00 11/08/2009 10:42
non so se qualcuno lo abbia già detto, perchè non ho avuto modo di leggere tutto

ma l'ergastolo con isolamento diurno, che è la massima pena infliggibile in Italia è una punizione di gran lunga peggiore della pena di morte (è una pena nella quale il soggetto viene tenuto rinchiuso in una stanza poligonale di un metro, per un metro per un metro e mezzo durante il giorno e in una cella normale di notte senza ne potersi muovere ne far nulla, il che tende ad annullare ogni funzionalità dell'uomo, porterei l'atenzione su alcuno prigioni simbolo ad esempio il Panopticon)

a volte la gente non se ne rende conto ma la morte è una vera liberazione per chiunque: nei reati quali il terrorismo la gente che agisce è esaltata, perciò si sente già morta prima di agire, ha già conseguito la liberazione dell'anima e la morte rappresenta l'ultimo passo per concludere la sua vita;
nei reati di omicidio la maggioranza delle vittime ha molte attenuanti quali rabbia improvvisa, incapacità di fermarsi, shok, eccetera che tendono ad abbassare sempre la pena e normalmente sono persone che si sono pentite del loro gesto immediatamente dopo averlo commesso, la pena di morte li farebbe soltanto finire di soffrire zittando la loro coscenza, sarebbero anche disposti a morire in molti perchè si sentono in colpa;
nei reati cronici o seriali invece il soggetto è fortemente malato psicologicamente; uccidere qualcuno perchè malato è un atto antisociale, non trovate?

le uniche persone che soffrirebbero in questi tipi di reati sono coloro che volevano bene e che tenevano a queste persone (ricordate che la stragrande maggioranza degli omicidi avbvengono in famiglia, uomini che uccidono le mogli, figli che uccidono i genitori, donne che uccidono i mariti, eccetera, perciò se il figlio uccide la madre e lo Stato condanna a morte il figlio, non sarà per caso il padre colui che ne soffrirà di più, ottenendo doppia perdita?)

io sono comunque favorevole alla pena di morte in quanto la maggioranza della gente non si rende conto della gravità del fatto e cioè dell'impossibilità che ha la pena di morte di andare ad intaccare la mens perversa del reo e quindi in una sua stessa impossibilità di essere punito, andando perciò contro tutto ciò che rappresenta il diritto penale, però la gente è convinta che sia una punizione al di sopra di tutto e diciamo la verità, la gente vedendo 1 "cattivo" che viene ucciso si sente più sicura e tutelata dalla giustizia, anche se poi si viene a sapere che era innocente, ma questo non è importante; ai fini dell'ordine pubblico la cosa più importante è e resta un capro espiatorio che viene sacrificato affinche tutti si sentano più tranquilli

per questo sono favorevole, per far si che la gente si senta protetta, ma in realtà non serve a nulla e inoltre non è affatto una pena così crudele od oppressiva.....



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