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L'impero greco - il governo dell'aristocrazia militare

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    Kaiser-Guelf
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    00 03/10/2009 15:32
    Parte 1
    Med2 Kingdom. Diff campagna: media. Diff. battaglie: difficile

    "Basileus Basileon, Basileuon Basileuonton" (motto degl'imperatori Bizantini)

    Introduzione
    Anno del signore 1080. Molte cose eran cambiate nella cosidetta Pars Orientalis dopo la morte di Basilio II il Bulgarotocno, avvenuta mezzo secolo prima. L'impero, affidato all'aristocrazia della capitale, fatta da uomini ambiziosi ma poco giudiziosi, subì una forte flessione: i conflitti interni, tra fazioni della burocrazia della capitale, non fecero altro che accentuare la debolezza creatasi dopo la morte dell'ultimo Macedone. La crisi culminò con la disastrosa sconfitta di Manziterk, nel 1071, con il tradimento di Andronico Ducas ai danni dell'imperatore Romano Diogene. I Ducas rimasero al potere fino al 1080, quando Alessio Comnemo sovvertì l'ordine delle cose, facendo abdicare l'ultimo Ducas e venendo nominato Imperatore.

    Il regno del Basileus Alessio Comnemo il Costruttore
    Il Comnemo, con già associato al trono suo figlio Giovanni, aveva 45 anni quando assunse la porpora imperiale. L'impero non versava di certo nelle condizioni migliori: a parte Costantinopoli, che nonostante le devastazioni dell'anno precedente, conservava uno splendore impareggiabile, con le sue grandi mura, l'estensione territoriale era ridotta molto in Asia: il territorio di Smirne, che un tempo era il Tema di Tracia, era indipendente e le condizioni post-Manziterk gravavano ancora sulle casse statali, che poco più di mezzo secolo prima, quando Basilio moriva, stipavano d'oro e ricchezze. Ma anche in Europa le cose non brillavano: l'antico Tema del Paristrion, che aveva come centro Sofia, aveva accolto i ribelli Bulgari e si era staccato dall'impero; idem la regione dell'Epiro, dove i contadini-soldato (stratioti) avevano approfittato delle divisioni della capitale per staccarsi dall'autorità imperiale. Creta era in mano dei Veneziani e Rodi si era staccata dallo stato. Bisognava insomma ristabilere l'autorità imperiale un pò ovunque: se Basilio avesse visto ciò che era successo dopo la sua morte, non avrebbe tollerato gli sprechi della burocrazia statale. Alessio quindi non volle perdere tempo: prima che i Turchi si muovessero verso Smirne e gli Ungari si muovessero dai Carpazi verso sud, varcando il Danubio, avrebbe ristabilito l'autorità greca la dove DOVEVA esserci. I due imperatori, Alessio e suo figlio Giovanni (John), con due armate distinte marciarono rispettivamente da Costantinopoli e Nicea e, nel giro di due stagioni furono sotto le mura dei due primi obbiettivi imperiali: Sofia e Smirne. L'assedio dei due castelli ebbe esito positivo: il Comnemo di slancio l'assaltò e riusci ad espugnarlo. Giovanni fu più prudente e attese la prima sortita della guarnigione per conquistare l'insediamento. Vincitori su entrambi i fronti, di comune accordo riorganizzarono l'impero: Alessio ufficializzò la creazione del Tema di Tessalonica che abbracciava Macedonia, Tessaglia e Attica, del Tema di Paristrion la regione al di sotto del Danubio, il Tema di Morea nel Peloponneso e il Tema di Tracia che corrispondeva a Costantinopoli e la sua regione. Giovanni invece, riorganizzò l'Asia Minore Bizantina in due grandi temi: il Tema degli Ottimani, con Nicea città di riferimento e il nuovo Tema dei Tracia, con Smirne città di rifermento. Cipro, il territorio più isolato dall'impero, fu ordinato a modo di esarcato: l'Esarcato di Nicosia, che presto avrebbe avuto il suo governatore, fu soggetto ad un intensa attività edilizia, come capitava in quasi tutto l'impero. Giovanni Comnemo, armatosi di mercenari analotici e armeni, sbarcò sulle spiagge di Rodi, assediandone il castello. Caduta la città, Giovanni rimase sei mesi sull'isola per riorganizzarla nel Tema dei Cibireotti, con Rodi città di riferimento.
    E mentre l'impero si rafforzava nelle posizioni, la popolazione cresceva, le ricchezze e la produttività aumentarono. Con i Turchi impegnati con gli Armeni, Alessio Comnemo dette per concluse le condizioni di Manziterk: i Turchi avevano approfittato della debolezza imperiale per aumentare la loro estensione territoriale, appropriandosi di territori in più; al tempo, la guerra civile e l'umiliazione subita avevano costretto l'impero a piegare la testa e starsene zitto. Ma la rinnovata energia che si stava venendo a creare, aveva scoraggiato la Crociata su Antiochia e quindi il passaggio obbligato sull'impero Bizantino e costretto i Turchi ad una timida protesta. Maturò anche Andronico, il fratello minore di Giovanni che fu spedito a Smirne per amministrare i territori del Tema di Tracia. Giovanni rientrava in Macedonia e con un armata ad assediare Durazzo.

    Alessio ormai è vicino ai 60 anni. La ricostruzione dell'impero è iniziata. Alessio I Il Costruttore sa di avere in Giovanni e Andronico due figli valenti; se Dio lo vorrà, sarà il figlio a vendicare Manziterk, com'era nei suoi desideri. Come sarà il futuro dell'impero greco? La dinastia militare dei Comnemi regnerà e porterà l'impero ai fasti di cinquanta anni prima? L'eredità di Basilio II pesa sulle spalle dei Comnemi, per cancellare un'oscuro recente passato e ritornare ai tempi in cui, il Macedone, col ferro e la saggezza, aveva riportato Costantinopoli il centro dell'intero mondo Medievale.



    (due cose: 1. come postare le immagini? insomma gli screen shot! come realizzarli e dove andarli a prendere anche. 2. I nomi dei familiari li metterò in una risposta a parte la prossima volta, assieme alle immagini. I nomi dei temi sono reali... per informazioni utili sull'introduzione, con fatti realmente accaduti, consiglio la lettura di Storia dell'impero Bizantino, di G. Ostrogorsky)
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    EasyPlayer
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    00 04/10/2009 11:53
    Se usi Fraps, che è un programma, mettendolo ridotto a icona mentre giochi puoi fare quanti screenshot vuoi premendo F10 (comunque il tutto è personalizzabile dentro il programma) e trovanto le immagini in C:/Fraps. Altrimenti, mentre giochi, premi il tasto "Stamp" sulla tastiera, solitamente in alto a destra rispetto al tasto "BACK" (che usi per cancellare) e in alto a sinistra rispetto "Bloc. Num." (almeno la mia tastiera è fatta così). Dopo aver premuto "Stamp" esci dal gioco, apri "Paint" dentro la cartella "Tutti i programmi/Accessori", clicca su "Modifica" e fai "Incolla". Cinque secondi dopo il tuo computer esploderà.






    [SM=x535719]

    Complimenti per la cronaca [SM=x535693] ; spero che tu riesca a riscreare l'Impero Romano, perchè io con i veneziani sembro proprio destinato a fallire. Nemici troppo potenti? No, un BUG!!! [SM=x535699]
    [Modificato da EasyPlayer 04/10/2009 11:55]
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    Kaiser-Guelf
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    00 04/10/2009 13:13
    L'impero romano lo vedo di difficile realizzazione. Grazie per i complimenti cmq e anche per le info [SM=x535719] [SM=g27811]
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    Kaiser-Guelf
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    00 09/10/2009 14:54
    La morte di Alessio I e il primo regno di Giovanni Comnemo
    All'età di 63 anni, si spense nel palazzo di Costantinopoli l'imperatore Alessio I il costruttore. L'associato al trono e erede designato Giovanni, salì al potere, incoronato dal patriarca di Costantinopoli in estate. La situazione in cui l'impero era stato lasciato dal padre era solida e ciò lasciava presagire un periodo di pace e di continuo assestamento e rafforzamento interno. Salito al trono, sull'onda riformatrice intrapresa dal padre, Giovanni intraprese opere di rafforzamento edilizio e logistico dell'impero, riformando anche l'organizzazione tamatica, cambiandone alcuni nomi e/o il rango:
    * il Tema di Paristrion divenne il Catepanato di Bulgaria
    * il Tema di Morea fu elevato a Catepanato, comandato da un Duce con ampi poteri militari.
    * il Tema degli Ottimati divenne il Tema degli Opsiciani
    * il Tema di Tessalonica divenne il Tema di Macedonia, facendo riferimento agli antichi confini del regno macedone di Filippo II e Alessandro III

    La politica riformatrice portò alla formazione di una flotta da guerra che controllasse e pattugliasse l'egeo. La costruzione del porto però comportò l'attacco via mare dei Veneziani, che bloccarono il porto. Era Guerra! L'imperatore Giovanni, confidando nel sistema tematico potè continuare a riformare e sviluppare la partis orientis dell'impero. Isacco Comnemo, fratello minore dell'imperatore, ebbe il comando generale del Catepanato di Bulgaria e l'esercito campale posto nella fortezza di Sofia. Dei tre scontri coll'armata della Senerissima, comandata dal doge in persona, l'ultimo scontro fruttò una disfatta dell'armata veneta: il Doge e uno dei figli, compresi anche duecento soldati, furono catturati e Isacco chiese il riscatto del capo della repubblica; 14.000 fiorini furono versati nelle casse statali e fu concesso ai prigionieri liberati di poter abbandonare le terre bulgare. Mentre sul continente l'impero stava sulla difensiva, per evitare di disperdere le forze e allungare le linee di rifornimento, nell'egeo, tre armate sbarcarono sull'isola di Creta: Costantino Argyros, nominato erede e co-imperatore ne assunse il comando e dopo aver respinto l'imboscata di uno dei Selvo, attaccò e superò di slancio le fortificazione di Irakion, conquistandola. Fu cosi istituto, dopo l'occupazione, il secondo Tema dei Cibirreoti, cche poi fu unito al Tema preesistente, riunendo Rodi e Creta in un unico apparato e dando loro funzioni esclusivamente marittime ed economiche.

    La situazione in oriente invece, con Antiochia investita dalla Crociata che iniziava ad attraversare i balcani e il regno turco che iniziava a farsi minaccioso era per il momento tenuta sotto controllo: Andronico, fratello dell'imperatore, fu nominato Domestikos d'orientis, con il comando supremo su tutte le unità militari della parte orientale, utilizzando un armata composta cavallerie leggere e pesanti, Alani e Armeni. Nella magnifica Costantinopoli la guardia varangiana, voluta proprio dal grande Basilio II il Bulgarotocno, sul quale valore e forza non si avevano discussioni, fu sottratta in gran parte agli ozi della capitale e spostata sulle coste epirote. La poderosa macchina militare di Bisanzio si metteva in moto.Dal suo palazzo, l'imperatore Giovanni guardava verso occidente, ma non nei Balcani, ma la dove i Greci avevano lasciato dopo Manziterk: l'Italia!


    Come promesso, ecco i vari familiari: quelli in rosso sono gli appartenenti alla "prima generazione"
    Alessio I Comnemo il costruttore, Capofazione (deceduto)
    Principe Giovanni Comnemo, Principe ereditario (neo-imperatore)
    Costantino Argyros - Erede di fazione, Strategos del Tema degli Cibirreoti (Creta e Rodi)
    Evangelos Exotrochos - Strategos del Tema degli Opsiciani, Nicea
    Myristikos Stratioco - Strategos del Tema di Tracia, Smirne
    Alessio di Puoggion - Duce di Morea, Corinto
    Theotokios Olaskos - Strategos del Tema di Macedonia, Tessalonica
    Vasileios di Kastrion - Esarca di Cipro, Nicosia
    Isacco Comnemo - Catepano di Bulgaria, Sofia
    Xenos il Bello -
    Nicholao di Pouggion - Strategos dell'Epiro, Durazzo
    Andronico Comnemo - Domestikos d'orientis (equivalente del prefetto d'oriente romano)

    rispondo a Easy Player: un intento preciso non ce l'ho. Per il momento mi accontento di rimettere in auge il vero impero di Bisanzio, quello rafforzato dalla dinastia macedone verso il X secolo. Il progetto è bello, ambizioso e si può anche fare... ma solo in parte: in occidente le linee di rifornimento (cosi io chiamo il movimento di ogni singola armata) si allugano tantissimo ed è difficile quindi avere un controllo sufficiente e una tempistica tale da poter espandersi con velocità disarmate da mettere il nemico in ginocchio. Se ci badi, aree come la Francia nord-occidentale, il nord Italia e gli insediamenti alpini, come anche la fascia costiera della Terra Santa, da Antiochia a Gaza, sono più "semplici" da controllare e conquistare: sono zone economicamente floride e ben popolate dove l'intensità del traffico viario e commerciale nel Medioevo è sempre stato alto e le linee di rifornimento sono più brevi e veloci. L'impero che io ho, come dimensioni va già bene per due motivi:
    1. Linee di rifornimento distanti massimo due turni tra un insediamento e l'altro.
    2. Le dimensioni mi agevolano: una dimensione contenuta mi permette un controllo più efficace. Zone come Nicosia e, spero in futuro, il Meridione, che sono isolate, devono autogestirsi e difendersi, ergo: soldi, soldi e ancora soldi.
    Io sono un "guerra fondaio" in Medieval, se potessi, farei guerre sempre e mi espanderei sempre. Ma con Rome e soprattuto Barbarian, ho incontrato difficoltà nel cotruire un regno duraturo in senso di pace e soprattutto grande. Quindi diciamo che cerco di costruirlo su basi solide, come la facilità di rifornire il fronte di guerra di forze fresce e di poter riuscire, in breve tempo, a raccogliere forze sufficienti per poter difendere le mie terre.
    [Modificato da Kaiser-Guelf 09/10/2009 14:57]
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    Bertavianus
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    00 14/10/2009 11:26
    Bella narrazione, e ottimo approccio strategico.




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    Kaiser-Guelf
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    00 28/10/2009 11:05
    Nella terra delle Esperidi
    "La guerra è il pittore della morte" - Generale Bizantino

    Introduzione
    Storicamente, nel 1081, Roberto il Guiscardo con una banda di 15000 soldati riuscì a sconfiggere a Durazzo il più quotato esercito bizantino del nuovo sovrano, Alessio I Comneno. Richiamato in italia, suo figlio Boemondo fu sconfitto perdendo tutte le aquisizioni del padre; nella realtà storica c'è anche da tenere conto che, 10 anni prima, l'ultimo rimasuglio di governo Bizantino in italia fu proprio sottratto da Roberto d'Altavilla, con la conquista di Bari.

    Giovanni I Comneno: le guerre d'Italia
    Giovanni Comneno, salito al trono dopo la morte del padre, aveva già associato al trono il primo conquistatore di Creta, Costantino Argyros. La morte di lui e la continua fuori uscita di valenti generali e collaboratori, portò un'abbondanza di risorse umane da investire. Ma prima delle nuove assegnazioni politiche, rimaneva da eliminare la minaccia veneziana, che incombeva sui confini dell'Epiro. Mavros Argyros, figlio del defunto Costantino, si diresse a Ragusa e dopo aver battuto un esercito campale, assediò la fortezza di Ragusa, riuscendola a conquistare e resistendo agli assalti di due armate veneziane. La presa del territorio dalmato, portò ad un allargamento dell'influenza Bizantina sull'Adriatico, con il controllo dei porti orientali. Mentre ormai l'egeo era solo ed esclusivamente Greco, bisognava rendere sicure le frontiere occidentali e, dato il lato scoperto ad occidente sul mare, anche rendere sicure le acque adriatiche.
    Fu cosi che Annastasio Iasites e Nicolao di Pouggion alla testa di due distinte armate, sbarcarono sulle coste pugliesi. Annastasio, con un esercito di mercenari occidentali, marciò verso la sguarnita Napoli e dopo averla assediata, ne assaltò le mura, conquistandola al termine di una battaglia estenuante. Nicolao Pouggion, alla testa dell'armata imperiale, composta da soldati greci e dai tre reggimenti di guardia Varangiana, il fiore all'occhielo della forza militare bizantina, riuscì a conquistare palermo, battendo la guarnigione di Palermo e l'armata di soccorso dell'esercito siciliano. La conquista della fortezza siciliana, fu la riconquista dei territori che Basilio II, in italia, aveva quando era al potere. La creazione del Tema di Napoli e del catepanato di Sicilia erano il coronamento della politica restauratrice di Alessio I, per lo meno in occidente.Ma la situazione tesa creatasi dopo la Crociata, comportò uno scontro tra impero bizantino e i due assi portanti dell'occidente. La guerra contro impero germanico e papato fu uno scontro non iniziato dai bizantini. Ma si rivelò utile: le flotte bizantine d'oriente stanarono le flotte tedesche, distruggendone le imbarcazioni. Il blocco del mar di Marmara non fu sfondato.
    Il conquistatore di Ragusa, Mavros Argyros, sbarcò in italia e con un armata di mercenari Italici e fanteria greca, assediò e conquistò Bologna, unica città italiana appartenente ai tedeschi. In contemporanea, mentre le flotte pontificie venivano respinte e le armate papali sotto Napoli venivano cacciate, Mavros, con un giovane comandate, prese l'isolata Firenze, allargandosi in toscana. Il territorio sotto controllo Bizantino era ormai esteso a tutta la penisola al di sotto il po, eccetto la Liguria e Roma. Con la presa di Firenze e l'elevazione di rango di Bologna a Capitale d'occidente, rinasceva, dopo più di cinqucento anni circa, l'Esarcato d'Italia.

    La riorganizzazione interna e la forza Bizantina
    Le guerre in Italia avevano dato il chiaro segnale: Venezia, dopo anni di scontri, decise di chiedere la tregua. Giovanni non andò di certo per il sottile: la Serenissima, che era diventata indipendete poco più di due secoli prima, fu di nuovo sotto l'egida di Costantinopoli, come vassalla. I Siciliani, messi a mal partito, chiesero una tregua. Giovanni non volle infierire su un nemico che poteva rivelarsi utile nel controllo dei Musulmani in africa e accettà la tregua con un trattato commerciale a suggellare il patto.
    Sempre sul fronte diplomatico, lo straordinario potere che aveva il Basileus gli concesse di trattare e mettere a tacere i tedeschi: il vassallaggio non era possibile, ma la tregua sancì la fine del conflitto. L'invasione Mongola, che investì i turchi,sanci un avvicinamento con la casata Comnena, con un patto difensivo in funzione anti Mongola. Ci furono contatti con Polacchi e Francesi. I magiari, un tempo alleati, ruppero l'alleanza. Ma la rete di alleanze rimase salda: la forza Bizantina era enorme anche se, non si riuscì ad evitare la guerra su due fronti, come era nel destino di ogni imperatore Greco. Ma il pericolo di una guerra senza quartiere con le armate superstiti della crociata, sembrava essere cessato.

    Familiari - Blocco 2
    Nicea (metropoli), Tema degli Opsiciani - Imperatore Giovanni, Basileus, Komes di Nicea
    Smirne (grande Città), Tema di Tracia - Myristikos Stratioco, Strategos di Tracia
    Rodi (città), Tema dei Cibireotti superiore - Alessio di Krisis, Duce di Rodi
    Iraklion (grande città), Tema dei Cibireotti inferiore - Alessio di Puoggion, Duce di Creta
    Nicosia (fortezza), Catepanato di Cipro - Kyriakos Botaneiates, Catepano di Cipro

    Costantinopoli (capitale), Tema di Tracia - Rossos di Zavarnikea, Prefectus Urbi di Costantinopoli

    Napoli (grande città), Tema di Napoli (circoscrizione) - Attanasio Iasites, Duce di Napoli
    Bologna (città), Tema di Longobardia - Mavros Argyros (erede al trono), Duce di Bologna, Esarca d'Italia
    Firenze (città), Tema d'Etruria - Trifyllios di Neakitou, Despota di Firenze
    Palermo (cittadella), Catepanato di Sicilia - Nicolao di Pouggion, Catepano di Sicilia

    Ragusa (fortezza), Catepanato di Dalmazia - Xenos Metochites, Catepanato di Dalmazia
    Corinto (cittadella), Catepanato del Peloponneso - Tobromeros di Pouggion, Catepano del Peloponneso
    Tessalonica (metropoli), Tema di Macedonia - Xenos il Bello, Strategos di Macedonia
    Sofia (cittadella), Catepanato di Paristrion - Stefano Kaloudes, Catepano di Bulgaria
    Durazzo (fortezza), Catepanato di Epiro -

    Isacco Comneno: Gran Domestikos d'occidente (Comandante in capo forze occidentali)
    Andronico Comneno: Gran Domestikos d'oriente (comandante in capo forze orientali)
    Giovanni Comneno: Generalissimo dei Balcani (Comandante in capo delle forze Balcaniche)

    Imbert di Kastrion
    Modesto di Osdravikin
    Loumbertos Comneno
    Foteinos Stratioco
    Giovanni Comneno
    Vlasios Zerbos

    La riorganizzazione politica lasciava fuori 6 personaggi preminenti...Roma e Genova erano appetibili, ma mancava la Cappadocia per poter rendere effettiva la ricostruzione dell'impero del grande Basilio II Bulgarotocno.

    Che fo adesso? Continuo a mazzulare gli italici, metto a ferro e fuoco l'ungheria (che non è messa male) oppure do uno sguardo ad oriente?
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    the eorl
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    00 01/11/2009 16:19
    Re: Nella terra delle Esperidi
    io lascerei stare l'ungheria e mi concentrerei su uno degli ultimi regni italici magari cercando anche l'alleanza o quanto meno una tregua con l'altro e con i personaggi che ti avanzano inizierei a fare pressioni su i turchi che se sono impegnati in una jihad(non so se si scrive così)non ti potranno oppore grandi armate e possono essere così una facile preda anticipando oltretutto le loro mosse.
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    Kaiser-Guelf
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    00 01/11/2009 22:52
    Re: Re: Nella terra delle Esperidi
    the eorl, 01/11/2009 16.19:

    io lascerei stare l'ungheria e mi concentrerei su uno degli ultimi regni italici magari cercando anche l'alleanza o quanto meno una tregua con l'altro e con i personaggi che ti avanzano inizierei a fare pressioni su i turchi che se sono impegnati in una jihad(non so se si scrive così)non ti potranno oppore grandi armate e possono essere così una facile preda anticipando oltretutto le loro mosse.



    Jihad non ne hanno. I mongoli sono giunti in russia. E, gli ungheresi ormai hanno solo Budapest e Kiev. Conquisto Kiev perchè sinceramente, mi serve! Ho pensato bene, che, dal punto di vista strategico, il controllo di gran parte dei porti del mar nero mi darà la possibilità di conquistare Trebisonda, Cherson e puntare anche all'armenia, perchè no. Solo che, se hai letto, il mio intento è costruire l'impero che un tempo fu di Basilio II il Bulgarotocno. Mi mancano 3 province dell'attuale turchia e sono a posto. Dopo ho come obbiettivo Gerusalemme, ma per quello... farò con calma. Poiii vedremo.
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    Kaiser-Guelf
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    00 12/11/2009 23:30
    Mavros (l'Assassino) lo sterminatore di Ungari - sulle orme di Basilio II
    Introduzione
    Nella prima metà del XIV secolo, storicamente, l'impero era in mano alla dinastia Paleologa. Nel 1330 circa (anno in cui sono arrivato), quando Andronico III siedeva sul trono dei Romei. La priorità divenne l'occidente e l'Asia minore fu persa del tutto, a parte alcune roccaforti sul marma di Marmara.

    Il regno di Mavros l'Assassino
    Il regno di Giovanni I non conosceva sosta in termini di guerra: gli ungheresi a Nord del Danubio, i Turchi a est. La ciliegina fu Roma, saccheggiata. Eppure, sembrava che che niente e nessuno potesse tener testa alle possenti tagmata imperiali. Ma il tempo ebbe la meglio anche sullo stoico imperatore. La morte giunse nel momento peggiore: Impero Tedesco, Papato, Turchi Selgiuchidi, Ungheresi... tutti contro l'impero. Mavros, nominato erede, divenne il nuovo Basileus dell'impero, dovendo abbandonare il teatro delle operazioni italiane. E non iniziò di certo sotto i migliori auspici: Budapest, conquistata dal Gran Domestikos d'occidente fu ceduta all'impero tedesco, come preventivo di una pace che aveva i mesi contati. Le milizie imperiali dell'Esarcato d'italia subirono la poderosa reazione papale: Firenze e Bologna furono difese a caro prezzo e l'impossibilità di prolungare la difesa ad oltranza. Roma divenne il caposaldo della difesa della Longobardia Bizantina. Ma anche sotto le mura della città eterna le cose non procedevano bene: la sconfitta fece retrocedere la frontiera bizantina. La spinta papale giunse anche nell'agro campano, ma le forze napoletane resistettero a quattro assedi.
    In oriente, la situazione era in stallo. Nei Balcani, l'impero sembrava essersi arenato. Ma proprio mentre l'autorità sembrava vacillare, giunse insperato l'aiuto dall'est: la dinastia fatimide entrò in guerra con i selgiuchidi, che avevano perso Iconio ai danni dell'Impero dei Greci. La mossa diplomatica portò i frutti sperati: con i turchi presi tra due fuochi e una continua concetrazione nelle opere di potenziamento economico, Mavros preparava la riscossa. I suoi assassini combatterono le eresie e gli imam... e i suoi agenti sfiorarono le armate dell'orda d'oro, nelle steppe russe. Dopo qualche anno di stagna, dai balcani arrivarono i primi segnali di ripresa, nonostante gli esiti non incoraggianti all'inizio. Bran e Bucarest furono conquistate con forza, creando due nuove provincie importantissime. Si guardò più a est, prendendo il territorio della Moldavia, Iasi. E si varcò il confine, puntando su Kiev, ultimo caposaldo degli ungheresi.
    E in italia, la durissima contesa col papa e i ribelli romani arrise alle forze greche, rinnovate nel vigore e nella decisione. La conquista di Roma divenne quindi l'obbiettivo e fu presa, dopo che un infiltrato apri le porte all'armata del neo esarca d'italia. Roma era di nuovo dell'impero!
    In oriente, il collaboratore del gran domestikos ebbe l'ordine di procedere ad una conquista e ad un massacro dei territori che costituivano i vecchi domini dei macedoni. E cosi avvenne: macchiandosi di sangue turco Cesarea, Adana, Trebisonda vennero prese e conquistate con la forza e con la spietatezza. E, stranamente, ma non tanto, anche gli egiziani, pur mantenendo lo stato di belligeranza con i turchi. La reazione fu violenta: i due generali incaricati (uno dei quali il conquistatore delle rocca forti turche) presero Aleppo e Antiochia. La conquista dei due insediamenti fu completata dalla nascita delle due nuove province. Mavros, ormai anziano, vicino alla sessantina, potè gioire mentre era a Nicea: la sua autorità era cresciuta, ma soprattutto a Costantinopoli furono indetti festeggiamenti, davanti alla tomba di Basilio II il Bulgarotocno, peril quale Mavros aveva fatto voto di restaurare l'autorità romea. E sulle bocche dei cittadini imperiali, lo Sterminatore degli Ungari si fece un nome.

    Provincie dell'Impero di Bisanzio (dopo il trattino è dove c'è il governatore)

    Familiari - Blocco 2
    Nicea (metropoli), Tema degli Opsiciani - Basileus, Komes di Nicea
    Smirne (grande città), Tema di Tracia – Strategos di Tracia
    Rodi (città), Tema dei Cibireotti superiore - Duce di Rodi
    Iraklion (grande città), Tema dei Cibireotti inferiore - Duce di Creta
    Nicosia (fortezza), Catepanato di Cipro - Catepano di Cipro
    Antiochia (grande città), Tema di Siria - Strategos di Siria Inferiore
    Cesarea (cittadella), Tema di Galatia -
    Trebisonda (fortezza), Catepanato di Trebisonda -
    Aleppo (fortezza), Catepanato di Siria Superiore – Duce dell'alto eufrate
    Iconio (grande città), Tema Selgiuchide - Gran Domestikos d'oriente (comandante in capo forze orientali)


    Costantinopoli (capitale), Tema di Tracia - Prefectus Urbi di Costantinopoli

    Napoli (grande città), Tema di Napoli (circoscrizione) - Duce di Napoli
    Roma (Grande città), Tema Romano - Esarcato d'Italia
    Palermo (cittadella), Catepanato di Sicilia -

    Ragusa (fortezza), Catepanato di Dalmazia – Catepanato di Dalmazia
    Corinto (cittadella), Catepanato del Peloponneso -
    Tessalonica (metropoli), Tema di Macedonia - Strategos di Macedonia
    Sofia (cittadella), Catepanato di Paristrion - Generalissimo dei Balcani (Comandante in capo delle forze Balcaniche)
    Durazzo (città), Catepanato di Epiro – Despota d'Epiro
    Bran (cittadella), Catepanato di Dacia - Gran Domestikos d'occidente (Comandante in capo forze occidentali)
    Iasi (fortezza), Tema di Moravia – Duce di Moravia
    Bucarest (città), Tema dei Roxolani -

    Ah dimenticavo... quando arrivano i timuridi? soprattutto: DOVE???
    [Modificato da Kaiser-Guelf 12/11/2009 23:55]