00 19/10/2008 10:21
La battaglia di Palmira
Il 241 a.C. si apre con una delle più brillanti vittorie conseguite dall'Impero seleucide contro gli egizi. Da alcuni anni i seleucidi con al comando Cleombroto Filoromeo(Amante dei Romani), teneva sotto assedio la città di Palmira. Ma gli egizi non potevano permettersi di perderla e il faraone Ptanhotep in persona, si mise alla testa di un esercito di rinforzo. La battaglia comincio nel primo pomeriggio; i seleucidi erano in netta inferiorità con 274 uomini contro i 500 egizi, ma ormai il gioco valeva la candela. Le falangi si disposero al centro con le cavallerie ai lati, mentre due gruppi di arcieri beduini mercenari si mossero per infastidire i ranghi nemici. Cleombroto capì che, se voleva vincere questa battaglia, doveva eliminare prima l'esercito di Palmira e poi quello di rinforzo egiziano. le falangi nubiane puntarono sul centro dello schieramento, e a quel punto le cavallerie attaccarono i fianchi nemici mandandoli in rotta. Il secondo esercito egiziano era supportato anche dai carri da guerra del faraone i quali, tuttavia, ormai non incutevano più alcun timore. Quando il faraone sui suoi carri caricò, le falangi seleucidi parvero vacillare seriamente, ma l'intervento sui fianchi e dietro da parte della cavalleria mandò in rotta i nemici, mentre il faraone cadde sul campo. I seleucidi avevano perso 74 uomini, gli egizi 478. Cleombroto fu incoronato governatore di Palmira e divenne un eroe tra i suoi soldati, e un pericoloso nemico per gli egizi. Nel 241 a.C. Palmira tornava seleucide.



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »