Rè Sancho ottiene il tratto Patrono degli assassini dopo esser riuscito nel suo piano di conquista della poltrona di S. Pietro infatti, i sicari sono riusciti prima ad assassinare Paul il missionario e dopo di che Sua santità: "le votazioni sono state solo una formalità !!".
Come ormai espresso più volte la missione unica è di conquistare Napoli così si cercano accordi di tutti i tipi per non avere fastidi dalle potenze centro-europee, gli unici a continuare nel perpetuo moto di dar fastidio sono i mori.
Visti comunque i tempi necessari per uno sbarco nel sud Italia, vengono preparati due grossi eserciti e mandati alla conquista delle città more così da indebolirne la forza ma il sultano ABAN e il figlio legittimo vengono incontro al loro destino e nel mezzo del deserto avviene il primo vero grande scontro tra queste forze.
Il Sultano e suo figlio vengono sconfitti e le loro teste vengono portate come trofeo per impaurire coloro volessero intraprendere la strada lasciata dal sultano contro il Regno di Spagna.
Nel 1247 la spia presente a Reggio invia messaggi chiari: "attacco immediato visto la scarsità di truppe presenti, non aspettare la primavera sarebbe tardi !!".
Così fu fatto 120 balestrieri e 180 spadieri vengono fatti sbarcare e la città viene assediata, il nuovo fronte è stato aperto; dopo solo un anno la città cade, i siciliani chiedono aiuto al papato ma, come ben pianificato la risposta della santa sede è precisa :"il Rè di Spagna è intervenuto a difesa dei popoli soppressi dalle vostre manie di grandezza, per il bene del popolo voi Rè di sicilia siete scomunicato !!".
Una brutta notizia sconvolge il Regno quel soldato intrepido e paladino dei deboli nonche ideale di cavalleria e fede muore nel suo letto nel 1249 LOPO Signore giusto e buono.
In centro africa la situazione e iddilliaca, le truppe more sono allo sbando, l' avanzata di ALVAR è veloce e feroce, nel giro di due anni Marrakesh e Sijilmasa entrano a pieno titolo nel regno di Spagna, l' ultima roccaforte dei mori è Tachaza ma il buon generale è già in viaggio.
Nella penisola la situazione è più delicata perché le truppe dirette a bari vengono intercettate cosi i nostri 440 uomini devono affrontare 630 siciliani nella prima vera battaglia per la conquista del sud Italia.
Grazie all' esperianza di decenni di battaglie gli spagnoli hanno la meglio difendendo l' artiglieria con tutta la fanteria mentre la cavalleria alle spalle distruggeva il morale e il numero dei nemici a cui non è restato altro da fare che ritirarsi.
Nel 1252 comincia l' assedio dell' ultima postazione mora ed essendo ben difesa ci si prepara ad una lunga attesa mentre, lo stasso anno Bari viene conquistatà senza affanno e spreco di tempo, sua Maestà sa che non può perderne perché notizie parlano dell' avanzata Danese sul continente già fino alle porte di Parigi.
Prorpio con l' intento di velocizzare ancor di più la sua avanzata riesce a far indire una crociata contro napoli e, logicamente vi partecipa assediandola. Il Rè non solo attacca napoli ma per evitare contrattacchi siciliani assedia pure Chieti.
Dopo cinque lunghi anni i mori rimasti senza cibo e acqua cercano una sortita ma si auto sterminano nell' anno del signore 1257 il regno di El Murabitun cade definitivamente e in questo anno di gloria Napoli e e Chieti entrano di diritto nel regno di Spagna.
Nel frattempo i Danesi arrivano a Limoges ma questa potrebbe essere un 'altra storia ……………………………………………………
PS
La conquista della sicilia sarebbe solo questione di tempo ma, devo concentrarmi su Mercator quindi avendo fretta di finire la campagna mi accontento di aver conquistato Napoli come simbolo del sud Italia.
Mi scuso per gli errori ortografici e non solo e grazie a tutti coloro che hanno partecipato alla cronaca.
Jean de Avallon