00 02/10/2008 15:32
La rinascita dell'Inquisizione-La sfida Milanese e l'espansione del Regno di Gerusalemme
Nel 1117, l'"impero" del Papa era uno delle massime potenze europee. I nuovi soldati da poco addestrati a Roma, le guardie svizzere, erano un asso nella manica che i papali avrebbero sfruttato nei modi migliori alla cristianità. In Medio Oriente, il Regno di Gerusalemme cominciava una propria personale crociata, volta all'assoggettamento di molte città musulmane; Damasco cadde dopo nemmeno un anno di assedio, e i confini della cristianità subirono un'ulteriore ingrandimento. I successi di Lamberto compensarono le sconfitte subite dai Papali alle porte di Genova e ai continui assedi di Milano e Bologna da parte dei milanesi; per fronteggiare questi attacchi Oddone ordinò di riattivare il tribunale dell'Inquisizione, in modo da poterlo usare per propri scopi: poichè i milanesi erano di propria volonta entrati in guerra con la santa sede non erano da ritenersi eretici o infedeli? E gli eretici e gli infedeli non era più che legittimo che venissero "purificati" dal fuoco inquisitorio? Per due anni, dal 1117 al 1119 l'Inquisizione fece strage di importanti generali e familiari milanesi tra cui l'erede al trono e due familiari che, nonostante fossero devotissimi, vennero catturati, le loro famiglie uccise e arsi sul rogo. Oddone però voleva che tutta l'Italia fosse papale e si preparò a rientrare a Roma, per un ultimo, giantesco attacco su Genova e Venezia.



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« So che avrei vantaggi se abbandonassi la città, ma via non posso andare... Non vi lascerò mai. Ho deciso di morire con voi! »

« Da oggi Latini e Romani sono lo stesso popolo, uniti in Dio, e con l'aiuto di Dio salveremo Costantinopoli. »



« Darti la città, non è decisione mia né di alcuno dei suoi abitanti; abbiamo infatti deciso di nostra spontanea volontà di combattere, e non risparmieremo la vita. »