00 19/05/2009 10:20
ha proposito di "chi lo ha detto"


Torniamo con la memoria al 1997. Al governo c’è la buonanima di Prodi, all’opposizione LUI.
Il governo Prodi decide, per impedire lo sbarco degli albanesi, di alzare un muro istituendo il pattugliamento delle coste italiane e andando così incontro alla spaventosa tragedia del 28 marzo
1997. La nave della marina italiana “Sibilla” sperona la “Kater I Rades” proveniente dal porto di Valona (Albania). 108 i morti, una tragedia spaventosa paragonabile a quella di Ustica (per intenderci).
Il Presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio, il Ministro della Difesa di allora che fanno? Ma è ovvio, restano a casa!
Berlusconi che fa? Si precipita a Brindisi e in televisione partono le lacrime, lacrime che faranno dire al leghista Daniele Riscia “dov’è la cipolla piagnina?”
Ecco le dichiarazioni di quel giorno rilasciate all’Ansa da LUI: “L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati aveva espresso deplorazione su questa misura del blocco navale: ora dopo quello che è successo, dobbiamo riscattare la nostra immagine e dobbiamo fare tutto ciò che le nostre possibilità ci consentono, non solo con il nostro esercito per proteggere gli aiuti, ma dobbiamo essere tutti noi generosi”.
Coerente con questa affermazione LUI offrì ospitalità ad una dozzina di profughi e così continuò:
Tra l’altro ho studiato diritto alla navigazione a suo tempo e so che nessuno può fermare navi
civili in acque non territoriali, non è previsto assolutamente un diritto di questo genere da parte di nessuno Stato
”.
Ma c’è ancora di più: “Credo che l’Italia non possa accettare di dare al mondo l’immagine di chi butta a mare qualcuno che fugge da un Paese vicino, temendo per la sua vita, cercando salvezza e
scampo in un paese che ritiene amico. Il nostro dovere è quello di dare temporaneo accoglimento a chi si trova in queste condizioni
”.
E il giorno dopo su La Stampa ecco l’apoteosi: “Siamo stati chiusi nell’egoismo, non possiamo permettere che succeda più nel nostro Paese. Non possiamo chiudere le porte, 58 milioni di italiani
che stanno bene non possono respingere povere persone che vengono qui per cercare un po’ di libertà. Domandiamoci se la tragedia non è anche dovuta, almeno in parte a quel coro di “gettateli
a mare, sono tutti delinquenti” sentito nei giorni scorsi
”.




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[Modificato da LunaRossaTraiano 19/05/2009 11:10]