale, assediò la fortezza di Ragusa, riuscendola a conquistare e resistendo agli assalti di due armate veneziane. La presa del territorio dalmato, portò ad un allargamento dell'influenza Bizantina sull'Adriatico, con il controllo dei porti orientali. Mentre ormai l'egeo era solo ed esclusivamente Greco, bisognava rendere sicure le frontiere occidentali e, dato il lato scoperto ad occidente sul mare, anche rendere sicure le acque adriatiche.
Fu cosi che Annastasio Iasites e Nicolao di Pouggion alla testa di due distinte armate, sbarcarono sulle coste pugliesi. Annastasio, con un esercito di mercenari occidentali, marciò verso la sguarnita Napoli e dopo averla assediata, ne assaltò le mura, conquistandola al termine di una battaglia estenuante. Nicolao Pouggion, alla testa dell'armata imperiale, composta da soldati greci e dai tre reggimenti di guardia Varangiana, il fiore all'occhielo della forza militare bizantina, riuscì a conquistare palermo, battendo la guarnigione di Palermo e l'armata di soccorso dell'esercito siciliano. La conquista della fortezza siciliana, fu la riconquista dei territori che Basilio II, in italia, aveva quando era al potere. La creazione del Tema di Napoli e del catepanato di Sicilia erano il coronamento della politica restauratrice di Alessio I, per lo meno in occidente.Ma la situazione tesa creatasi dopo la Crociata, comportò uno scontro tra impero bizantino e i due assi portanti dell'occidente. La guerra contro impero germanico e papato fu uno scontro non iniziato dai bizantini. Ma si rivelò utile: le flotte bizantine d'oriente stanarono le flotte tedesche, distruggendone le imbarcazioni. Il blocco del mar di Marmara non fu sfondato.
Il conquistatore di Ragusa, Mavros Argyros, sbarcò in italia e con un armata di mercenari Italici e fanteria greca, assediò e conquistò Bologna, unica città italiana appartenente ai tedeschi. In contemporanea, mentre le flotte pontificie venivano respinte e le armate papali sotto Napoli venivano cacciate, Mavros, con un giovane comandate, prese l'isolata Firenze, allargandosi in toscana. Il territorio sotto controllo Bizantino era ormai esteso a tutta la penisola al di sotto il po, eccetto la Liguria e Roma. Con la presa di Firenze e l'elevazione di rango di Bologna a Capitale d'occidente, rinasceva, dopo più di cinqucento anni circa, l'Esarcato d'Italia.

La riorganizzazione interna e la forza Bizantina
Le guerre in Italia avevano dato il chiaro segnale: Venezia, dopo anni di scontri, decise di chiedere la tregua. Giovanni non andò di certo per il sottile: la Serenissima, che era diventata indipendete poco più di due secoli prima, fu di nuovo sotto l'egida di Costantinopoli, come vassalla. I Siciliani, messi a mal partito, chiesero una tregua. Giovanni non volle infierire su un nemico che poteva rivelarsi utile nel controllo dei Musulmani in africa e accettà la tregua con un trattato commerciale a suggellare il patto.
Sempre sul fronte diplomatico, lo straordinario potere che aveva il Basileus gli concesse di trattare e mettere a tacere i tedeschi: il vassallaggio non era possibile, ma la tregua sancì la fine del conflitto. L'invasione Mongola, che investì i turchi,sanci un avvicinamento con la casata Comnena, con un patto difensivo in funzione anti Mongola. Ci furono contatti con Polacchi e Francesi. I magiari, un tempo alleati, ruppero l'alleanza. Ma la rete di alleanze rimase salda: la forza Bizantina era enorme anche se, non si riuscì ad evitare la guerra su due fronti, come era nel destino di ogni imperatore Greco. Ma il pericolo di una guerra senza quartiere con le armate superstiti della crociata, sembrava essere cessato.

Familiari - Blocco 2
Nicea (metropoli), Tema degli Opsiciani - Imperatore Giovanni, Basileus, Komes di Nicea
Smirne (grande Città), Tema di Tracia - Myristikos Stratioco, Strategos di Tracia
Rodi (città), Tema dei Cibireotti superiore - Alessio di Krisis, Duce di Rodi
Iraklion (grande città), Tema dei Cibireotti inferiore - Alessio di Puoggion, Duce di Creta
Nicosia (fortezza), Catepanato di Cipro - Kyriakos Botaneiates, Catepano di Cipro

Costantinopoli (capitale), Tema di Tracia - Rossos di Zavarnikea, Prefectus Urbi di Costantinopoli

Napoli (grande città), Tema di Napoli (circoscrizione) - Attanasio Iasites, Duce di Napoli
Bologna (città), Tema di Longobardia - Mavros Argyros (erede al trono), Duce di Bologna, Esarca d'Italia
Firenze (città), Tema d'Etruria - Trifyllios di Neakitou, Despota di Firenze
Palermo (cittadella), Catepanato di Sicilia - Nicolao di Pouggion, Catepano di Sicilia

Ragusa (fortezza), Catepanato di Dalmazia - Xenos Metochites, Catepanato di Dalmazia
Corinto (cittadella), Catepanato del Peloponneso - Tobromeros di Pouggion, Catepano del Peloponneso
Tessalonica (metropoli), Tema di Macedonia - Xenos il Bello, Strategos di Macedonia
Sofia (cittadella), Catepanato di Paristrion - Stefano Kaloudes, Catepano di Bulgaria
Durazzo (fortezza), Catepanato di Epiro -

Isacco Comneno: Gran Domestikos d'occidente (Comandante in capo forze occidentali)
Andronico Comneno: Gran Domestikos d'oriente (comandante in capo forze orientali)
Giovanni Comneno: Generalissimo dei Balcani (Comandante in capo delle forze Balcaniche)

Imbert di Kastrion
Modesto di Osdravikin
Loumbertos Comneno
Foteinos Stratioco
Giovanni Comneno
Vlasios Zerbos

La riorganizzazione politica lasciava fuori 6 personaggi preminenti...Roma e Genova erano appetibili, ma mancava la Cappadocia per poter rendere effettiva la ricostruzione dell'impero del grande Basilio II Bulgarotocno.

Che fo adesso? Continuo a mazzulare gli italici, metto a ferro e fuoco l'ungheria (che non è messa male) oppure do uno sguardo ad oriente?