00 03/10/2008 15:04
La nascita del Regno di Francia
Era il 1080, quando in un'epoca definita Medioevo, forze nuove si stavano risvegliando in tutto il continente. In Francia, la monarchia dei Capetingi, governava su un territorio ristretto, con a nord i possedimenti normanni di Caen e a est il Sacro Romano Impero. Molti baroni, nobili e feudatari delle varie regioni francesi erano di fatto indipendenti, ma tutto stava per cambiare con l'ascesa al trono di un re intelligente quanto ambizioso: Philip I(italianizzato Filippo I). Egli strinse trattati commerciali con gli inglesi e ordinò a due armate, di cui una con alla testa lui in persona, di assediare Bordeaux e Digione, due ricchi centri indipendenti. Nel 1081 Digione era conquistata dalle truppe del re e, a causa di una situazione finanziaria non proprio aurea, venne saccheggiata, senza però infierire sugli abitanti, che erano pur sempre cittadini francesi. I trattati commerciali con i milanesi e l'alleanza con il Sacro Romano Impero, tra il 1081 e il 1082 assicurò alla Francia una situazione politica molto favorevole, utile per occuparsi del resto della Francia. Venne inviata nel 1084 una spia a Caen, per sapere gli effettivi inglesi in quella loro unica base in Francia e nel 1085 le truppe francesi con al comando il re Philip assediarono il castello normanno. Per impedire che gli inglesi ricevessero rifornimenti dall'Inghilterra, l'assalto fu sferrato dopo soli sei mesi di assedio e la sconfitta inglese fu schiacciante. Dopo questa vittoria i francesi procedettero nell'eliminare il restante contingente inglese in Europa e nel 1085 firmavano una tregua con gli inglesi, dopotutto ciò che il re voleva era stato ottenuto: la Francia era tornata libera e indipendente dal dominio normanno. Poco dopo, nel 1086 si completava l'unificazione della Francia sotto un'unica bandiera e un unico re, con la presa di Rennes. La velocità con cui la Francia si era riunificata era sorprendente; l'economia era solida, con strade che collegavano ogni parte della Francia, porti, mercati e un'agricoltura fiorente.



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »