00 12/10/2008 19:43
La straordinaria difesa di Antiochia
L'assalto egiziano ad Antiochia fu un durissimo colpo all'orgoglio nazionale seleucide. Il corpo di spedizione che doveva arrivare in appoggio degli assediati ritardò ad arrivare e gli egiziani sferrarono subito l'attacco. Le falangi greche si disposero tutte dietro la porta principale sempre con la stessa formazione ad "istrici" che chiudeva ogni singolo angolino con le lance appuntite; gli egiziani, in netta superiorità(850 contro sol.o 450) attaccarono sia sulle mura indifese che tentando di sfondare la porta dietro la quale erano concentrati i soldati dell'Imperatore. Sfondata questa non solo gli egiziani non riuscirono a penetrare nella formazione ma persero il loro generale e cominiciarono a ritirarsi: fu il disastro, i soldati egizi in fuga vennero fatti a pezzi dalla cavalleria seleucida. Le perdite furono di soli 50 uomini, gli egizi avevano perso tutto il loro esercito tranne 30 miseri soldati, che si dispersero nelle campagne. Poco dopo giunse l'esercito di appoggio che rimase sbalordito dal fatto che Antiochia avesse resistito. La notizia giunse anche al campo dell'Imperatore Aristarco, in Armenia, il quale, dopo una tremenda agonia, all'età di più di 60 anni, si spense con il titolo glorioso di Aristarco il Grande.
Suo successore fu Demetrio, brillante comandante autore di una grande vittoria(la presa di Sidon) ma anche di una grande sconfitta(la sconfitta a Gerusalemme). Designò erede il grande difensore di Antiochia e si apprestò a contrattaccare, perchè l'Egitto pagasse per tutto il male che aveva fatto ai Greci...



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »